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La Verità Sugli Angeli

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    Enoc

    Enoc ascoltò dalle labbra di Adamo la dolorosa storia della caduta e la preziosa storia della condiscendente grazia di Dio, offerta nel dono di suo Figlio come Redentore del mondo. Enoc credette e confidò in essa. Egli era un uomo santo, serviva il Signore con tutto il cuore. Nel vedere la corruzione della famiglia umana, decise di separarsi dai discendenti di Caino, rimproverandoli per la loro grande malvagità. Il suo spirito era tormentato nel vedere come loro calpestavano l’autorità di Dio. Scelse di separarsi da loro per trascorrere la maggior parte del tempo in solitudine, nella riflessione e nella preghiera. Sperava in Dio e pregava per conoscere meglio la Sua volontà e compierla. Il Signore parlava con Enoc attraverso i Suoi angeli, e gli dava le Sue istruzioni. Dio informò Enoc che non avrebbe conteso con la ribellione degli uomini per sempre, e che il Suo proposito era di distruggere la razza peccatrice con il diluvio.VA 53.3

    Il Signore condivise pienamente con Enoc il Suo piano di Salvezza, e mediante lo Spirito di Profezia lo condusse attraverso le generazioni che sarebbero vissute dopo il diluvio, e gli mostrò i grandi eventi legati alla seconda venuta di Cristo e la fine del mondo.VA 54.1

    Enoc s’interrogava riguardo allo stato dei morti. Egli s’immaginava che il giusto e l’empio sarebbero periti nella polvere della terra, non poteva percepire la vita dei giusti al di là della tomba.VA 54.2

    Durante una visione profetica egli fu istruito riguardo al sacrificio del Figlio di Dio per l’uomo, e il Suo ritorno sulle nuvole del cielo accompagnato da miriadi di angeli, per ridare la vita ai giusti morti e riscattarli dalla tomba.VA 54.3

    Enoc, ripeté fedelmente alla gente tutto quello che gli era stato rivelato dallo Spirito di Profezia. Alcuni credettero alle sue parole e si separarono dalla loro empietà per temere e adorare l’Altissimo. ST 20 febbraio 1879VA 54.4

    Enoc, sceglieva certi periodi per separarsi, e non desiderava che la gente lo incontrasse, poiché interrompeva la sua santa meditazione e comunione con Dio. Questo suo allontanamento dalla società non significava che voleva abbandonare completamente coloro che lo amavano e che desideravano ascoltare le sue sagge parole. Tantomeno si separava completamente dai corrotti. S’incontrava con i buoni e i malvagi, e cercava di convertire gli empi dalle loro vie malvagie. 3SG 56.VA 54.5

    Enoc cresceva sempre di più nella spiritualità attraverso la comunione con Dio… Il Signore amava Enoc, perché gli era fedele, e perché aborriva l’iniquità, e anche perché cercava con fervore la conoscenza celeste per compiere alla perfezione la volontà divina. Egli desiderava unirsi ancor di più strettamente a Dio, e a chi lo temeva, lo adorava, lo riveriva e lo rispettava. Il Signore non poteva permettere che Enoc morisse come gli altri uomini, e per questa ragione inviò i suoi angeli perché lo rapissero senza sperimentare la morte. Enoc fu ritirato dalla presenza dei giusti e degli empi. Quelli che lo amavano, credettero che il Signore lo avesse portato in qualche luogo dove lui soleva ritirarsi, ma dopo averlo cercato diligentemente senza trovarlo, informarono che non stava da nessuna parte, poiché Dio se l’era preso. ST 20 febbraio 1879 VA 54.6

    I carri fiammeggianti di Dio furono inviati per cercare questo sant’uomo e condurlo in cielo. RH 19 aprile, 1870.VA 55.1

    Il Signore mi mostrò una visione di altri mondi. Mi furono date delle ali, e un angelo mi accompagnò dalla città verso un luogo luminoso e glorioso. Poi fui trasportata in un mondo che aveva sette lune, e lì vidi l’anziano Enoc, che era stato traslatato. Sul suo braccio destro portava una palma gloriosa, e in ognuna delle sue foglie vi era scritto: “VITTORIA”. Sulla sua testa c’era una brillante ghirlanda bianca con foglie, al centro di ognuna delle foglie stava scritto “PUREZZA”. Intorno alla ghirlanda vi erano pietre preziose di vari colori che brillavano più delle stelle, e riflettevano il loro fulgore sulla scritta e la magnificavano. Dietro la sua testa c’era un fiocco che avvolgeva la corona e su questo nastro vi era scritto “SANTITÀ”. Sopra la ghirlanda c’era una bella corona che brillava più del sole. Gli chiesi se questo fosse il luogo dov’era stato trasportato dalla terra, e lui mi rispose: “No, la città è la mia casa, ed io sono venuto qua per visitare questo posto”. EW-39,40.VA 55.2

    Enoc rappresenta chi rimane sulla terra ma che saranno presi in cielo senza dover passare per la morte; e che vivranno in mezzo ai pericoli degli ultimi giorni, saranno circondati dalla corruzione, dalla viltà, dall’iniquità, e dal peccato, ciononostante si manterranno puri.VA 55.3

    Anche noi possiamo vivere come ha vissuto Enoc. Sono stati provvisti dei mezzi per noi, ossia… angeli di Dio che eccedono in forza, sono inviati in aiuto di quelli che devono ereditare la salvezza. Quando questi angeli vedono che facciamo tutto il possibile per essere vincitori, essi faranno la loro parte, e la loro luce splenderà sopra di noi, per dissipare l’influenza degli angeli malvagi che ci circondano. Creano una muraglia come di fuoco intorno a noi. RH 19 aprile 1870.VA 56.1

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