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Come Conoscere Meglio Il Signore

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    Una preparazione costante, 18 dicembre

    Perciò anche voi siate pronti, perché nell’ora che non pensate, il Figlio dell’uomo verrà. Matteo 24:44CMS 368.1

    Siamo incapaci di conoscere futuro, il che spesso provoca inquietudine e infelicità. Tuttavia abbiamo ricevuto una delle più grandi prove dell’amorevole benignità di Dio attraverso l’occultamento degli eventi futuri. La nostra ignoranza riguardo il domani ci rende oggi più vigili e più seri. I nostri migliori piani a volte sembrano essere imprudenti e imperfetti. Allora pensiamo: Oh! Se solo potessimo conoscere il futuro! Ma Dio vorrebbe che i Suoi figli si fidassero di Lui e fossero pronti a seguire le Sue vie. Non conosciamo il momento preciso in cui il nostro Signore si rivelerà tra le nuvole del cielo, ma ci ha detto che la nostra unica sicurezza è in una costante preparazione e prontezza — una posizione di vigilanza e attesa. Se abbiamo un anno, cinque o dieci davanti a noi, dobbiamo avere fede oggi. Dobbiamo continuare a svolgere fedelmente i doveri di ogni giorno come se quel giorno dovesse essere l’ultimo. Se la nostra attesa trascorre in ozio, allora non stiamo facendo la volontà di Dio. Ad ogni uomo è stato dato un compito ed Egli si aspetta che ciascuno faccia fedelmente la sua parte... Dobbiamo resistere contro il peccato e contro i poteri delle tenebre come non abbiamo mai fatto prima. Il tempo richiede che il lavoro di coloro che credono nella verità presente, sia compiuto con determinazione ed energia necessarie. Il nostro compito è insegnare la Verità sia come precetto divino sia come esempio. Se il tempo ci sembra troppo lungo finché arrivi il nostro Liberatore, se la nostra sofferenza e fatica ci pesano tanto, ci sentiamo impazienti di vedere la fine e di essere finalmente liberati da tutto. Dio ci lascia sulla terra per affrontare le prove e i conflitti, per perfezionare il nostro carattere cristiano, per conoscere meglio Lui e Gesù Cristo nostro fratello maggiore e nostro Maestro. Di conseguenza non dobbiamo né mormorare né lamentarci. Dobbiamo lavorare per vincere molte anime a Cristo con un cuore felice... e allora Egli ci dirà: “Bene, buono e fedele servo; tu sei stato fedele in poca cosa; io ti costituirò sopra molte cose; entra nella gioia del tuo signore. RH, Oct. 25, 1881 CMS 368.2

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