Ho osservato dei ragazzi ai quali era stato permesso di dedicarsi a letture di questo genere. A casa e fuori, essi appaiono inquieti e persi nelle loro fantasie senza essere in grado di sostenere una conversazione, se non su argomenti banali. Le loro facoltà più nobili, quelle preordinate alle attività superiori, si sono abbassate a trattare tematiche insignificanti, per non dire peggio. Si sono accontentati e abituati a letture di scarso valore e non hanno la forza di maturare. I pensieri e le conversazioni su argomenti religiosi ormai non suscitano più interesse. MG 194.3
Il loro nutrimento intellettuale ha un effetto negativo e ispira pensieri impuri e sensuali. Io provo una viva compassione per certe persone quando penso a ciò che perdono trascurando le occasioni di imparare a conoscere il Cristo, in cui sono concentrate tutte le nostre speranze di vita eterna. MG 194.4
Quanto tempo prezioso viene sprecato mentre potrebbe essere utilizzato studiando il Modello della vera bontà. MG 194.5
Ho conosciuto persone che hanno perso il lume della ragione a causa di cattive letture. Esse conducono l’esistenza guidati da un’immaginazione malata, ingigantendo ogni piccola difficoltà. Certe cose che un individuo sano e ragionevole non noterebbe neppure, diventano per loro ostacoli e prove insopportabili. La loro vita è avvolta da tenebre impenetrabili. MG 194.6
Coloro che si sono abituati a divorare libri con storie emozionanti hanno indebolito le loro energie mentali e, quindi, sono incapaci di concepire grandi idee e realizzare studi approfonditi. Ci sono donne e uomini, ora nella fase discendente della loro vita, che non si sono mai ripresi dagli effetti di letture violente. MG 195.1
L’abitudine, formatasi nei primi anni, è cresciuta con loro e si è rafforzata in loro. Gli sforzi fatti per superarla, anche se molto decisi, hanno avuto successo solo in parte. Molti non sono riusciti a recuperare il vigore mentale di un tempo. Tutti i loro tentativi di diventare cristiani praticanti restano solo delle semplici intenzioni. Essi non possono sperare di assomigliare al Cristo se continuano a nutrire la mente con letture del genere. MG 195.2
Gli effetti che la lettura di romanzi provoca sul fisico non sono meno disastrosi di quelli sulla mente. Il sistema nervoso viene inutilmente messo a dura prova da questa passione per la lettura. In molti casi alcuni giovani, e perfino degli anziani, sono stati colpiti da paralisi dovute unicamente agli eccessi nella lettura. Essi hanno tenuto la mente in uno stato di costante tensione fino a quando il delicato meccanismo del cervello si è indebolito al punto tale da non essere più in grado di funzionare. La paralisi ne è stata la conseguenza. MG 195.3