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La mia vita oggi

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    Con liberalità, 25 novembre

    C’è chi spande generosamente e diventa più ricco, e c’è chi risparmia più del necessario e diventa sempre più povero. La persona generosa si arricchirà e chi annaffia sarà egli pure annaffiato. Proverbi 11:24,25MVO 345.1

    È Dio che benedice gli uomini dando loro la possibilità di accumulare delle ricchezze. Egli si comporta in questo modo perché vuole che essi contribuiscano alla crescita della chiesa. Egli manda il sole e la pioggia e fa crescere la vegetazione. Egli dà la salute e l’abilità che serve per acquistare dei mezzi. Tutti i nostri beni provengono dalle sue generose mani. In risposta, Egli vuole che uomini e donne mostrino la loro gratitudine restituendogli una porzione in decime ed offerte, in offerte di ringraziamento, in offerte volontarie, in offerte riparatrici. Se si agisse in accordo con questo piano divino dando la decima di tutte le entrate e provvedendo alle offerte volontarie, ci sarebbe una maggiore quantità di denaro utile all’avanzamento dell’opera del Signore. MVO 345.2

    I cuori degli uomini purtroppo sono induriti dall’egoismo, e come Anania e Saffira, sono tentati di trattenere parte della somma, mentre pretendono di adempiere le richieste divine. Molti spendono denaro a profusione per la propria gratificazione. Uomini e donne spendono per il proprio piacere e per soddisfare i propri gusti, mentre portano a Dio, quasi mal volentieri, una misera offerta. Queste persone dimenticano che Dio, un giorno, chiederà di rendergli conto dell’uso che hanno fatto dei suoi beni. AA, 75MVO 345.3

    La generosità costante e abnegata è il rimedio di Dio per i peccati come l’egoismo e la cupidigia. Dio ha disposto che la generosità sistematica sostenga la sua causa e attenui le necessità e la sofferenza dei bisognosi. Egli ha ordinato che l’atto di “dare” diventi un’abitudine per arrestare il pericoloso ed ingannevole peccato dell’avarizia e della cupidigia... Dio esige che si eserciti costantemente l’abitudine della generosità, con il proposito che l’abitudine di fare buone opere sminuisce la forza dell’abitudine opposta. 3T, 548MVO 345.4

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