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Ricevere La Potenza Di Dio

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    Settembre— Incoraggiati Dallo Spirito

    Enoc, 1 settembre

    Per fede Enoc fu trasferito in cielo perché non vedesse la morte, e non fu più trovato perché Dio lo aveva trasferito; prima infatti di essere portato via, egli ricevette la testimonianza che era piaciuto a Dio. Ebrei 11:5RPD 258.1

    Enoc fu un insegnante pubblico della verità nell’epoca in cui visse. Insegnò la verità, visse la verità, e il carattere dell’istruttore che camminò con Dio era in ogni senso in armonia con la grandezza e la santità della sua missione. Enoc fu un profeta che parlò spinto dallo Spirito Santo. Fu una luce in mezzo alle tenebre morali, un uomo esemplare, un essere umano che camminò con Dio, che fu obbediente alla sua legge, quella legge che Satana rifiutò d’obbedire, che Adamo trasgredì, che Abele obbedì e a causa della sua obbedienza fu assassinato. E Dio dimostrò all’universo la falsità delle accuse del nemico, cioè che l’uomo non poteva osservare la legge divina. Benché l’uomo avesse peccato, avrebbe potuto dimostrare che poteva relazionarsi con Dio, in modo da possedere la mente e lo Spirito del Signore, e sarebbe stato un simbolo rappresentativo di Cristo. Quest’uomo santo fu l’eletto di Dio per denunciare l’iniquità del mondo e per dare la testimonianza che per l’uomo è possibile osservare tutta la legge di Dio. Dovunque c’è un’autentica pietà, la moralità è pura. Si dice così poco di Enoc, l’uomo che camminò con Dio, un essere al quale il Signore non permise che cadesse sotto il potere della morte! Quanto è breve la sua biografia… “Enoc camminò con Dio, scomparve, perché Dio lo prese con sé”. Quante cose esprimono queste poche parole…. Enoc, non solo ha meditato, pregato e si è messo l’armatura della vigilanza ma si mise a implorare e supplicare Dio per i suoi simili. Non mascherò la verità per guadagnare la stima degli increduli, trascurando così le loro anime. Questa stretta relazione con Dio gli diede il coraggio di realizzare le opere del Signore. Camminò con Lui, e “ebbe la certezza d’essere gradito a Dio”. Questo è il privilegio di ogni credente oggi. L’uomo vive con Dio, e Dio stabilisce la sua dimora con l’uomo. “Io in loro, e tu in me”, disse Gesù. Camminare con Dio e avere le prove che le nostre vite sono gradite al Signore non è un’esperienza limitata a Enoc, Elia, i patriarchi, i profeti, gli apostoli e i martiri. Non è solo un privilegio ma anche il dovere di ogni seguace di Cristo, guardare a Lui, portarlo nel cuore e nella sua vita. E certamente essi saranno alberi che daranno abbondanti frutti. The Upward Look, p. 228RPD 258.2

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