Capitolo 52 - Ogni persona sia se stessa
Non ci si deve trasformare a immagine di un altro - Il ministro non deve mai copiare i gesti, le abitudini, l’atteggiamento, le espressioni e il tono di voce di un’altra persona. Egli non deve diventare l’immagine di un altro, nei pensieri, nei sentimenti, né di alcun altro atteggiamento. Se Dio lo ha fatto pastore del gregge, gli ha dato pure la qualifica per realizzare quest’opera. Cristo dice: E non chiamate alcuno sulla terra vostro padre, perché uno solo è vostro Padre, colui che è nei cieli. (Matteo 23:9) Che ognuno prenda la sua Bibbia e si metta in comunione divina con il grande Maestro. Dio è la fonte da cui scaturisce tutta la saggezza e la conoscenza. - Manuscript 104, 1898VLC 217.1
Ciascuno ha la propria armatura - Stiamo fallendo in un’altra direzione: gli uomini che possono lavorare, dovrebbero essere vincolati nella loro opera con coloro che non hanno esperienza, affinché li sostengano nelle direttive corrette. Gli inesperti non dovrebbero mai essere inviati da soli. Devono unirsi ai ministri più anziani affinché li possano educare. Dovrebbero dire loro: Non dovete copiare i miei gesti né il tono della mia voce, in modo tale che la gente non sappia distinguere se sono io o se siete voi a parlare. Dovete stare in piedi nella vostra armatura, con i vostri tratti di carattere, santificati da Dio. Voi non dovete copiare i miei tratti di carattere, né i miei gesti, e neppure il tono della mia voce, né le mie espressioni, né le mie parole. - Manuscript 19b, 1890VLC 217.2