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Cristo Innalzato Come Figlio Di Dio

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    Siamo benedetti quando istruiamo gli altri, 22 giugno

    La persona generosa si arricchirà e chi annaffia sarà egli pure annaffiato. Proverbi 11:25CIF 183.1

    L’insegnamento di Gesù era l’espressione di una piena convinzione e di un’esperienza di vita, e coloro che imparano da lui diventano maestri come lui. La Parola di Dio, pronunciata da qualcuno che ne è stato santificato, ha la capacità di dare la vita, e diventa convincente per gli uditori. Colui che ha accolto nel suo cuore la verità, lo manifesta con il comportamento e con il tono della voce. Fa conoscere ciò che ha udito, toccato e visto della Parola di vita, affinché altri si uniscano a lui attraverso la conoscenza del Cristo. La sua testimonianza, pronunciata da labbra pure, rappresenta la verità per il cuore ricettivo e opera la santificazione del carattere. Colui che vuole trasmettere ad altri questo messaggio sarà egli stesso benedetto. “L’anima benefica sarà nell’abbondanza, e chi annaffia sarà egli pure annaffiato”. Proverbi 11:25. Dio avrebbe potuto salvare i peccatori senza la nostra partecipazione, ma ci chiama a collaborare con lui, affinché possiamo sviluppare un carattere simile a quello del Cristo. Per poter provare la sua gioia, la gioia di coloro che sono stati salvati dal suo sacrificio, dobbiamo collaborare alla sua opera di redenzione. Natanaele espresse la sua fede con parole così ardenti e sincere che suonarono alle orecchie di Gesù come una dolce musica. “Gesù rispose e gli disse: Perché t’ho detto che t’avevo visto sotto il fico, tu credi? Tu vedrai cose maggiori di queste”. Giovanni 1:50. Il Salvatore considerava con gioia l’opera da compiere: predicare la “Buona novella” ai mansueti, lenire i cuori affranti e proclamare la liberazione ai prigionieri di Satana. Egli aggiunse, pensando alle preziose benedizioni che era venuto a portare agli uomini: “In verità, in verità vi dico che vedrete il cielo aperto e gli angeli di Dio salire e scendere sopra il Figliuol dell’uomo”. Giovanni 1:51. Il Cristo voleva dire: sulle rive del Giordano i cieli si sono aperti, e lo Spirito è disceso su di me in forma di colomba, per attestare che sono il Figlio di Dio. Se lo credete, la vostra fede si ravviverà. Vedrete i cieli aperti; e non saranno mai chiusi. Io li ho aperti per voi. Gli angeli di Dio salgono e innalzano verso il Padre le preghiere dei miseri e degli afflitti, e scendono per portare agli uomini benedizioni, speranza, coraggio, soccorso e vita. Gli angeli di Dio vanno continuamente dalla terra al cielo. I miracoli del Cristo in favore degli afflitti e dei sofferenti furono compiuti dalla potenza di Dio attraverso l’assistenza degli angeli. Grazie a questa, riceviamo in Cristo ogni benedizione da parte di Dio. Diventando uomo, il nostro Salvatore unisce i figli decaduti di Adamo con il trono di Dio. Così, tramite il Cristo, si ristabilisce il legame degli uomini con Dio e quello di Dio con gli uomini... Gli angeli di Dio si spostano continuamente tra cielo e la terra... E Cristo è l’intercessore tra Dio e gli uomini. DA 142, 143CIF 183.2

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