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Cristo Innalzato Come Figlio Di Dio

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    Vivere un grande giorno di espiazione, 12 novembre

    «Il decimo giorno di questo settimo mese sarà il giorno dell'espiazione. Ci sarà per voi una santa convocazione; umilierete le anime vostre e offrirete all'Eterno un sacrificio fatto col fuoco. Levitico 23:27CIF 326.1

    Viviamo all’epoca del giorno dell’espiazione. Nel servizio cerimoniale terreno, mentre il sommo sacerdote compiva l’opera di espiazione per Israele, tutti erano invitati a pentirsi dei loro peccati e a umiliarsi davanti a Dio per non essere esclusi dal popolo. Allo stesso modo, tutti coloro che desiderano che i loro nomi rimangano scritti nel libro della vita dovrebbero ora, nei pochi giorni che ancora rimangono del tempo di grazia, rendersi conto del proprio stato nei confronti di Dio, provare un sincero dolore per i propri peccati e dimostrare un vero pentimento. È necessario un profondo e scrupoloso esame di coscienza. Molti cristiani dovranno rinunciare alla leggerezza e alla frivolezza. Si profila una lotta accanita per tutti coloro che vogliono vincere quelle tendenze al male che minacciano di avere il sopravvento. L’opera di preparazione è individuale. Noi non siamo salvati in gruppo; la purezza e la devozione dell’uno non possono compensare l’assenza di questi requisiti nell’altro. Sebbene tutte le nazioni debbano comparire in giudizio davanti a Dio, egli esaminerà con la massima cura il caso di ogni singola persona, come se fosse l’unico essere al mondo. Ognuno dovrà essere provato e trovato “senza difetto né macchia” (1 Pietro 1:19) né cosa alcuna simile. Le scene relative all’opera conclusiva dell’espiazione sono particolarmente solenni. Gli interessi implicati sono della massima importanza. Attualmente è in atto il giudizio nel santuario celeste e si tratta di un’opera che ormai si svolge da moltissimi anni. Presto, anche se nessuno sa quando, il giudizio riguarderà i viventi. In presenza di Dio la nostra vita sarà presa in considerazione. Perciò, oggi più che mai, bisogna tener conto dell’invito di Gesù: “...vegliate, poiché non sapete quando sarà quel tempo”. Marco 13:33. “...Se tu non vegli, io verrò come un ladro, e tu non saprai a quale ora verrò su di te”. Apocalisse 3:3. Quando finirà il giudizio investigativo, il destino di tutti sarà deciso per sempre: o per la vita o per la morte. Il tempo di grazia si chiuderà poco prima dell’apparizione del nostro Signore sopra le nuvole del cielo. Alludendo a quel tempo, Gesù dichiara: “Chi è ingiusto sia ingiusto ancora; chi è contaminato si contamini ancora; e chi è giusto pratichi ancora la giustizia e chi è santo si santifichi ancora. Ecco, io vengo tosto, e il mio premio è meco per rendere a ciascuno secondo che sarà l’opera sua”. Apocalisse 22:11, 12. GC 489,491CIF 326.2

    Come nel servizio cerimoniale del santuario terrestre il sommo sacerdote, dopo avere fatto l’espiazione per Israele, usciva dal santuario per benedire il popolo, così il Cristo, alla fine della sua opera di Mediatore, apparirà “senza peccato a quelli che l’aspettano per la loro salvezza”. Ebrei 9:28. GC 485CIF 326.3

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