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Volgi lo sguardo a Gesù

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    Luglio 9—Sviluppiamo un carattere per il cielo

    “Perciò, fratelli, impegnatevi sempre più di rendere sicura la vostra vocazione ed elezione perché, facendo queste cose, non inciamperete mai”. 2 Pietro 1:10VG 198.1

    Chi contempla Cristo, comprendendo quello che Lui è per noi e quello che noi siamo per Lui, sarà zelante. Vivrà il piano del raddoppio, aggiungendo alla sua fede la virtù, e alla virtù la conoscenza, e alla conoscenza la temperanza, e alla temperanza la pazienza, e alla pazienza la pietà, e alla pietà l’affetto fraterno, e all',affetto fraterno la carità. Questo è un processo di crescita. Chi coopera con Cristo non si troverà domani, dove si trova oggi. Ogni giorno continuerà a conoscere il Signore, affinché sappia che la sua ascesa è preparata come il mattino. VG 198.2

    Di quelli che vivono in questo modo, alla fine si scriverà: “Siete completi in Lui”.VG 198.3

    Dobbiamo lavorare non solamente per le nostre anime, ma per quelle di tutti quelli con cui siamo relazionati. I genitori devono sempre tener conto il bersaglio per il quale devono lavorare: la perfezione del carattere dei loro figli. Devono lottare fervidamente per perfezionare i caratteri dei loro bambini, perché la futura vita immortale mostrerà il risultato del lavoro che hanno realizzato.VG 198.4

    I genitori che educano rettamente i loro figli, sradicando ogni tratto d’insubordinazione, stanno insegnando loro a trasformarsi in missionari di Cristo, in verità, in giustizia, in santità. Chi serve Dio nella sua infanzia, aggiungendo alla sua fede la virtù, e alla virtù la saggezza, e alla saggezza la temperanza, e alla temperanza la pazienza, e alla pazienza la pietà, e alla pietà l’amore fraterno, e all',amore fraterno la carità, si sta preparando per udire le parole: “Figlio, guarda in alto, entra nella scuola superiore”.VG 198.5

    Voi pensate di non imparare nulla lì? Non abbiamo la minima idea di ciò che ci sarà rivelato. Con Cristo cammineremo davanti alle acque della vita. Spiegherà davanti a noi la bellezza e la gloria della natura. Ci mostrerà quello che Egli è per noi e quello che noi siamo per Lui. Ci sono lezioni che non conosciamo ora, ma le conosceremo lassù. Per noi ottenere la nostra salvezza con timore e tremore, significa tutto. Dio opera in noi il volere e il fare, per la sua buona volontà. Se gli permettiamo di agire, lo farà. La nostra ricompensa nei cieli dipende dal nostro vivere quotidiano e dalla nostra condotta qui sulla terra. Possiamo essere cristiani qui. E pertanto non è necessario che viviamo depressi, dispiacendoci di non poter fare la nostra volontà. Se siamo realmente cristiani, Cristo è in noi la speranza di gloria. Questo fornisce luce alle camere della mente e al tempio dell’anima. Pertanto, è inevitabile che compiamo i principi della vera pietà.VG 198.6

    (Manoscritto 102, del 9 Luglio 1899, “Osservazioni fatte da E. G. White nella Chiesa del Collegio”)VG 198.7

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