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La Verità Sugli Angeli

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    Samuele ed Eli

    Samuele era un bambino circondato dagli influssi più corrotti. Vedeva e sentiva cose che affliggevano il suo spirito. I figli di Eli che servivano nel tempio, erano dominati da Satana. Questi uomini contaminavano la stessa atmosfera circostante. Molto uomini e donne si lasciavano affascinare ogni giorno dal peccato e dal male ma Samuele era senza macchia. Il suo carattere era immacolato. Non partecipava né si dilettava nei peccati che riempivano tutto Israele di terribili relazioni. Samuele amava Dio, manteneva il suo cuore in intima relazione col Cielo, e Dio inviò il suo angelo per parlare con lui riguardo ai peccati dei figli di Eli che stavano corrompendo Israele. 3T 472, 473VA 99.2

    Le trasgressioni dei figli di Eli erano così audaci e profane, che nessun sacrificio poteva espiare i loro peccati volontari. Questi sacerdoti peccatori profanavano i sacrifici che simbolizzavano il Figlio di Dio… questi peccatori condussero l’arca all’accampamento d’Israele…VA 99.3

    Dio permise che l’arca fosse presa dai nemici, per mostrare a Israele quanto vano era confidare nell’arca, come simbolo della presenza di Dio mentre si profanavano i Comandamenti contenuti in essa.VA 99.4

    I Filistei credevano che nel conquistare l’Arca, avrebbero conquistato il Dio degli Israeliti, che aveva fatto molti prodigi per loro, e che era stato il terrore dei loro nemici. Portarono l’Arca ad Ashdod, e la misero in uno splendido tempio, insieme al più grande dei loro dei: Dagon. “E la mattina seguente, quando i sacerdoti entrarono nel tempio, furono terrorizzati nel trovare Dagon caduto con la faccia a terra davanti all’arca dell’Eterno. Gli angeli di Dio che accompagnavano sempre l’arca, fecero cadere l’incosciente idolo e lo mutilarono, per dimostrare che il Dio vivente è al di sopra di tutti gli dei, e che questi sono nulla davanti a lui”. 4a SG 106,107 VA 100.1

    Durante i sette mesi in cui l’arca rimase tra i filistei, gli israeliti non fecero nulla per recuperarla; furono proprio i filistei che con lo stesso desiderio con cui si erano impossessati dell’Arca, vollero disfarsene. Invece di costituire una forza in loro favore, l’Arca si era dimostrata un grande peso e una grave maledizione.VA 100.2

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