L’elmo della salvezza, 6 novembre

...si è rivestito di giustizia come di una corazza e si è posto in capo l’elmo della salvezza, ha indossato gli abiti della vendetta e si è ricoperto di gelosia come di un manto. Isaia 59:17MVO 326.1

Molti hanno idee confuse riguardo la conversione. Spesso hanno sentito parole dal pulpito, come: “Devi rinascere”. “Devi avere un cuore nuovo.” Queste espressioni li hanno confusi. Non sono riusciti a comprendere il piano di salvezza. Molti sono inciampati e si sono perduti a causa delle dottrine erronee insegnate da alcuni ministri riguardo al cambiamento che avviene alla conversione. Alcuni hanno vissuto nella tristezza per anni, aspettando evidenti prove del fatto che sono stati accettati da Dio. Si sono separati dal mondo per unirsi al popolo di Dio, eppure non osano professare Cristo, perché temono che sarebbe presunzione dire di essere figli di Dio. Continuano ad aspettare quel particolare cambiamento che, come è stato loro insegnato, avviene quando ci si converte. Dopo un certo tempo alcuni di loro ricevono la prova di essere stati accettati da Dio, e quindi si sentono indotti a identificarsi col Suo popolo, e da quel momento datano la loro conversione. Eppure... erano stati adottati nella famiglia di Dio prima di quel momento. Dio li aveva accettati non appena avevano capito che dovevano abbandonare il peccato, avendo perso il desiderio per i piaceri mondani, e perché avevano deciso di cercare Dio ardentemente. Ma non avendo compreso il piano della salvezza, persero molti privilegi e benedizioni che avrebbero potuto sostenerli se solo avessero creduto quando si sono avvicinati al Signore la prima volta. Altri invece, sono caduti in un errore più pericoloso, perché si sono lasciati guidare dall’impulso. I loro sentimenti sono turbati, e considerano questo sentimento come una prova che Dio li ha accettati e che si sono convertiti. Ma non hanno cambiato i princìpi che governano la loro vita. La prova dell’autentica opera della grazia nel cuore non si troverà nei sentimenti, ma nella vita. Ev. 286, 287MVO 326.2