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Nei Luoghi Celesti

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    La tenera cura del Pastore, 19 gennaio

    Io vi dico che allo stesso modo vi sarà in cielo più gioia per un solo peccatore che si ravvede, che per novantanove giusti che non hanno bisogno di ravvedimento. Luca 15:7LC 25.1

    La parabola dı Cristo che parla dell’unica pecorella smarrita e che ıl pastore lasciò i novantanove per cercare quella che si era perduta, illustra quanta cura si prende il Pastore del suo gregge. Quando il pastore si accorge che una pecora manca, non se ne sta tranquillamente a guardare il gregge che rimane al sicuro, pensando: “Ne ho novantanove e mi costerebbe troppo andarne a cercare una che si è smarrita. Aspetterò che torni indietro, e quando sarà arrivata, le aprirò la porta dell’ovile e la farò entrare, ma non posso seguirla.” Niente affatto. Non appena nota l’assenza, comincia a preoccuparsi e a rattristarsi. Conta e riconta il gregge. E quando è sicuro che manca una pecora, non si metterà certo a dormire. Lascerà le novantanove nell’ovile e andrà in cerca di quella perduta finché non l’avrà trovata.LC 25.2

    È come agirà non appena l’avrà trovata? La chiamerà e l’indurrà a seguirlo? La minaccerà, dimostrerà la sua amarezza per causa sua? No! La metterà dolcemente sulle sue spalle, e la riporterà all’ovile. La sua gratitudine esprimerà canti di lode e gioia, e i cori celesti risponderanno al canto del pastore. “Vi dico che così ci sarà più gioia in cielo per un solo peccatore che si ravvede, che per novantanove giusti che non hanno bisogno di ravvedimento (Luca 15:7). Io sono il buon pastore, e conosco le mie pecore e le mie conoscono me (Giovanni 10:14) .LC 25.3

    Come ogni pastore su questa terra conosce le sue pecore, così il Pastore divino conosce il suo gregge che è sparso in tutto il mondo. L’Eterno dice: «Voi siete le mie pecore, le pecore del mio pascolo; siete uomini e io sono il vostro DIO” (Ezechiele 34:31).LC 25.4

    Per quanto umili ed elevati possiamo essere, sia che siamo nell’ombra delle avversità e in mezzo alle prosperità, noi siamo le Sue pecore, il gregge del Suo pascolo sotto la cura del Grande Pastore. RH Aug. 23’ 1892LC 25.5

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