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La mia vita oggi

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    Come acquisire conoscenza, 14 aprile

    Se chiedi con forza il discernimento e alzi la tua voce per ottenere intendimento, se lo cerchi come l’argento e ti dai a scavarlo come un tesoro nascosto, allora intenderai il timore dell’Eterno, e troverai la conoscenza di DIO. Proverbi 2:3-5MVO 113.1

    Nessuno pensi di non aver più niente da imparare. La profondità della mente umana può essere misurata; le opere degli autori umani possono essere conosciute profondamente, ma il più ampio, il più alto e profondo volo dell’immaginazione non può scoprire Dio. Al di là di tutto ciò che possiamo comprendere si trova l’infinito. Ciò che ci è dato vedere rappresenta solo un barlume della gloria divina e dell’immensità della conoscenza e della saggezza. Potremmo dire di aver scavato sulla superficie della miniera, che nasconde un ricchissimo minerale aurifero, premio glorioso del ricercatore zelante che con fatica lo porterà alla luce. Se si vuole ottenere il prezioso tesoro, vi è una sola strada; non scoraggiarsi e continuare a scavare sempre in profondità. Grazie alla fede sincera, la conoscenza divina si trasformerà in conoscenza umana. Nessuno può studiare le Scritture nello Spirito di Cristo, senza ricevere ricompensa. Quando una persona è disposta ad imparare con la semplicità di un bambino, sottomettendosi completamente a Dio, scoprirà la verità nella sua Parola. Se gli uomini ubbidissero, comprenderebbero il piano del governo di Dio. Il mondo celeste aprirebbe i suoi tesori di grazia e gloria affinché siano esplorati. Gli esseri umani sarebbero ben diversi da come sono ora perché sarebbero grandemente nobilitati dall’esplorazione delle miniere di verità. Il mistero della redenzione, l’incarnazione di Cristo ed il suo sacrificio espiatorio non rimarrebbero concetti astratti della mente, ma verrebbero compresi e diverrebbero fonte di autentico beneficio. L’esperienza della relazione con Dio e con Gesù Cristo trasforma l’uomo a immagine divina. Conferisce all’uomo l’autocontrollo, sottomettendo ogni impulso e passione al controllo delle facoltà superiori della mente. Essa rende chi la esercita un vero figlio di Dio ed erede del cielo. La stretta comunione della sua mente con l’Infinito dischiuderà davanti ai suoi occhi i ricchi tesori dell’universo. Signs, Sept. 12, 1906 MVO 113.2

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