Marzo 4—Lasciateli crescere insieme

“Lasciate che crescano entrambi insieme fino alla mietitura; e al tempo della mietitura io dirò ai mietitori: Raccogliete prima la zizzania e legatela in fasci per bruciarla; il grano invece, riponetelo nel mio granaio”. Matteo 13:30VG 71.1

La Parola di Dio ci insegna che quelli che seguono le orme dell’uomo del Calvario in questi ultimi giorni dovranno avanzare sotto le più grandi difficoltà, perché Satana è disceso con grande potere, sapendo che ha poco tempo…VG 71.2

Dalla caduta di Satana è esistita inimicizia tra la verità e la falsità. L',essere che ora si dedica costantemente a seminare il seme dell',errore, una volta occupò una delle posizioni più eccelse nelle coorti celesti. Tuttavia, non si sentì soddisfatto della sua posizione. Si propose di raggiungere una maggiore esaltazione e s’impegnò a portare avanti i suoi progetti ambiziosi, fino a che ci fu guerra nel cielo.VG 71.3

Satana e coloro che erano stati ingannati e che lottavano con lui, furono espulsi dal cielo, ma la guerra continuò sulla terra. In tutte le età Satana ha operato per mezzo di uomini che si allontanarono dalla fede dando retta a spiriti seduttori, e che insegnavano dottrine ingannevoli e principi di origine satanica. Cristo insegnò ai suoi discepoli come affrontare l',opera ingannevole di Satana e dei suoi seguaci. Il Salvatore presentò sotto una varietà di simboli l',opera di estendere il suo regno di verità e giustizia in tutto il mondo. Mediante l',insegnamento della verità si possono sconfiggere i propositi di Satana. Cristo illustrò questo compito nella parabola del seminatore. . .VG 71.4

L',insegnamento di questa parabola illustra come Dio tratta gli uomini e gli angeli. Satana è un imbroglione. Quando peccò nel cielo, neanche gli angeli leali riuscirono a discernere pienamente il suo carattere. Questa è la ragione per la quale Dio non lo distrusse immediatamente. Se lo avrebbe fatto, gli angeli santi non avrebbero compreso la giustizia e l’amore di Dio. Un piccolissimo dubbio sulla bontà di Dio sarebbe stato come il seme del male che avrebbe prodotto l’amaro frutto del peccato e la miseria. Pertanto l’autore del peccato non fu distrutto, affinché si sviluppasse pienamente il suo carattere.VG 71.5

Per tutto questo tempo Dio ha dovuto sopportare l’angoscia nel contemplare l’opera del male. Prima di permettere che qualcuno potesse essere ingannato dalle false manifestazioni del malvagio, concesse il Dono infinito del Calvario, perché le sterpaglie non possono essere strappate senza pericolo di sradicare il prezioso grano. Non dovremmo noi, essere tanto tolleranti verso il nostro prossimo come il Signore del cielo lo è verso Satana?VG 71.6

L',insegnamento che chiude questa parabola di Cristo non è di condanna e giudizio verso gli altri, ma di umiltà e sfiducia dell’io.VG 71.7

(Lettera 86, del 4 Marzo 1907, diretta “Alle nostre chiese nelle grandi città”)VG 71.8