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La Vittoria Di Cristo

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    settembre

    1 settembre, Cristo Si Identifica Nei Nostri Dolori

    Gesù disse: «Togliete via la pietra!». Marta, la sorella del morto, gli disse: «Signore, egli puzza già, poiché è morto da quattro giorni”. Giovanni 11:39VC 250.1

    Solo Cristo è stato in grado di sopportare le nostre stesse afflizioni. In ogni loro afflizione egli fu afflitto. (Isaia 63:9) Egli non ha mai portato alcuna malattia nella propria carne, ma ha portato quelle degli altri. Con tenera simpatia, Egli si prendeva cura di tutti quelli sofferenti che lo cercavano. Gesù gemeva in spirito e soffriva nel vedere Satana mettere la salute della gente in pericolo... La forza dell’amore di Cristo era il primo passo verso la guarigione. Egli, identificò i suoi interessi con l’umanità sofferente. Cristo era la salute e la forza in persona, e quando i malati erano in sua presenza, fu sempre rimproverato. È proprio per questa ragione che non andò subito da Lazzaro, perché non potendo testimoniare la Sua sofferenza, non poteva portare sollievo agli altri. Non poteva testimoniare la malattia o la morte senza lottare contro il potere di Satana. La morte di Lazzaro permise che, la sua resurrezione e la prova come questa, potesse essere la testimonianza per i Giudei che Gesù era il Figlio di Dio. Prima di questo conflitto, non vi era mai l’ombra di un buio così profondo in cui Cristo doveva entrare. Un tale conflitto tra Cristo e il potere del male non si era mai prima verificato. Egli era l’unico a poter pagare il riscatto per le nostre anime. Egli testimoniò la sofferenza dell’umanità, sapeva che doveva sopportare un dolore ancor più grande compreso lo scherno e l’umiliazione. Quando Egli svegliò Lazzaro dai morti, sapeva che per la vita di Lazzaro avrebbe dovuto pagare il riscatto sulla croce del Calvario... La potenza di Cristo permise di salvare il mondo intero. Sulla tomba di Lazzaro Gesù pianse al pensiero di non aver potuto salvare tutti quelli che erano morti come seguaci di Satana... Il Redentore del mondo sapeva che le malattie di cui la famiglia umana è affetta è il risultato della trasgressione della legge di Dio. Ogni caso di sofferenza poteva risalire alla sua causa... Egli sapeva che solo Lui poteva salvarli dalla fossa in cui erano caduti. Solo la Sua perfezione poteva avvalersi per la loro imperfezione. Solo Lui poteva coprire la loro nudità con la Sua stessa veste immacolata della giustizia... Egli non conosceva il peccato; si presentò davanti al mondo come l’Agnello di Dio senza macchia. Quando l’umanità premeva per essere salvata, Egli, che era in perfetta salute, si sentì afflitto. Questo è stato essenziale, perché solo così Cristo poteva esprimere il Suo perfetto amore in favore dell’umanità. Manuscript 18, 1898.VC 250.2

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