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Vivere Attraverso La Fede

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    La Sua vita senza colpa, 12 febbraio

    Non parlerò più a lungo con voi, perché viene il principe di questo mondo e non ha nulla in me. Giovanni 14:30VAF 49.1

    Non dovremmo avere alcun dubbio riguardo alla perfetta assenza di peccato della natura umana di Cristo. 5BC 11 VAF 49.2

    Egli è un fratello delle nostre infermità, eppure non partecipò alle nostre passioni. Essendo senza peccato, la Sua natura respinse il male. Sopportò lotte e torture nell’animo in un mondo di peccato. La Sua umanità rese la preghiera, una necessità e un privilegio. 2T 202 VAF 49.3

    Cristo avrebbe potuto peccare, sarebbe potuto cadere, ma neppure per un istante si lascio convincere dal maligno. 5BC 1128 VAF 49.4

    Prendendo su di Sé la natura dell’uomo con la sua condizione decaduta, Cristo non partecipò minimamente al suo peccato. Era soggetto alle stesse infermità e debolezze degli uomini... ogni nostra infermità lo impietosiva. Era tentato su tutti i punti come lo siamo noi, eppure “non ha conosciuto il peccato”. Era l’Agnello “senza difetto e senza macchia”. Satana avrebbe potuto indurlo a peccare, avrebbe potuto ferire il capo del Salvatore, ma così com’era, poteva solo toccare il Suo calcagno. Se Cristo fosse stato toccato, la speranza della razza umana sarebbe perita. L’ira divina si sarebbe abbattuta su Cristo come si imbatté su Adamo. Cristo e la chiesa sarebbero rimasti senza speranza. Ibid. 1131VAF 49.5

    Il nostro Salvatore non ha mai ceduto neppure con un solo pensiero. Satana, invece trova sempre nei nostri cuori qualche punto debole che gli consente di penetrarvi. Un desiderio negativo accarezzato dà potenza alle sue tentazioni. Cristo, parlando di Sé stesso disse: “Viene il principe di questo mondo; ed esso non ha nulla di me”. Giovanni 14:30 7BC927VAF 49.6

    Gesù non ha permesso al nemico di trascinarlo nel fango dell’incredulità, o di fargli entrare nel fango della sconfitta e della disperazione. Ibid. L’umanità di Cristo era unita alla divinità e in questa unità stava la Sua forza che li avrebbe permesso di sopportare tutte le tentazioni di Satana, e tuttavia, mantenne la Sua anima incontaminata dal peccato. Lo stesso potere di vincere Cristo avrebbe dato a ogni figlio e figlia di Adamo che avrebbe accettato per fede i giusti attributi del Suo carattere. Ibid.VAF 49.7

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