Queste parole non significano che la persona di Cristo fosse repulsiva. Agli occhi degli Ebrei, Cristo non aveva alcun pregio da farlo desiderare. Stavano cercando un Messia che sarebbe venuto pieno di ostentazione e gloria terrena, che avrebbe fatto grandi cose per la nazione ebraica, esaltandola sopra ogni altra nazione sulla terra. Invece Cristo venne sulla terra con la sua divinità nascosta, rivestito di umanità, modesto, umile e povero. Paragonarono quell’uomo con la loro vanitosa ostentazione, e non videro in Lui nessuna bellezza. Non seppero discernere in Lui la santità e la purezza del Suo carattere. La Sua grazia e le virtù rivelate nella sua vita non ebbero nessuna attrattiva per loro. (MS 33, 1911).CBVT7A 376.3

2-3 Un’immagine che soggiogherà e umilierà CBVT7A 376.4

La profezia predisse che Cristo sarebbe apparso come una radice che sale dalla terra arrida senza forma né bellezza da attirare i nostri sguardi, né apparenza, da farcelo desiderare. Disprezzato e abbandonato dagli uomini, uomo di dolore, familiare col patire, pari a colui dinanzi al quale ciascuno si nasconde la faccia, era disprezzato, e no non ne facemmo stima alcuna. CBVT7A 376.5

Questo capitolo dovrebbe essere studiato con molta attenzione. Presenta Cristo come l’Agnello di Dio. Coloro che sono pieni di orgoglio e di vanità, dovrebbero contemplare l’immagine del loro Redentore, e umiliarsi profondamente. L’intero capitolo dovrebbe essere imparato a memoria. Il suo influsso soggiogherà e umilierà l’anima contaminata dal peccato e inorgoglita dalla propria esaltazione. Riflettete sull’umiliazione di Cristo. Egli prese su di sé la natura caduta e sofferente dell’uomo, degradata e contaminata dal peccato. Prese i nostri dolori e portò i nostri pesi e la nostra vergogna. Sopportò tutte le tentazioni dalle quali l’uomo è assediato. La Sua umanità era unita alla divinità: uno spirito divino dimorava in un tempio di carne. Unì sé stesso al Tempio. La Parola è stata fatta carne, ed ha abitato in mezzo a noi …, perché così facendo poté unirsi ai peccatori e ai sofferenti figli e figlie di Adamo. (Giovanni 1:14) (YI Dec. 20, 1900) CBVT7A 376.6

5 - Cristo può riscattare ogni anima CBVT7A 377.1

Non fu solo con la sua morte sulla croce che Cristo realizzò la sua opera di salvezza degli uomini. L’ignominia, la sofferenza e l’umiliazione furono una parte della sua missione. Egli è stato trafitto a motivo delle nostre trasgressioni, fiaccato a motivo delle nostre iniquità; il castigo, per cui abbiamo pace, è stato su Lui, e per le sue lividure noi abbiamo avuto guarigione. Cristo portò questo castigo per i peccati dei trasgressori. Prese su di sé la condanna di ogni uomo ed è per questo che può salvare ogni anima, non importa quanto sia caduta nella sua condizione, deve solo accettare la legge di Dio come sua norma di giustizia (MS 77, 1899).CBVT7A 377.2

7, 9 — Cristo attaccato da Satana non provocò ritorsioni CBVT7A 377.3

Satana attaccò Cristo in ogni punto, ma Lui non peccò né in pensieri, né con parole e nemmeno con le azioni. Non ha fatto alcuna violenza, né v’era stata frode nella Sua bocca. Mentre camminava in mezzo al peccato, era santo, innocente, e immacolato. Fu accusato ingiustamente, ma non aprì la bocca per giustificarsi. Quanti di quelli che sono accusati senza essere colpevoli, pensano che la pazienza smetta di essere una virtù, e, perdendo l'autocontrollo, pronunciano parole che addolorano lo Spirito Santo? (MS 42, 1901)CBVT7A 377.4

11- Vedi commento di EGW nel capitolo di Zaccaria 9:16 CBVT7A 378.1

Capitolo 50

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