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Messaggi Scelti, Vol. 3

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    CAPITOLO 38—LA SCIENZA E LA RIVELAZIONE

    Lo stolto ha detto in cuor suo: «Non c', è Dio”. (Salmo 14:1)MS3 251.1

    Gli intelletti più potenti della terra non possono comprendere Dio. Se Lui si rivela in qualche modo agli uomini, lo fa velandosi nel mistero. Le Sue vie sono oltre ogni investigazione. Gli uomini devono essere sempre alla ricerca, devono imparare sempre, e tuttavia c’è sempre l’infinito. Se gli uomini potessero comprendere pienamente i propositi, la sapienza, l’amore e il carattere di Dio, non crederebbero in Lui come un essere infinito, né gli affiderebbero gli interessi delle loro anime. Se raggiungessero quella conoscenza completa dell’Essere Supremo, Egli non sarebbe più un Essere Supremo.MS3 251.2

    Ci sono uomini che pensano di aver fatto cose ammirabili, scoperte scientifiche. Citano le opinioni dei saggi considerandoli infallibili, e insegnano come verità inconfutabile le deduzioni della scienza; mentre la Parola di Dio, che è come una lampada ai piedi dello stanco viaggiatore del mondo, è giudicata secondo questa norma ed è considerata insufficiente.MS3 251.3

    La ricerca scientifica della quale questi uomini si sono occupati, si è rivelata una trappola per loro. Ha offuscato le loro menti e li fa sprofondare nello scetticismo. Si sentono potenti, e invece di cercare la Sorgente della saggezza trionfano nella superficialità della conoscenza che hanno ottenuto. Hanno esaltano la loro sapienza umana opponendola alla sapienza del Dio grande e potente e sono entrati in controversia con Lui. La Parola ispirata li dichiara “stolti”.MS3 251.4

    Il frutto dello scetticismoMS3 251.5

    Dio ha permesso che un torrente di luce inondi il mondo con scoperte scientifiche e artistiche; ma quando gli uomini chiamati scienziati pronunciano discorsi e parlano di questi temi da un punto di vista puramente umano, inesorabilmente arriveranno a conclusioni sbagliate. Le menti più sviluppate, se non sono guidate dalla Parola di Dio nelle loro ricerche, saranno disorientate nel loro tentativo di trovare una relazione tra scienza e rivelazione. Il Creatore e le Sue opere sono al di là di ogni comprensione, e per questa ragione non essendo in grado di spiegare le leggi della natura, considerano la storia biblica indegna di fiducia. Coloro che mettono in dubbio l’affidabilità del Vecchio e del Nuovo Testamento, dubiteranno anche dell’esistenza di Dio; permetteranno che la loro ancóra gli sfugga dalle mani, e saranno abbandonati affinché si schianteranno contro le rocce dell’incredulità.MS3 251.6

    Mosè scrisse sotto la guida dello Spirito di Dio, e una teoria corretta della geologia non accetterà mai (supposte) scoperte che non possono riconciliarsi con le loro dichiarazioni. L’idea nella quale molti inciampano, come per esempio che non è Dio che ha creato la materia quando chiamò all’esistenza il mondo, limita la potenza del Santo d’Israele.MS3 252.1

    Provate la scienza con la Parola di DioMS3 252.2

    Molti, quando vedono che sono incapaci di misurare il Creatore e le Sue parole con la propria conoscenza scientifica imperfetta, dubitano dell’esistenza di Dio e attribuiscono un potere infinito alla natura. Queste persone hanno perso la semplicità della fede e mentalmente e spiritualmente sono molto lontane da Dio. Occorre una grande fede stabilita nella divinità della Parola di Dio. La Bibbia non deve essere messa alla prova dalle idee scientifiche degli uomini, al contrario, la scienza deve sopportare la prova di questa norma infallibile. Quando la Bibbia fa dichiarazioni su fatti della natura, la scienza può confrontarsi con la Parola scritta, e una conoscenza corretta di entrambi dimostrerà che ambedue sono in armonia. L’una non contraddice l’altra. Tutte le verità, sia nella natura, sia nella rivelazione, vanno d’accordo. La ricerca scientifica aprirà alle menti degli uomini realmente saggi, vasti campi di conoscenza e informazione. Vedranno Dio nelle Sue opere, e lo loderanno. Diventerà il primo e il migliore, e le loro menti si concentreranno in Lui.MS3 252.3

    Gli scettici che leggono la Bibbia solo per sottilizzare, a causa della loro ignoranza pretenderanno di trovare contraddizioni tra la scienza e la rivelazione. Ma gli apprezzamenti dell’uomo non saranno corretti. La mente che non è stata illuminata dallo Spirito di Dio rimarrà sempre nelle tenebre riguardo al potere infinito dell’Altissimo. Le cose spirituali si possono discernere solo spiritualmente. Coloro che non hanno un’unione vitale con Dio, saranno portati qui e là; concedono il primo posto alle opinioni umane, e la Parola di Dio viene relegata in un luogo secondario. Accettano dichiarazioni umane secondo le quali il giudizio contro il peccato è contrario al carattere benevolo di Dio, e soffermandosi sulla benevolenza divina, si sforzano di dimenticare che esiste una cosa chiamata giustizia infinita.MS3 252.4

    Quando abbiamo idee corrette della potenza, della grandezza e della maestà di Dio e della debolezza dell’uomo, disprezzeremo le pretese di saggezza fatte dai così chiamati grandi uomini della terra, che non hanno nulla della nobiltà del cielo nei loro caratteri. Non c’è nessuna ragione per cui gli uomini debbano fidarsi delle opinioni dei dotti, quando essi sono disposti a misurare le cose divine coi loro concetti pervertiti. Quelli che servono Dio sono gli unici il cui parere ed esempio sono sicuramente da seguire. Un cuore santificato risveglia e intensifica le facoltà mentali. Una fede viva in Dio dà energia, dà calma e riposo allo spirito e comunica forza e nobiltà di carattere.MS3 252.5

    Dio può operare al di sopra delle sue leggiMS3 253.1

    Gli scienziati credono, in base alle loro ampie concezioni, che possano comprendere la sapienza di Dio, ciò che Lui ha fatto o può fare. Prevale maggiormente l’idea che Dio è legato e limitato alle sue leggi. Gli uomini o negano e ignorano la Sua esistenza, oppure credono di poter spiegare ogni cosa, perfino le azioni dello Spirito Santo nel cuore umano, per mezzo delle leggi naturali, e tralasciano di riverire il suo nome o di temere la sua potenza. Anche se credono di guadagnare tutto, stanno seguendo illusioni e perdono preziose opportunità di conoscere Dio. Essi non credono nel soprannaturale, non si rendono conto che l’Autore delle leggi della natura può operare al di sopra di quelle leggi. Negano le dichiarazioni di Dio, e trascurano gli interessi della propria anima; ma l’esistenza dell’Essere Supremo, il Suo carattere e le Sue leggi, sono fatti, sono manifestazioni tangibili; ma non possono abbattere il ragionamento di uomini che hanno fatto le più grandi conquiste. La Parola ispirata descrive in questo modo la potenza e la maestà di Dio:MS3 253.2

    Chi ha misurato le acque nel cavo della sua mano o preso le dimensioni del cielo con il palmo? Chi ha raccolto la polvere della terra in una misura o pesato le montagne con la stadera e i colli con la bilancia? Chi ha preso le dimensioni dello spirito del SIGNORE o chi gli è stato consigliere per insegnargli qualcosa? Chi ha egli consultato perché gli desse istruzione e gli insegnasse il sentiero della giustizia, gli impartisse la saggezza e gli facesse conoscere la via del discernimento? Ecco, le nazioni sono come una goccia che cade da un secchio, come la polvere minuta delle bilance; ecco, le isole sono come pulviscolo che vola. Il Libano non basterebbe a procurare il fuoco e i suoi animali non basterebbero per l', olocausto. Tutte le nazioni sono come nulla davanti a lui; egli le valuta meno che nulla, una vanità. A chi vorreste assomigliare Dio? Con quale immagine lo rappresentereste? Un artista fonde l', idolo, l', orafo lo ricopre d', oro e vi salda delle catenelle d', argento. Colui che la povertà costringe a offrir poco sceglie un legno che non marcisca, e si procura un abile artigiano, per fare un idolo che non vacilli. Ma non lo sapete? Non l', avete sentito? Non vi è stato annunziato fin dal principio? Non avete riflettuto sulla fondazione della terra? Egli è assiso sulla volta della terra, da lì gli abitanti appaiono come cavallette; egli distende i cieli come una cortina e li spiega come una tenda per abitarvi.
    Isaia 40:12-22
    MS3 253.3

    Il carattere di Dio interpretato dalle Sue opereMS3 253.4

    La natura è una potenza, ma il Dio della natura è illimitato nel suo potere. La Sue opere manifestano il suo carattere. Quelli che lo giudicano dalle opere delle sue mani, e non in base alle supposizioni di grandi uomini, vedranno la Sua presenza in ogni cosa. Contemplano il suo sorriso nell’allegra luminosità del sole, il suo amore e la cura per l’uomo nei ricchi campi d’autunno. Anche gli ornamenti della terra, come vediamo nell’erba verde, nei meravigliosi fiori in ogni loro tonalità e negli altri e diversi alberi del bosco, testimoniano la cura tenera e paterna del nostro Dio, e del desiderio di rendere felici i Suoi figli. La potenza del grande Dio è esercitata in favore di coloro che lo temono. Ascoltiamo le parole del profeta Isaia:MS3 253.5

    Non lo sai tu? Non l', hai mai udito? Il SIGNORE è Dio eterno, il Creatore degli estremi confini della terra; egli non si affatica e non si stanca; la sua intelligenza è imperscrutabile. Egli dà forza allo stanco e accresce il vigore a colui che è spossato. I giovani si affaticano e si stancano, i più forti vacillano e cadono; ma quelli che sperano nel SIGNORE acquistano nuove forze, si alzano a volo come aquile, corrono e non si stancano, camminano e non si affaticano. (Isaia 40: 28-31)MS3 254.1

    La Parola di Dio solleva molte domande alle quali nessuno studioso può rispondere. Richiama l’attenzione su questi argomenti per mostrarci che esistono tante cose, anche tra le più comuni di tutti i giorni, che le menti limitate con tutta la loro ostentata sapienza, non potranno mai comprendere completamente.MS3 254.2

    La scienza ci può aiutare a capire DioMS3 254.3

    Tutti i sistemi della filosofia ideati dagli uomini hanno portato confusione e vergogna, mentre il Signore non è stato riconosciuto e onorato. Perdere la fede in Dio è una cosa terribile. La prosperità non può essere una grande benedizione per le nazioni e gli individui, se si perde la fede nella sua Parola. Nulla è realmente grande ma solo quello che è eterno nelle sue tendenze. La Verità, la giustizia, la misericordia, la purezza e l’amore di Dio, sono imperituri. Quando gli uomini possiedono queste qualità, sono in stretta comunione con Dio, e sono candidati per la più alta elevazione alla quale possa aspirare la razza umana. Non presteranno attenzione alle lodi umane, e supereranno le delusioni, la stanchezza, le malelingue e la lotta per la supremazia. Coloro la cui anima e piena dello Spirito di Dio, impareranno la lezione di una fede fiduciosa. Prenderanno la Parola scritta come loro consigliera e guida, e troveranno nella scienza un aiuto per comprendere Dio, ma allo stesso tempo non si esalteranno, a meno che nella loro cieca presunzione cambino, e nella loro stoltezza considereranno la Verità una pazzia.
    Signs of the Times,13 marzo, 1884
    MS3 254.4

    I precetti e principi della religione sono i primi passi nell’acquisizione della conoscenza, e costituiscono il fondamento stesso della vera educazione. La conoscenza e la scienza devono essere vitalizzate dallo Spirito Santo al fine di servire i più nobili scopi. Solamente il cristiano può fare il giusto uso della conoscenza. La scienza, affinché possa essere completamente apprezzata, deve essere vista da un punto di vista religioso, perché solo allora tutti adoreranno il Dio della scienza.
    Manoscritto 30, 1896
    MS3 254.5

    Dio come progettista e creatoreMS3 254.6

    Tutti noi abbiamo bisogno di essere in stretta comunione con Dio. Dobbiamo custodire i nostri pensieri. Noi viviamo in mezzo ai pericoli degli ultimi tempi. Dobbiamo camminare davanti al Signore con mansuetudine e profonda umiltà, perché solo così saremo glorificati in Dio. Quanto poco siamo in grado di comprendere la perfezione di Dio, la Sua onnipresenza unita alla potenza infinita. L’artista umano riceve da Dio la sua intelligenza, e questo solo può dar forma alla sua opera in qualunque ramo, sino ad arrivare alla perfezione, utilizzando i materiali già preparati per la sua opera. A causa del suo potere limitato egli non può creare i materiali che servono per i suoi propositi se il Grande Artista celeste non li avesse anticipati dandogli le idee e i miglioramenti nella sua immaginazione. ……Il Signore ordina che tutte le cose vengano all’esistenza. Egli è stato il primo progettista. Egli non dipende dall’uomo, ma benevolmente chiede la sua attenzione, e lo invita a collaborare con Lui nel progresso del Suo progetto. Ma l’uomo attribuisce a sé stesso tutta la gloria, ed è esaltato dai suoi simili come un genio. Non vede nient’altro che l’uomo. La causa prima e unica è dimenticata.MS3 254.7

    Temo, che le nostre idee siano povere e comuni. Ecco, i cieli e i cieli dei cieli non ti possono contenere. (1Re 8:27) Che nessuno di voi sminuisca il potere del Santo d’Israele. Esistono congetture e domande riguardo all’opera di Dio. Togliti i calzari dai piedi, perché il luogo, sopra il quale tu stai, è terra santa. (Esodo 3:5) Si, gli angeli sono i ministri di Dio sulla terra, e stanno compiendo la Sua volontà.MS3 255.1

    Tutte le cose apparvero davanti all’Eterno attraverso un suo comandoMS3 255.2

    Nella formazione del nostro mondo, Dio non dipese da nessuna materia o sostanza preesistente. Per fede comprendiamo che i mondi sono stati formati dalla parola di Dio; così le cose che si vedono non sono state tratte da cose apparenti. (Ebrei 11:3) Anzi, al contrario, tutte le cose sia materiali sia spirituali, sono apparse davanti al Signore per mezzo della Sua voce, e furono create per il suo proposito. I cieli e tutti suoi abitanti, la terra e tutte le cose che si trovano in essa, sono non solo l’opera delle sue mani, ma vennero all’esistenza attraverso il soffio della sua bocca.MS3 255.3

    Il Signore ha dato prova che con la Sua potenza potrebbe in un solo attimo dissolvere l’intera struttura della natura. Lui può cambiare tutti gli oggetti, e distruggere le cose che l’uomo ha formato nel modo più fermo e sostanziale. Egli, nella Sua ira, può smuovere i monti (Giudici 5:5), Egli scuote la terra dalle sue fondamenta, e le sue colonne tremano. (Giobbe 9:6) E la terra fu scossa e tremò, le fondamenta dei cieli furono smosse e scrollate, perché egli era colmo di sdegno. (2 Samuele 22:8) Egli si ferma e scuote la terra; guarda e fa tremare le nazioni; i monti eterni si frantumano, le colline secolari si abbassano… ( Abacuc 3:6) … I monti tremano davanti a lui, si sciolgono i colli; alla sua presenza si solleva la terra…(Nahum 1:5).
    Manoscritto 127, 1897
    MS3 255.4

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