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Volgi lo sguardo a Gesù

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    Febbraio 3—Non come io voglio, ma come vuoi tu

    “E andando un poco avanti, si prostrò con la faccia a terra, pregando e dicendo: Padre mio se è possibile, passi da me questo calice, ma non sia come voglio io ma come vuoi tu”. Matteo 26:39VG 42.1

    Se la volontà del Signore dovrà essere la nostra, abbiamo bisogno dello stesso principio - conoscere noi stessi - Possiamo tracciare piani basati sulle nostre ambizioni personali o sui nostri propositi egoistici. Il Signore conosce la fine dal principio. Comprende la relazione che ogni uomo dovrebbe avere con Dio e col suo prossimo. Il Signore può vedere il comportamento di una persona con altre che hanno una certa disposizione o caratteri particolari propendere verso il male, anche coloro che si uniscono a questa persona. Chissà che non si trovi tra loro chi possa ragionare chiaramente la causa e l’effetto. Tali relazioni non potrebbero ricevere l’aiuto di cui hanno bisogno. Il collegamento di alcuni elementi potrebbe produrre risultati sfavorevoli. È per questo che l’uomo non può confidare nel suo giudizio. L’esperienza lo convincerà del suo errore. Il Signore dispone ciò che sarà di maggior beneficio spirituale per l’anima che sta sulla bilancia, pronta a intraprendere una nuova impresa che richiede più di quello che lei stessa anticipa. Cosa dovrebbe fare questa persona? La sua unica salvaguardia consiste nel mettere da parte le sue preferenze e i suoi piani dicendo ” Non si faccia come voglio io, ma come vuoi tu”….VG 42.2

    Negli eventi più piccoli come in quelli più grandi, la prima domanda è “Qual è la volontà di Dio in questo caso? La sua volontà è la mia volontà? “L’obbedienza è meglio dei sacrifici e il prestare attenzione val meglio del grasso dei montoni”. (1 Samuele 15:22). Chi potrà danneggiarlo se lui persegue la giustizia? Dio può richiedere che un uomo svolga un compito e occupi una posizione particolarmente dolorosa e faticosa. Il Signore ha un piano per questa persona, e occupando questo posto rischierà la sua vita, la sua vita eterna futura. Questa fu la posizione che Cristo occupò quando venne nel nostro mondo, subito entrò in conflitto col capo ribelle degli angeli caduti. Dio tracciò un piano e Cristo accettò l’incarico.VG 42.3

    Acconsentì a incontrarsi da solo col nemico, come anche ogni essere umano deve fare. Gli furono forniti tutti i poteri celesti che poterono aiutarlo in questo grande conflitto. E se l’uomo cammina nel sentiero della volontà di Dio, sarà provvisto dello stesso potere protettore. Le stesse intelligenze celesti serviranno coloro che erediteranno la salvezza affinché possano vincere ogni tentazione, grande o piccola, come Cristo vinse. Ma chi è collocato in una posizione di pericolo per qualsiasi ragione diversa dall’ubbidienza alla volontà di Dio, cadrà sotto il potere della tentazione…. Nessuno è al sicuro se pensa di scegliere per sé stesso.VG 42.4

    (Lettera 22, del 3 Febbraio 1899, diretta ad un uomo d’affari).VG 42.5

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