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La Vittoria Di Cristo

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    8 novembre, Persecuzioni Nei Primi Secoli

    Altri ancora subirono scherni e flagelli, e anche catene e prigionia. Ebrei 11:36VC 318.1

    Quando Gesù rivelò ai suoi discepoli quale sarebbe stata la sorte di Gerusalemme, illustrò anche le scene relative al secondo avvento e predisse l’esperienza del Suo popolo, dal momento in cui egli sarebbe stato accolto in cielo fino al suo ritorno con potenza e gloria per la loro liberazione. Dall’alto del monte degli Ulivi, il Salvatore vide la bufera che stava per abbattersi sulla chiesa apostolica e, proiettandosi ancor più nel futuro, i Suoi occhi scorsero le furiose e devastanti tempeste che avrebbero colpito i Suoi discepoli nel corso di quei secoli caratterizzati dalla persecuzione e dalla mancanza di conoscenza. La storia della chiesa primitiva ha testimoniato l’adempimento delle parole del Salvatore. Le potenze terrene e quelle infernali si allenarono contro Cristo nella persona dei Suoi discepoli... i Cristiani furono privati di tutto ciò che possedevano, strappati alle loro famiglie e sottoposti a tremende prove... (Ebrei 10:32) Molti suggellarono con il sangue la loro testimonianza. Nonostante le violente persecuzioni, questi testimoni di Gesù serbarono intatta la loro fede... Con parole di fede, pazienza e speranza si incoraggiavano a vicenda per sopportare le privazioni e le difficoltà. La perdita di ogni vantaggio terreno non poteva costringerli a rinunciare alla loro fede in Cristo. Prove e persecuzioni erano semplici tappe che li avvicinavano al loro riposo e alla loro ricompensa. Gli sforzi di Satana per distruggere con la violenza la chiesa di Cristo furono vani. Il grande conflitto nel quale i discepoli di Gesù persero la vita non finì quando essi caddero sul loro posto di combattimento. Anche se apparentemente sconfitti, risultarono vincitori. I figli di Dio furono trucidati, è vero, ma la Sua opera si sviluppò ugualmente; il Vangelo continuò a essere predicato e il numero dei suoi aderenti aumentò sempre più... Un cristiano, nel corso di una discussione con governanti pagani, affermò: “Voi potete ucciderci, torturarci, condannarci... La vostra ingiustizia è la dimostrazione della nostra innocenza... A nulla serve la vostra crudeltà”. Essa, infatti, non era altro che un efficace invito per convincere altri ad accettare il cristianesimo. “Più siamo falciati, più il nostro numero aumenta: il sangue dei martiri è come un seme”. Migliaia furono imprigionati e uccisi, ma altri vennero a sostituirli. Quelli che venivano martirizzati per la loro fede venivano considerati vincitori di Cristo. Essi avevano combattuto il “buon combattimento” e avrebbero ricevuto la corona della gloria al ritorno di Gesù. Le sofferenze sopportate spinsero i cristiani a unirsi maggiormente gli uni agli altri e al loro Redentore. The Spirit of Prophecy, vol. 4, pp. 39-42.VC 318.2

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