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Processi tra fratelli TT2 55

Perfino molti che sembrano essere cristiani coscienziosi, sono trattenuti dall’orgoglio e dalla stima di sé dal compiere privatamente dei passi verso coloro che essi stimano essere in errore, per definire ogni questione nello spirito di Cristo e pregare insieme. Discussioni, litigi e procedimenti giudiziari tra fratelli costituiscono un vero danno per la causa della verità. Coloro che seguono tale via espongono la chiesa allo scherno dei suoi avversari e fanno trionfare le potenze delle tenebre. Essi crocifiggono di nuovo per conto loro il Figliuolo di Dio e lo espongono all’infamia. Ignorando l’autorità della chiesa, mostrano disprezzo per Dio che ha conferito a essa la sua autorità. TT2 55.6

Paolo scrive ai Galati: “Si facessero pur anche evirare quelli che vi mettono sottosopra! Perché, fratelli, voi siete stati chiamati a libertà; soltanto non fate della libertà un’occasione alla carne, ma per mezzo dell’amore servite gli uni agli altri; poiché tutta la legge è adempiuta in questa unica parola: Ama il tuo prossimo come te stesso. Ma se vi mordete e divorate gli uni gli altri, guardate di non essere consumati gli uni dagli altri. Or io dico: Camminate per lo Spirito e non adempiete i desideri della carne”. Galati 5:12-16. TT2 56.1

Falsi dottori avevano introdotto presso i Galati dottrine opposte all’Evangelo di Cristo. Paolo cercò di smascherare e correggere quegli errori. Egli desiderava ardentemente che i falsi maestri fossero allontanati dalla chiesa, però l’influsso da essi esercitato aveva contagiato tanti credenti per cui sembrava imprudente procedere contro di loro. Si rischiava di provocare una controversia e una scissione che sarebbero risultate deleterie per gli interessi spirituali della chiesa. Perciò egli cercò di inculcare nei fratelli la necessità di aiutarsi a vicenda con amore. TT2 56.2

Dichiarò che tutti i requisiti della legge relativi al nostro dovere verso il prossimo si adempiono nell’amore scambievole. Li avvertì che se coltivavano l’odio e le contese, dividendosi in partiti, mordendosi e divorandosi a vicenda, come dei bruti, avrebbero attirato su di sè l’infelicità presente e la rovina futura. C’era una sola via da seguire per evitare questi guai tremendi e consisteva, come l’apostolo Paolo raccomandò loro, nel “camminare nello Spirito”. Essi dovevano cercare con perseverante preghiera la guida dello Spirito che li avrebbe condotti all’amore e all’unità. TT2 56.3