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Volgi lo sguardo a Gesù

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    Aprile 22—Il vero amore non si può nascondere

    “Poiché, dai loro frutti li riconoscerete”. Matteo 7:20VG 120.1

    La legge di Dio è il riassunto del suo carattere. Coloro che la professano, ma falliscono nel dimostrare che amano Dio col cuore, la mente e tutte le loro forze, e non si consacrano senza riserve al suo servizio, non osservano i primi quattro comandamenti che richiedono amore supremo a Dio, né gli ultimi sei che indicano amore disinteressato gli uni per gli altri, non sono figli ubbidienti.VG 120.2

    Dai loro frutti li riconoscerete. Il vero amore per Dio si manifesterà sempre. Non si può nascondere. Quelli che osservano i comandamenti di Dio in verità, riveleranno lo stesso amore che Cristo rivelò verso suo Padre e verso il suo prossimo.VG 120.3

    Chi accoglie Cristo nel cuore lo rivelerà nel carattere, nella sua opera in favore di chi costituisce la famiglia della fede e in beneficio di quelli che necessitano d’essere attratti alla conoscenza della verità. Per mezzo delle sue buone opere dimostrerà sempre il frutto della sua fede, rivelando Cristo mediante le opere d’amore e azioni di misericordia. Deve dimostrare che lui crede nella legge di Dio non solamente in forma teorica, ma che la mette in pratica nella sua vita come un principio vivente e vitale… Il compimento della Legge di Dio è il frutto della sua grazia nel cuore. Obbedendogli giornalmente ricordiamo che Dio è il datore di tutto quello che abbiamo in custodia. Egli ci offre tutto quello che abbiamo. È grazie alla misericordia e all’amore che abbiamo la forza di lavorare. Lui apre le vie affinché possiamo ottenere le ricchezze terrene, ma non per esaltare l’io, non perché il tesoro ottenuto sia accumulato, ma perché il nome di Dio sia glorificato, affinché i bisognosi siano aiutati, affinché la tesoreria di Dio sia provvista con quello che Lui richiede in doni e offerte, affinché la verità possa raggiungere zone sempre più distanti e non languisca, ma possa avanzare sempre di più e verso l’alto. Su tutti quelli che si sono consacrati a Dio come suoi collaboratori, riposa la responsabilità di custodire gli interessi della sua causa e della sua opera. Devono vivere la verità che pretendono di credere. Devono mantenere costantemente davanti a sé Cristo, come loro modello e mediante le loro buone opere, la lode deve fluire dai cuori affamati e assetati del Pane della Vita. Non devono solamente amministrare le necessità spirituali di chi desiderano portare a Cristo, ma devono supplire anche alle loro necessità temporali. Quest’opera di misericordia e amore si presenta costantemente, e compiacendola fedelmente, i servi di Dio dimostrano quello che la verità ha fatto per loro. Devono essere fedeli amministratori, non devono avere solamente parole di simpatia, ma con le loro opere devono dimostrare la realtà della loro bontà e del loro amore.VG 120.4

    (Manoscritto 20, del 22 Aprile 1894, senza titolo)VG 120.5

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