Le circostanze in cui si trova un figlio esercitano spesso su di lui un influsso più concreto dell’esempio stesso dei genitori. Alcuni uomini benestanti si aspettano che i loro figli siano esattamente come erano stati loro in gioventù; e se non accade, accusano la generazione attuale. Ma essi non possono avere simili pretese dai loro figli, a meno di porli in condizioni simili a quelle nelle quali essi stessi hanno vissuto. Sono proprio queste circostanze che hanno fatto del padre ciò che è. Fin dall’infanzia, egli è stato obbligato a lavorare con coraggio e impegno per affrontare i disagi della miseria. Il suo carattere è stato modellato nella dura scuola della povertà. Egli è stato costretto a limitare i suoi bisogni, a essere diligente nel lavoro e semplice nei gusti. Per trovare ciò di cui nutrirsi e vestirsi ha dovuto mobilitare tutte le sue facoltà e praticare l’economia. FC 158.2
I padri fanno di tutto per fare in modo che i figli vivano bene, piuttosto che farli vivere in circostanze simili a quelle che hanno conosciuto loro da piccoli. Questo è un errore ricorrente. Se oggi i figli vivessero le stesse esperienze dei loro genitori, diventerebbero utili come loro. I genitori hanno modificato le condizioni di vita dei figli. Il padre ha avuto la povertà come maestra; i figli conoscono solo l’abbondanza e tutti i loro desideri vengono soddisfatti. Il carattere del primo è stato formato nella dura scuola dell’austerità, dove ogni piccolo beneficio era apprezzato. La personalità e le abitudini dell’altro saranno modellate non dalle condizioni di vita che esistevano un tempo, ma dalla situazione presente, caratterizzata dalla facilità e dalla negligenza... In queste condizioni, dal momento che l’abbondanza regna ovunque, come si potrebbe rifiutarla?13Manoscritto 58, 1899. FC 158.3