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Con Dio Fino All’ultimo Giorno

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    Come Affrontare Il Lutto, 20 ottobre

    È preziosa agli occhi dell’Eterno la morte dei suoi santi. Salmo 116:15DAG 318.1

    Non posso entrare nei dettagli riguardo alla malattia di mio marito. Riceverai i particolari attraverso una lettera. Mi è stato detto che la situazione era seria. Il medico mi disse che sarebbe stato bene che io lo vedessi. Allora mi accompagnarono nella sua stanza, e mentre lo guardavo, dissi: “Mio marito sta morendo”. Sul suo volto vi era il segno inconfondibile della morte. Oh, quanto mi sentivo scossa. Mi inginocchiai al suo capezzale e pregai perché non morisse... Sono stata accanto a lui tutta la notte e verso il mezzogiorno mi accorsi che era freddo e in quel momento sapevo che non c’era più niente da fare. E così fu! Si era addormentato serenamente... Subito dopo ho telegrafato a Willi e Mary chiedendo loro di venire... Dopo una settimana dalla sua morte loro vennero contemporaneamente con John, fratello di James, un ministro metodista... John White mi disse: “Ellen, sono profondamente dispiaciuto di vederti così abbattuta. Domani al suo funerale sarai sottoposta a una grande prova, ma Dio ti aiuterà a sopportarla”. Allora io risposi: “John, tu non mi conosci. Più la situazione è difficile, più sento il coraggio per sostenerla. Io non mi abbatterò davanti a tale prova perché mi aggrapperò ancora più forte a Dio. Egli è il mio Salvatore e solo Lui può venirmi in aiuto. Io sono una cristiana e so in chi ho creduto. Egli si aspetta da me una totale sottomissione. Il dolore eccessivo dispiace a Dio. Devo prendere la mia croce e continuerò a seguire il mio Signore. Non mi lascerò sopraffare dal dolore. Non mi abbandonerò alla morbosa malinconia, non mi lamenterò né mormorerò contro la Provvidenza di Dio. Gesù è il mio Salvatore ed Egli è vivente e non mi lascerà né mi abbandonerà. Il giorno seguente, dopo che l’anziano Uriah Smith pronunciò il discorso funebre, anch’io presi la parola. Dissi solo che in questo triste momento ero sostenuta dalla speranza cristiana... E mentre avevo paura che i miei piedi non avrebbero potuto resistere più a lungo, il dr. Kellog che stava vicino a me era pronto a “sostenermi” semmai fossi caduta, ma con l’aiuto di Dio, riuscii a resistere e potei finire il mio discorso fino alla fine e con chiarezza. Mi sento grata verso Dio perché non sono andata cercare la consolazione in mezzo alle amicizie del mondo. Letter 9, Oct. 20, 1881, to Dear Brother and Sister.” DAG 318.2

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