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Nei Luoghi Celesti

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    ıl piano di Dio per il sostegno della sua opera,23 ottobre

    LA persona generosa si arricchirà e chi annaffia sarà egli pure annaffiato. Proverbi 11:25LC 312.1

    Il Signore ha voluto che la proclamazione del Vangelo dipendesse dal lavoro e dai doni del Suo popolo. Avendo chiamato gli uomini per predicare la Parola, ha dato il privilegio a tutta la chiesa di collaborare con Lui, contribuendo con i propri mezzi nell’opera. Dio invita tutti i Suoi operai, , come Suo rappresentante, a prendersi cura dei poveri. La decima parte di tutte le nostre entrate, che è la proprietà di Dio, deve essere usata esclusivamente per il sostegno di coloro che predicano il Vangelo. Mentre i doni e le offerte sono al mantenimento della Sua casa e al sostegno dei poveri... Il Signore conferisce sempre le Sue benedizioni e le Sue misericordie agli uomini. Se dovesse ritirare questi doni potremmo perire. Il Suo interesse per la famiglia umana continua ininterrottamente. Egli fa sorgere il suo sole sopra i buoni e sopra i malvagi, e fa piovere sopra i giusti e sopra gli ingiusti (Matteo 5:45). Ci regala stagioni fruttifere e riempiendo i nostri cuori di cibo e di gioia (Atti 14:17). È Dio che dà agli uomini il potere di ottenere ricchezza. Egli ci dà le capacità di pianificare ed eseguire i propri compiti. È Lui che ci da la salute, l’opportunità di acquisire mezzi e l’uso diligente dei nostri poteri. È Lui che ci dice: “Una parte del denaro che vi ho promesso di guadagnare è mia. Restituite le decime e le offerte, affinché ci possa essere da mangiare nella mia casa, e per coloro che portano il vangelo al mondo”. Dio avrebbe potuto portare avanti la Sua opera nel mondo e provvedere ai poveri, senza la collaborazione dell’uomo. Invece chiede il nostro aiuto, non solo perché possiamo manifestare il nostro amore per Lui e per i nostri simili, ma perché il servizio e il sacrificio per il bene degli altri rafforzano lo spirito di beneficenza nel cuore del donatore, unendolo ancor di più a Colui che era ricco, ma per il nostro bene è divenuto povero, affinché noi attraverso la Sua povertà possiamo essere ricchi. Ed è solo quando imitiamo l’esempio del Salvatore il nostro carattere diventa simile al Suo. RH May 9, 1893LC 312.2

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