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La Vittoria Di Cristo

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    2 marzo, Un Carattere Malvagio Conduce All’apostasia

    «Maledetto sia Canaan! Egli sia il servo dei servi dei suoi fratelli!». Genesi 9:25VC 67.1

    Per ripopolare la terra devastata dal diluvio, che aveva spazzato via la corruzione morale, Dio aveva conservato in vita solo una famiglia, quella di Noè, al quale aveva dichiarato: Ti ho veduto giusto nel mio cospetto, in questa generazione. (Genesi 7:1) Tuttavia fra i tre figli di Noè si sviluppò ben presto la stessa profonda divisione presente nel mondo antidiluviano. In Set, Cam e Jafet, i fondatori della razza umana, si intravedevano già le caratteristiche negative della loro discendenza. Noè, ispirato da Dio, predisse la storia delle tre grandi razze che avrebbero avuto origine da questi tre padri dell’umanità. Indicando i discendenti di Cam, egli dichiarò: Maledetto sia Canaan! Sia servo dei servi dei suoi fratelli. (9:25) il peccato contro natura di Cam, oltre a rivelarci che egli aveva perso da tempo il senso del rispetto filiale, manifestava vigliaccheria e malvagità. Queste caratteristiche negative si trasmisero in Canaan — suo figlio — e nei suoi posteri che, persistendo in un comportamento colpevole, provocarono la condanna di Dio. La stirpe di Canaan conobbe invece le forme più degradanti del paganesimo. Tuttavia, trascorsero diversi secoli prima che la maledizione profetica condannasse alla schiavitù questi popoli. Dio sopportò la loro malvagità e la loro corruzione finché questa non superò i limiti della sua pazienza. Allora essi furono privati della loro libertà e divennero schiavi dei discendenti di Sem e di Jafet... Per un certo periodo, i discendenti di Noè continuarono ad abitare fra le montagne su cui si era fermata l’arca, ma quando si moltiplicarono, l’infedeltà di alcuni determinò una separazione. Coloro che volevano rifiutare di credere nel Creatore, e respingere le limitazioni della sua legge, rifiutavano e disprezzavano l’insegnamento e l’esempio dei loro compagni, rimasti fedeli a Dio. Così, dopo qualche tempo, decisero di separarsi da loro. Di comune accordo si diressero verso la pianura di Scinear, lungo le sponde del fiume Eufrate. Furono attratti dalle condizioni favorevoli e dal suolo fertile; decisero quindi di costruirvi le loro case e una città con al centro una torre così alta da suscitare la meraviglia del mondo... Il piano di Dio era che gli uomini occupassero tutta la terra, per prenderne possesso, ma i costruttori di babele erano decisi a rimanere uniti e a stabilire una monarchia che avrebbe dominato tutta la terra... La magnifica torre, alta fino al cielo, sarebbe stata una testimonianza delle capacità e della saggezza dei suoi costruttori e ne avrebbe perpetuato la fama, attraverso le generazioni. PP, pp. 117-119.VC 67.2

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