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Volgi lo sguardo a Gesù

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    Settembre 8—Aiuto promesso per le lotte

    “Ma ora, così dice il Signore, il tuo Creatore o Giacobbe, il tuo Formatore o Israele: Non temere perché io ti ho riscattato, io ti ho chiamato col tuo nome, tu sei mio”. Isaia 43:1VG 259.1

    Ogni ostacolo per la redenzione del popolo di Dio dovrà essere sradicato aprendo la Parola di Dio e presentando un semplice: “Così dice il Signore”. La vera luce dovrà risplendere, sebbene le tenebre coprano la terra e densa oscurità copre i popoli. La verità di Dio deve apparire in evidente contrasto con l’errore. Proclamiamo la buona novella: Abbiamo un Salvatore che sacrificò la sua vita affinché tutti quelli che credono in Lui, non si perdano, ma abbiano la vita eterna.VG 259.2

    Sorgeranno degli ostacoli per impedire il progresso dell’opera del Signore, ma non temete. All’onnipotenza del Re dei re, il nostro Dio, e osservatore del patto, unisce la bontà e la cura di un tenero pastore. Nulla può ostruire il suo cammino. Il suo potere è assoluto ed è la garanzia inamovibile del compimento delle sue promesse al suo popolo.VG 259.3

    Può togliere ogni ostacolo per l’avanzamento della sua causa. Ha il potere di eliminare ogni difficoltà, affinché quelli che lo servono, e rispettano i metodi che Lui impiega, siano liberati. Il suo amore e la sua benignità sono infiniti, e il suo patto è inalterabile.VG 259.4

    La chiesa di Cristo è lo strumento di Dio per la proclamazione della verità. È autorizzata da Lui per svolgere un lavoro speciale, e se è fedele a Dio e ubbidiente a tutti i suoi comandamenti, in essa dimorerà l’eccellenza del potere divino. Se essa onora il Signore Dio d’Israele nessun potere potrà opporsi. Se mantiene la sua fedeltà, le forze del nemico non potranno soggiogarla, più di quanto può resistere la paglia al vortice del vento. Vi è davanti alla chiesa l’alba di un giorno glorioso e brillante, se essa si copre col manto della giustizia di Cristo, separandosi da ogni alleanza col mondo. I membri di chiesa, ora hanno bisogno di confessare i loro errori e unirsi. Fratelli e sorelle mie, non permettete che nulla si introduca e vi separi da Dio. Non parlate di differenze di opinioni ma unitevi nell’amore della verità com’è in Cristo Gesù. Presentatevi a Dio e implorate per il sangue sparso del Salvatore, credendo nel diritto di ricevere l’aiuto nella contesa contro il male. Vi assicuro che non supplicherete invano. Nella misura in cui ci avviciniamo a Dio, con sincera contrizione e in totale certezza di fede, il nemico che cerca di distruggerci sarà vinto. Ritornate al Signore, prigionieri della speranza. Cercate la forza di Dio, del Dio vivente. Mostrate una fede umile e ferma nel suo potere e nella sua disposizione per salvare. Da Cristo fluisce il torrente vivente della Salvezza. Lui è la fonte della vita e la Sorgente di ogni potenza.VG 259.5

    (Lettera 199, del 8 Settembre 1903, diretta “Ai miei fratelli in posizioni di responsabilità nella causa di Dio”)VG 259.6

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