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Cristo Innalzato Come Figlio Di Dio

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    Il Liberatore è un umile Pastore, 3 luglio

    Or l'Eterno vide che egli si era spostato per vedere, e DIO lo chiamò di mezzo al roveto e disse: «Mosè, Mosè!». Egli rispose: «Eccomi». Dio disse: «Non avvicinarti qui; togliti i sandali dai piedi, perché il luogo sul quale stai è suolo santo”. Esodo 3:4,5CIF 194.1

    Il tempo della liberazione d’Israele era giunto: Dio avrebbe realizzato il suo piano schiacciando l’orgoglio degli uomini... Il liberatore sarebbe stato un umile pastore con in mano un semplice bastone, che Dio avrebbe trasformato in un simbolo della sua potenza. Un giorno, mentre Mosè faceva pascolare il suo gregge vicino a Horeb, “la montagna di Dio”, vide un arbusto in fiamme... e una voce che proveniva dalle fiamme lo chiamò per nome. Con voce tremante egli rispose: “Eccomi”. Gli fu detto di non avvicinarsi con un atteggiamento di curiosità profana...Tutti coloro che si presentano davanti a Dio devono avere un atteggiamento umile e rispettoso. Nel nome di Gesù possiamo avvicinarci al Signore con fiducia ma non per questo dobbiamo nutrire sentimenti irriverenti o presuntuosi, come se Egli fosse al nostro stesso livello. Alcuni si rivolgono al Dio grande, onnipotente e santo, che abita in una luce inaccessibile, come se avessero a che fare con un loro simile, o perfino con un essere a loro inferiore... Altri, nel luogo di culto si comportano come certo non si permetterebbero nella sala di udienza di un sovrano terreno. Queste persone dovrebbero ricordare che si trovano alla presenza di Colui che viene adorato dai serafini, davanti al quale gli angeli si velano il volto, in segno di adorazione. A Dio deve essere manifestato profondo rispetto. Tutti coloro che sono realmente coscienti della sua presenza si inchineranno con umiltà davanti a lui... Mosè fu avvertito dei problemi che il faraone avrebbe creato per non concedere agli israeliti di lasciare l’Egitto; tuttavia non si doveva scoraggiare... Mosè, però, vedeva davanti a sé ostacoli insormontabili. Come avrebbe potuto convincere il suo popolo che era stato realmente Dio a mandarlo? “Ma ecco” disse “essi non mi crederanno e non ubbidiranno alla mia voce, perché diranno: l’Eterno non t’è apparso”. Esodo 4:1. Gli fu allora offerta una dimostrazione che faceva appello direttamente ai suoi sensi. Dio gli chiese di gettare il suo bastone a terra e appena Mosè lo fece “...esso diventò un serpente; e Mosè fuggì d’innanzi a quello”. Esodo 4:3. Poi gli ordinò di riprenderlo e tra le sue mani si ritrasformò in un bastone... Il Signore assicurò a Mosè che questi segni avrebbero convinto il popolo d’Israele e il faraone che un Essere più potente del re d’Egitto si stava manifestando in mezzo a loro... Dio lo benedisse per la sua pronta ubbidienza ed egli divenne eloquente, ottimista e sicuro di sé, pronto per la più grande opera mai affidata a un uomo. Il suo esempio indica ciò che Dio fa per rafforzare il carattere di coloro che si affidano completamente a lui e ubbidiscono ai suoi ordini senza riserve. PP 252-255CIF 194.2

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