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Volgi lo sguardo a Gesù

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    Aprile 20—La vera santificazione

    “E ora fratelli, vi raccomando a Dio, e alla parola della sua grazia, che è in grado di edificarvi e di darvi l’eredità in mezzo a tutti i santificati”.Atti 20:32VG 118.1

    Che cos’è la santificazione genuina? Leggiamo Esodo 31. In questo capitolo possiamo comprendere il termine, perché Dio stesso l’ha definito. Il Signor Gesù ha dato le direttive speciali a proposito della costruzione del santuario. I figli d’Israele furono obbligati a lavorare di sabato, e di conseguenza il carattere sacro di questo giorno non fu preservato. Essendo schiavi in Egitto, avevano perso la conoscenza del sabato. Questa è la ragione per cui i comandamenti furono dati al monte Sinai in mezzo ad una temibile grandezza. Il Signore in particolare voleva preservare il sabato, perché sapeva che il popolo l’avrebbe dimenticato e che nel suo zelo il lavoratore avrebbe detto: “Quest’opera è del Signore, ed è sotto la sua supervisione; pertanto possiamo ricusare la sua opera senza osservare il sabato”….VG 118.2

    Per questo motivo il settimo giorno fu distinto come memoriale di Dio e doveva essere santificato per il Signore affinché il popolo sapesse che “Io sono l’Eterno che vi santifico”. Questa è santificazione genuina…...VG 118.3

    Ma l',opera deve essere più profonda e consolidarsi nella vita e nel carattere. Alcuni hanno pensato di persuadere facilmente un peccatore ad abbandonare i suoi idoli, a osservare i comandamenti di Dio, a credere che Gesù tornerà presto sulle nuvole dei cieli. Quando non riescono a svegliare l’interesse né il desiderio d’investigare le Scritture per vedere se queste cose corrispondono a verità; quando non vedono che la convinzione s’impossessa delle menti di quelli che trasgrediscono la Legge di Dio; quando spesso sono confrontati con scuse frivole, con indifferenza o decisa opposizione e col ridicolo; quando i loro ascoltatori si allontanano lanciando infamie sulla sacra Legge di Dio, si scoraggiano. Dove si aspettavano il successo, si ritrovano con la sconfitta. Non hanno quella pazienza tollerante e quella fede inalterabile.VG 118.4

    Oh! Quante lezioni dovrebbero apprendere quelli che sono giovani nella fede, nel compito di guadagnare anime a Cristo! Alcuni impareranno nelle sconfitte e nel fallimento le lezioni che non avrebbero ottenuto altrimenti, ma pochi rifiutandosi, avranno un influenza scoraggiante e la scintilla della grazia si estinguerà nelle loro anime. Pensano che non valga la pena di sforzarsi per la salvezza delle anime e smettono di brillare come luci nel mondo. In essi muore il pensiero di allontanare le anime dal loro cammino sbagliato, e il senso d’obbligo d’impartire ad altri la preziosa luce della verità, e non fanno nulla…VG 118.5

    Queste difficoltà, le opposizioni, le delusioni e lo scoraggiamento devono essere affrontate di volta in volta in forma più definita e intensa, dobbiamo afferrarci ai principi come una roccia. Se siamo cristiani, dobbiamo essere come Cristo, dobbiamo riflettere la luce.VG 118.6

    (Lettera 19c, del 20 Aprile 1874, diretta a William Clarence White)VG 118.7

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