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Supplemento Al Commentario Biblico Di (Ellen G. White) Volumi Da 1a7 (Vecchio Testamento)

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    Capitolo 8

    1-3 - I figli di Samuele amavano la ricompensa CBVT7A 164.5

    Quando Samuele diventò vecchio costituì giudici d'Israele i suoi figli. Il primogenito si chiamava Joel e il secondo Abiah; essi facevano i giudici a Beer- Sceba. I suoi figli però non seguivano le sue orme, ma si lasciavano sviare da guadagni illeciti, accettavano regali e pervertivano la giustizia. CBVT7A 164.6

    Samuele già nella sua giovinezza divenne giudice d’Israele. Era stato un giudice giusto e imparziale, fedele in ogni sua opera. Ora stava diventando vecchio e il popolo vide che i suoi figli non seguivano le sue orme. Anche se non erano vili come i figli di Eli, erano disonesti e ingannatori. Mentre essi aiutavano il padre nella sua opera laboriosa, il loro desiderio di ricompensa li portò a favorire la causa dell’ingiustizia. (ISP 353)CBVT7A 165.1

    1 — 5 - Samuele fu ingannato dai suoi figli CBVT7A 165.2

    Quando Samuele diventò vecchio costituì giudici d'Israele i suoi figli. Il primogenito si chiamava Joel e il secondo Abiah; essi facevano i giudici a Beer-Sceba. I suoi figli però non seguivano le sue orme, ma si lasciavano sviare da guadagni illeciti, accettavano regali e pervertivano la giustizia. Allora tutti gli anziani d'Israele si radunarono, vennero da Samuele a Ramah, e gli dissero: «Ecco, tu ormai sei vecchio e i tuoi figli non seguono le tue orme; or dunque stabilisci su di noi un re che ci governi come avviene per tutte le nazioni”. CBVT7A 165.3

    Questi giovani, sia per precetto che con l’esempio, avevano ricevuto una fedele istruzione dal loro padre. Non ignoravano gli avvertimenti dati a Eli e i castighi divini che caddero su di lui e sulla sua casa. Apparentemente, erano uomini virtuosi e integri, e promettenti intellettualmente. Samuele, condivise coi suoi figli le responsabilità del suo incarico col pieno consenso del popolo, ma il carattere di questi giovani doveva essere ancora messo alla prova. Una volta separati dall’influenza del loro padre si sarebbe visto se erano leali ai princìpi che lui gli aveva insegnato. Il risultato dimostrò che Samuele era stato dolorosamente ingannato dai suoi figli. Come molti giovani di oggi, che godono delle benedizioni di essere ben qualificati, essi pervertirono le facoltà ricevute dal Signore. L’onore che gli era stato conferito, li rese orgogliosi e autosufficienti. Essi non cercarono ferventemente e con sincerità la forza e la saggezza del Signore. Arrendendosi al potere della tentazione, diventarono avidi, egoisti e ingiusti. La Parola di Dio dichiara: ‘I suoi figli però non seguivano le sue orme, ma si lasciavano sviare da guadagni illeciti, accettavano regali e pervertivano la giustizia. ‘. (1 Samuele 8: 3) (ST Feb. 2, 1882)CBVT7A 165.4

    5 - Come tutte le nazioni CBVT7A 166.1

    E gli dissero: «Ecco, tu ormai sei vecchio e i tuoi figli non seguono le tue orme; or dunque stabilisci su di noi un re che ci governi come avviene per tutte le nazioni”. CBVT7A 166.2

    Il desiderio insoddisfatto di potere e ostentazione mondana è così difficile da curare ora come lo fu ai giorni di Samuele. I cristiani cercano di seguire le tendenze mondane nel vestirsi, imitando i costumi e le pratiche di coloro che adorano il dio di questo mondo. Le istruzioni della Parola di Dio, i consigli e i rimproveri dei Suoi servi, e gli ammonimenti inviati direttamente dal Suo trono, sembrano impotenti a soggiogare questa ambizione indegna. Quando il cuore è separato da Dio, qualsiasi pretesto è sufficiente a giustificare la violazione della Sua autorità. Le insinuazioni dell’orgoglio e dell’amor proprio sono gratificati a qualunque prezzo a spese della causa di Dio. (ST, July 13, 1882)CBVT7A 166.3

    6 - La fedeltà provoca la critica CBVT7A 166.4

    Ma la cosa dispiacque a Samuele perché avevano detto: «Dacci un re che ci governi». Perciò Samuele pregò l'Eterno. CBVT7A 166.5

    Le persone non consacrate e che amano il mondo sono sempre pronte a censurare e condannare coloro che si sono mantenuti coraggiosamente dalla parte di Dio e della Sua giustizia. Se si vede qualche difetto in colui a cui il Signore ha affidato grandi responsabilità, allora si dimentica tutta la sua consacrazione precedente e si fa uno sforzo per far tacere la sua voce e distruggere la sua influenza. Ma questi che si sono arrogati il diritto di costituirsi giudici non dimentichino che il Signore legge nei cuori. Non possono nascondere i propri segreti davanti al Suo sguardo indagatore. Dio dichiara che Egli porterà in giudizio ogni opera dell’uomo e ogni azione segreta. (ST, July 13, 1882)CBVT7A 166.6

    6, 7 — Gli uomini validi sono raramente apprezzati CBVT7A 167.1

    Ma la cosa dispiacque a Samuele perché avevano detto: «Dacci un re che ci governi». Perciò Samuele pregò l'Eterno. E l'Eterno disse a Samuele: «Ascolta la voce del popolo in tutto ciò che ti dice, poiché essi non hanno rigettato te, ma hanno rigettato me, perché io non regni su di loro. CBVT7A 167.2

    Rare volte gli uomini di grande valore sono apprezzati. Coloro che hanno lavorato attivamente e disinteressatamente in favore del prossimo, e che sono stati strumenti per raggiungere i migliori risultati, spesso sono ripagati con ingratitudine e disattenzione. Quando questi uomini sono messi da parte, i loro consigli vengono disprezzati, essi pensano di soffrire una grande ingiustizia. CBVT7A 167.3

    Tuttavia che imparino dall’esempio di Samuele a non giustificarsi né a vendicarsi, a meno che lo Spirito di Dio non li spinga in modo inconfondibile a farlo. Coloro che respingono e disprezzano il fedele servo di Dio, non solo dimostrano disprezzo per l’uomo ma per il loro Signore che li ha inviati. Quello che si disprezza sono i messaggi di Dio, i suoi rimproveri e consigli; quello che si rifiuta è la sua autorità divina. (ST, July 13, 1882)CBVT7A 167.4

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