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La Verità Sugli Angeli

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    Il censimento voluto da Davide

    Al fine di estendere le sue conquiste in mezzo alle nazioni, Davide decise di aumentare il suo esercito, richiedendo il servizio militare da tutti quelli che erano di età giusta. Per questa ragione era necessario fare un censimento della popolazione. L’orgoglio e l’ambizione furono ciò che motivarono il re a quest’azione. L’obiettivo di questa impresa era direttamente contrario ai principi della teocrazia. Anche Joab protestò che fino ad allora si era dimostrato uomo senza scrupoli, “tuttavia l’ordine del re prevalse contro Joab”.VA 107.4

    “Quando Davide si fu alzato il mattino dopo: questa parola del Signore fu rivolta al profeta Gad, il veggente di Davide: Va a riferire a Davide: Dice il Signore: Io ti propongo tre cose: scegline una e quella farò. Gad venne dunque a Davide, e riferì questo e disse: Vuoi tre anni di carestia nel tuo paese o tre mesi di fuga davanti al nemico che t’insegua oppure tre giorni di peste nel tuo paese? Ora, rifletti, e vedi che cosa io debba rispondere a chi mi ha mandato”.
    2 Samuele 24:11-13
    VA 108.1

    “Allora il re rispose: “Sono in grande angoscia! Ebbene, mettiamoci nelle mani del Signore, perché la Sua misericordia è grande, ma che io non cada nelle mani degli uomini”. PP-747, 748.
    2 Samuele 24:14
    VA 108.2

    La distruzione che seguì fu rapida e tremenda. Settantamila uomini furono uccisi dalla pestilenza. Davide e gli Anziani d’Israele, profondamente umiliati, gridarono davanti all’Eterno. Ma la pestilenza non aveva ancora invaso la capitale, quando Davide “alzando gli occhi vide l’Angelo dell’Eterno che stava tra cielo e terra, avendo in mano una spada sguainata, volta contro Gerusalemme per distruggerla. Allora Davide e gli anziani, coperti di sacchi, si gettarono con la faccia a terra”. E Davide disse a Dio: “Non sono io colui che ha ordinato il censimento del popolo? Sono io che ho peccato e che ho agito con tanta malvagità; ma queste pecore che hanno fatto? Ti prego o Eterno, mio Dio, si volga la tua mano contro di me e contro la casa di mio padre, ma non contro il tuo popolo per colpirlo col flagello”. L’Eterno si pentì della calamità che egli aveva inflitto e disse all’angelo: Basta, ritieni ora la tua mano da Gerusalemme… 1SP 385, 386.VA 108.3

    L’angelo distruttore si era fermato fuori Gerusalemme sul monte Moriah presso l’aia di Ornan il Gebuseo. Seguendo le indicazioni del profeta, Davide salì sul monte, dove eresse “un altare all’Eterno e offrì olocausti e offerte di pace; e l’Eterno udì le suppliche dalla terra e fu placato verso il paese, e la piaga cessò d’infierire sul popolo”.VA 109.1

    Il punto su cui l’altare fu eretto, d’ora in poi, doveva essere considerato come terra santa per sempre, fu offerto in dono al re da Ornan ma il re si rifiutò di accettarlo…. “E Davide diede a Ornan come prezzo del luogo seicento sicli d’oro”. Questo memorabile luogo era lo stesso sul quale Abramo aveva costruito l’altare per sacrificare suo figlio, e adesso era santificato da questa grande liberazione, fu poi scelto come sede del tempio eretto da Salomone.VA 109.2

    Dall’inizio del regno di Davide, uno dei suoi progetti più cari era stato quello di erigere un tempio al Signore. Ciononostante non gli fu permesso di realizzare il suo proposito, anche se lui aveva manifestato grande zelo e serietà per questo progetto. PP 748, 750.VA 109.3

    Il Signore, attraverso il Suo angelo, istruì Davide e gli diede il modello del tempio che Salomone avrebbe dovuto costruire per Lui. Un angelo fu mandato da Davide affinché egli scrivesse con precisione le istruzioni che poi avrebbe trasmesso a Salomone per l’edificazione del tempio. 4aSG 94.VA 109.4

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