Le nostre famiglie sono afflitte da troppe preoccupazioni e troppi pesi e caratterizzate da poca semplicità, pace e felicità. Ci si dovrebbe preoccupare meno di quello che si pensa e si dice dei membri della famiglia. Si dovrebbe ricercare meno l’apparenza e il lusso che si esprimono nella società mondana, e coltivare soprattutto la tenerezza, l’amore, la gioia e la cortesia cristiane tra i membri della famiglia. Molti devono imparare a rendere la famiglia un luogo attraente e gradevole. Cuori riconoscenti e manifestazioni di bontà valgono più della ricchezza e del lusso, e se l’amore è presente, il gusto della semplicità renderà la famiglia felice. FC 61.2
Gesù, il nostro Redentore, visse sulla terra con la dignità di un re; ma fu dolce e umile di cuore. Egli era una luce e una benedizione per ogni famiglia perché accordava gioia, speranza e coraggio. Se soltanto potessimo essere soddisfatti e smettere di desiderare, di agitarci per comprare oggetti destinati ad abbellire le nostre case, e invece sapessimo apprezzare uno spirito dolce e gradevole, a cui Dio attribuisce più valore delle perle! La grazia della semplicità, la bontà e l’affetto sincero possono fare della casa più umile un vero paradiso. È meglio sopportare pazientemente certi inconvenienti che privarsi della pace e della gioia.12Testimonies for the Church 4:621, 622. FC 61.3