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    26 - PREGHIERE CONTRAFFATTE

    Non possiamo avvicinarci a Dio con leggerezza — Tutti coloro che si presentano davanti a Dio devono avere un atteggiamento umile e rispettoso. Nel nome di Gesù possiamo avvicinarci al Signore con fiducia ma non per questo dobbiamo nutrire sentimenti irriverenti o presuntuosi, come se egli fosse al nostro stesso livello. Alcuni si rivolgono al Dio grande, onnipotente e santo, che abita in una luce inaccessibile, come se avessero a che fare con un loro simile, o perfino con un essere a loro inferiore. LP 268.1

    Altri, nel luogo di culto si comportano come certo non si permetterebbero nella sala d’udienza di un sovrano terreno. Queste persone dovrebbero ricordare che si trovano alla presenza di Colui che viene adorato dai serafini, davanti al quale gli angeli si velano il volto, in segno di adorazione. — Patriarchs and Prophets, 252LP 268.2

    Preghiera e ipocrisia — Pregare Dio esprimendo la nostra condizione di miseria, senza riconoscere veramente il nostro stato, significa essere degli ipocriti. Il Signore presta attenzione alla preghiera di colui che esprime un sincero rammarico. Ora il Signore, che sta più un alto di tutti, vive per sempre e ha un nome santo, dichiara: Io abito lassù e sono santo, ma sto con gli oppressi e gli umili per dar loro forza e speranza. (Isaia 57:15) La preghiera non deve mirare a modificare la volontà di Dio: essa deve porci in armonia con lui. Non ci sottrae dalle nostre responsabilità. Per quanto possano essere sentite e frequenti, Dio non accetterà mai le preghiere al posto delle nostre decime. Esse non sostituiscono i nostri debiti nei confronti di Dio... — Messages to Young People, 247, 248LP 268.3

    Preghiere che proiettano ombre e non edificano — Temo che alcune persone non presentino i loro problemi a Dio durante la preghiera privata, ma li riservano per esporli durante gli incontri di preghiera e lo stanno facendo da vari giorni. Queste persone si potrebbero chiamare assassini di riunioni pubbliche e preghiere. Essi non riflettono luce, non edificano nessuno. Le loro preghiere sono fredde e lunghe e la loro testimonianza infedele proietta un’ombra. Quando hanno terminato tutti si rallegrano, ed è quasi impossibile respingere il raffreddamento e l’oscurità che le loro preghiere e esortazioni impartiscono alla riunione. Dalla luce che ho ricevuto, le nostre riunioni dovrebbero essere spirituali, sociali e non troppo lunghe. La riservatezza, l’orgoglio, la vanità e la paura devono essere lasciati a casa. Le piccole differenze e i pregiudizi non devono andare con noi a queste riunioni. Come in una famiglia unita, la semplicità, la mansuetudine, la fiducia e l’amore dovrebbero regnare nei cuori dei fratelli e delle sorelle che si incontrano per avere refrigerio e vigore unendo le loro luci. — Testimonies for the Church, vol. 2, 578, 579LP 269.1

    Aspettare che le nostre preghiere siano esaudite unicamente nel modo che vogliamo è presunzione — La preghiera di fede non è mai perduta; ma affermare che essa sarà sempre esaudita in special mondo in casi particolari, è una presunzione. — Testimonies for the Church, vol. 1, 231LP 269.2

    Se ci sembra che le nostre preghiere non sono state esaudite, non perdiamo la fiducia nelle promesse divine, perché la risposta verrà, e noi riceveremo le benedizioni che più ci mancano; ma se pretendiamo di ricevere sempre ed esattamente tutto ciò che abbiamo chiesto in preghiera, pecchiamo di presunzione. Dio è troppo saggio per sbagliarsi, e troppo buono per rifiutare qualsiasi benedizione a coloro che si comportano rettamente. Allora, anche se le vostre preghiere non sono immediatamente esaudite, continuate ad aver fiducia in Lui, ricordando questa promessa sicura: Chiedete e vi sarà dato. (Matteo 7:7) — Steps to Christ, 96LP 269.3

    La preghiera non ha meriti in sé stessa per purificare dal peccato — I pagani ritenevano che le loro preghiere avessero in sé un potere espiatorio. I meriti erano direttamente proporzionali alla lunghezza della preghiera. Se avessero potuto raggiungere la santità con i propri sforzi avrebbero avuto motivo di rallegrarsi di sé stessi e di inorgoglirsi.LP 270.1

    Questa concezione della preghiera è il frutto del falso principio dell’auto espiazione che è alla base di tutte le false religioni. I farisei avevano adottato questa concezione pagana della preghiera, che ancora oggi è condivisa da coloro che si professano cristiani. La ripetitività delle parole, non accompagnata da un sincero bisogno della presenza di Dio, ha lo stesso effetto delle inutili litanie dei pagani.LP 270.2

    La preghiera non serve a espiare il peccato. Essa non possiede nessuna virtù o merito. Le espressioni più forbite del nostro vocabolario non sostituiscono il desiderio del sacro. La preghiera più eloquente non è altro che una serie di parole vuote se non esprime i profondi sentimenti del cuore.LP 270.3

    La vera preghiera è quella che scaturisce da un cuore sincero, in cui sono espressi anche i desideri più semplici dell’animo come se parlassimo a un amico per chiedergli un favore, convinti di riceverlo. Questa è la preghiera della fede. Dio non ci chiede formule cerimoniose, ma un’invocazione che nasce da un cuore affranto e sottomesso, consapevole del proprio peccato e della propria impotenza. Questa preghiera arriva direttamente al trono del Padre misericordioso. — Thoughts From the Mount of Blessing 86, 87LP 270.4

    La preghiera non è prova di conversione, se la vita non è cambiata — Satana induce le persone a pensare che se esse riescono a provare una sensazione di estasi, significa che sono convertite. Ma la loro esperienza di vita non cambia perché si comportano sempre nello stesso modo. La loro vita non produce buoni frutti. Esse pregano spesso, e a lungo, e ricordano i momenti in cui provarono certe emozioni. Tuttavia non stanno vivendo una nuova esperienza. Si illudono e nella loro vita si manifestano semplicemente delle emozioni. Esse costruiscono sulla sabbia e quando soffieranno i venti contrari, la loro casa verrà rasa al suolo. Molte persone brancolano nel buio, alla ricerca di quelle sensazioni che altri dicono di aver provato nella loro esperienza. Esse trascurano il fatto che chi crede in Cristo deve preoccuparsi della propria salvezza con timore e profondo interesse. Il peccatore convinto ha qualcosa di importante da fare: deve pentirsi e dimostrare una fede autentica.LP 270.5

    Quando Gesù parla di un cuore nuovo, si riferisce alla mente, all’esistenza e all’intero essere. Cambiare il proprio cuore significa distogliere i propri affetti dal mondo e orientarli verso il Cristo. Avere un cuore nuovo implica avere una mente nuova, dei nuovi obbiettivi, delle nuove motivazioni. Che cosa contraddistingue un cuore nuovo? Una vita trasformata nella quale assistiamo, ora dopo ora e giorno dopo giorno, alla morte dell’orgoglio e dell’egoismo. — Messages to Young People, 71,72LP 271.1

    La preghiera non sostituisce l’obbedienza — Ci sono uomini e donne che continuano a seguire le loro inclinazioni, anche di fronte agli ordini più chiari di Dio e poi osano pregare sulla questione chiedendogli che gli permetta di continuare ad agire nella direzione contraria alla sua volontà. Il Signore non è contento di tali preghiere. Satana si avvicina a queste persone come fece con Adamo ed Eva in Eden; ed esercita il suo influsso su di esse. Queste persone sperimentano certe emozioni e credono di avere una meravigliosa esperienza con Dio. — Review and Herald, July 27, 1886LP 271.2

    La comunione con Dio conferisce all’anima una profonda conoscenza della Sua volontà. Molti di coloro che professano la fede non sanno cosa sia la vera conversione, perché non hanno alcuna comunione con il Padre per mezzo di Gesù, e non hanno mai sentito il potere della grazia divina per santificare il cuore. LP 271.3

    Loro pregano e peccano, peccano e pregano; le loro vite sono piene di malizia, di inganno, di invidia, di gelosia, e di egoismo. Le preghiere di questa classe di gente è un abominio per Dio. La vera preghiera impegna le energie dell’anima e influenza la vita. Chi riversa i propri bisogni davanti a Dio, sente il vuoto di tutto il resto sotto il cielo. — Testimonies for the Church 4, 534, 535LP 271.4

    Ci sono delle condizioni da soddisfare per l’adempimento delle promesse di Dio e dei doveri ben precisi che la preghiera non può assolutamente sostituire: Se voi mi amate, dice Gesù, osserverete i miei comandamenti. Chi ha i miei comandamenti e li osserva, quello mi ama; e chi mi ama, sarà amato dal Padre mio, e io l’amerò e mi manifesterò a Lui. (Giovanni 14:15,21)LP 272.1

    Coloro che presentano le proprie richieste a Dio appellandosi alle sue promesse, senza adempiere le condizioni correlate, non fanno che insultarlo. Essi invocano il nome di Cristo come autorità e garante per l’adempimento delle sue promesse, ma non fanno niente che dimostri fede in Cristo e amore per Lui. — Christ’s Object Lessons, 143LP 272.2

    La preghiera è l’atto di aprire il cuore a Dio come a un amico. L’occhio della fede vede Dio molto da vicino. Il supplicante può acquisire una preziosa evidenza dell’amore divino e della cura verso di lui. Perché allora ci sono così tante preghiere senza risposta? …. Davide dice: Ho gridato a lui con la mia bocca e l’ho esaltato con la mia lingua. Se avessi serbato del male nel mio cuore, il Signore non mi avrebbe dato ascolto. Ma DIO mi ha ascoltato e ha prestato attenzione alla voce della mia preghiera. (Salmo 66:17,18,19) Un altro profeta ci assicura: Mi cercherete e mi troverete, perché mi cercherete con tutto il vostro cuore. (Geremia 29:13) Parla anche di alcuni che non gridano a Me con il loro cuore. (Osea 7:14) Tali petizioni sono delle preghiere proforma, solo a parole, e che il Signore non accetta. — Testimonies for the Church, vol. 4, 533LP 272.3

    Preghiere frettolose e occasionali non ci avvicinano a Dio — Il cielo non si chiude davanti alle ferventi preghiere dei giusti. Elia era un uomo sottoposto alle stesse passioni come noi, eppure il Signore lo ascoltò e rispose in modo tangibile alle sue suppliche. L’unica ragione della nostra mancanza di forza verso Dio si trova in noi stessi. Se la vita interiore di molti che professano la verità gli venisse presentata com’è realmente, non avrebbero la pretesa di chiamarsi cristiani. Essi non crescono nella grazia. Ogni tanto offrono una preghiera precipitosa, ma non esiste una vera comunione con Dio. Dobbiamo pregare molto se vogliamo progredire nella vita spirituale. Quando il messaggio della verità fu proclamato per la prima volta, oh quanto si pregava! Quanto spesso si udivano nelle camere, nei fienili, nel frutteto, nei boschi le voci d’intercessione. Spesso passavamo ore intere in preghiera dove due o tre insieme reclamavano le promesse; frequentemente udivamo il pianto, e poi il ringraziamento e il canto di lode. — Testimonies for the Church, vol. 5, 161, 162LP 272.4

    Dio detesta le preghiere egoiste — Vidi che c’erano molti come Giuda tra coloro che professavano di aspettare il loro Signore. Satana li controllava senza che lo sapessero. Dio non può approvare l’avidità o l’egoismo, e odia le preghiere e le esortazioni di coloro che coltivano questi tratti del carattere. Essendo consapevole che ha poco tempo a disposizione, Satana induce gli uomini a essere sempre più egoisti, avidi ed esulta vedendoli completamente presi da loro stessi, chiusi e meschini. Se queste persone potessero aprire gli occhi, vedrebbero Satana esprimere una gioia diabolica, esultare e ridere della stupidità di coloro che accettano i suoi suggerimenti e si lasciano ingannare. — Early Writings, 268LP 273.1

    Le preghiere aride sono inutili — La chiesa ha bisogno dell’esperienza giovane e vitale di membri che siano abitualmente in comunione con Dio. Testimonianze e preghiere aride, prive dello Spirito di Cristo, non sono di alcun aiuto. Se chi afferma di essere un figlio di Dio fosse ricolmo di fede, luce e vita, sarebbero offerte testimonianze straordinarie a quanti vengono per ascoltare la verità! E tante persone verrebbero conquistate a Cristo! — Testimonies for the Church, vol. 6, 64LP 273.2

    Tutti i tesori del cielo sono stati affidati a Gesù Cristo, affinché questi preziosi doni siano impartiti a coloro che li cercano con diligenza e perseveranza. Egli è stato fatto per noi sapienza, giustizia, santificazione e redenzione; (1 Corinzi 1:30) ma le preghiere di molti sono così formali, che non hanno alcuna influenza positiva, non sono un profumo di vita. Se gli insegnanti volessero umiliare i loro cuori davanti a Dio, si renderebbero conto delle responsabilità che hanno accettato nel guidare i giovani con l’obiettivo di educarli per la vita immortale futura, si vedrebbe così nel loro atteggiamento un notevole cambiamento. Le loro preghiere non sarebbero aride e senza vita, ma pregherebbero col fervore delle anime che sentono in pericolo. — Counsels to Parents, Teachers, and Students 371, 372LP 273.3

    Avvertimento contro le preghiere egoistiche — Le suppliche presentate a Dio non devono procedere da cuori pieni di aspirazioni egoistiche. Il Signore ci esorta a scegliere solo quei doni che lo possono glorificare. Desidera che scegliamo i doni celesti anziché quelli terreni. Egli ci presenta tutte le possibilità e i vantaggi di uno scambio celeste. Incoraggia i nostri obiettivi più alti e ci promette sicurezza per i nostri ideali più elevati. Quando i nostri beni mondani sono messi da parte, il credente si rallegrerà del suo tesoro celeste, le ricchezze che non si possono perdere in nessuna catastrofe terrena. — Sons and Daughters of God, 188LP 274.1

    Contrasto tra preghiere vere e false — Il povero pubblicano che in preghiera diceva: O Dio sii placato verso me peccatore, (Luca 18:13) si considerava e veniva ritenuto dagli altri, un uomo veramente malvagio; ma pur rendendosi conto del proprio stato, si presentò a Dio per chiedere perdono così com’era, oppresso dal senso di colpa e dalla vergogna. In questo modo dimostrò di essere sensibile all’azione dello Spirito di Dio che lo liberò dal potere del peccato. Al contrario, il fariseo con la sua preghiera dimostrò di essere e di sentirsi autosufficiente, vanaglorioso e quindi di non essere sensibile all’azione dello Spirito Santo. Era così lontano da Dio da non rendersi conto del contrasto che esisteva tra la propria condotta e la perfezione e la santità divine, e non sentendo il bisogno di nulla, nulla ricevette. — Steps to Christ, 30, 31LP 274.2

    Ci sono due tipi di preghiera, una formale e l’altra di fede — Quando il cuore non sente il bisogno di Dio, produce una preghiera formale, con frasi ripetitive e abituali. Dobbiamo avere la massima attenzione affinché le nostre preghiere esprimano i desideri del cuore e quello che realmente vogliamo dire. Tutte le parole ricercate che sono alla nostra portata non equivalgono a un solo desiderio santo. Le preghiere più eloquenti sono vane ripetizioni se non esprimono i sentimenti del cuore. Ma la preghiera che nasce da un cuore fervente, (come quando esprimiamo i nostri semplici desideri e chiediamo un favore a un amico terreno, sperando che ce lo conceda) questa è la preghiera della fede.LP 275.1

    La preghiera sincera del pubblicano, deve essere per noi un esempio di adorazione sincera e devota. Egli sentiva di essere un peccatore e la sua grande necessità lo indusse a esprimere il suo appassionato desiderio: Sii placato verso me, peccatore.My life Today, 19LP 275.2

    Di Cristo è stato detto: Ed essendo in agonia, pregava ancor più intensamente… (Luca 22:44) Quale contrasto presenta questa intercessione della Maestà celeste con le nostre deboli e tiepide preghiere che si offrono a Dio! Molti si conformano a un servizio formale fatto di parole, e pochi hanno un desiderio sincero, fervente e affettuoso nei confronti di Dio.LP 275.3

    La comunione con Dio conferisce all’anima una profonda conoscenza della Sua volontà. Molti di coloro che professano la fede non sanno cosa sia la vera conversione, perché non hanno alcuna comunione con il Padre per mezzo di Gesù, e non hanno mai sentito il potere della grazia divina per santificare il cuore. Pregano e peccano, peccano e pregano. Le loro vite sono piene di malizia, di inganno, di invidia, di gelosia e di egoismo. Le preghiere di questa classe di persone sono in abominio per il Signore. La vera preghiera impegna le energie dell’anima e influenza la vita.LP 275.4

    Davide disse: Signore, ogni mio desiderio è davanti a te…e i miei sospiri non ti sono nascosti. (Salmo 38:9) La mia anima è assettata di Dio, del Dio vivente…Quando verrò e comparirò davanti a Dio? (Salmo 42:2) …Quando mi ricordo queste cose, dentro di me dò libero sfogo all’anima mia. (Salmo 42:4) — Testimonies for the Church vol. 4, 534, 535LP 275.5

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