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Supplemento Al Commentario Biblico Di (Ellen G. White) Volumi Da 1a7 (Vecchio Testamento)

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    Daniele

    Capitolo 1: 1

    Il libro di Daniele è estremamente importante per gli ultimi giorni CBVT7A 422.1

    Leggete il libro di Daniele, perché esso richiama punto per punto alla storia dei regni. Qui possiamo conoscere gli uomini di stato, i concili, gli eserciti potenti, e innanzitutto vediamo come Iddio ha operato per umiliare gli uomini orgogliosi e annienta la gloria umana nella polvere. L’unico Dio è rappresentato come Grande, Potente. Attraverso visione del profeta possiamo constatare come Egli abbassa i potenti e innalza al loro posto gli altri più umili. Egli si rivela come il Monarca dell’universo per stabilire il Suo Regno eterno nei giorni antichi, come il Dio vivente, sorgente di tutta la saggezza, come il Sovrano del presente, il rivelatore del futuro. Cercate di leggere per capire quanto fragile, quanto è breve la vita, quanto errante e colpevole è l’uomo che innalza la sua anima alla vanità.CBVT7A 422.2

    La luce che Daniele ha ricevuto direttamente da Dio è stata data in particolare per questi ultimi giorni. Le visioni che ha ricevuto sulle sponde dei grandi fiumi del Sennar, Ulai e Hiddekel, si stanno realizzando proprio in questi tempi, e tutti gli eventi predetti già prima si sono avverati. (Letter 57, 1896)CBVT7A 422.3

    8 — Per ora nessun piano diverso CBVT7A 422.4

    Mentre Daniele era a Babilonia, ha incontrato molte tentazioni, di cui non abbiamo la minima idea, ma egli si rese conto che doveva resistergli. Nel suo cuore, egli si promise di non bere il vino del re né mangiare le sue prelibatezze. Daniele per uscire da vincitore, doveva avere la mente lucida per poter discernere tra giusto e sbagliato. E mentre egli eseguiva il suo compito, nello stesso tempo agiva anche il Signore dandoli la conoscenza, intelligenza e sapienza: e così Daniele ha potuto comprendere tutte le visioni e sogni da rivelare al re. Era questo il modo in cui Dio ha agito nei confronti di Daniele, ed Egli (Dio) non propone di fare in modo diverso anche oggi. L’uomo deve cooperare con Dio nella realizzazione del piano di salvezza. (UR, April 2, 1889)CBVT7A 422.5

    Una decisione intelligenteCBVT7A 423.1

    Quando Daniele e i suoi compagni sono stati messi alla prova, non si lasciarono intimorire, anzi si misero dalla parte di giustizia e della verità con intelligenza. Essi hanno deciso che nella loro dieta non ci sarebbe stata carne né vino, perché questi alimenti sono stati vietati a tutti quelli chi si impegna nell’opera di Dio, e loro vollero rispettare la volontà del Signore. Ai quattro giovani è stato presentato il destino dei figli di Aronne, e quindi loro sapevano che l’uso del vino annebbia i sensi, che la loro indulgenza di appetiti avrebbe potuto confondere il potere di discernimento. Tutti questi particolari sono stati insegnati ai figli d’Israele e ai tutti i giovani come un avvertimento, al fine di evitare le consuetudini, le pratiche e le indulgenze che avrebbero disonorato Dio. Daniele e i suoi compagni non sapevano quale sarebbe stato il risultato della loro decisione: sapevano però che la rinuncia non li avrebbe costato la vita, ma avrebbe determinato di mantenersi sulla retta via e nella temperanza, nonostante che si trovavano in presenza dei licenziosi giudici di Babilonia. (YI Aug. 18, 1898)CBVT7A 423.2

    9 — Il buon comportamento è ricompensato con i favori CBVT7A 423.3

    Il capo degli eunuchi si accorse del buon carattere di Daniele, della sua gentilezza e disponibilità, delle parole rispettose e cortese, della modestia e umiltà. I quattro giovani, grazie al loro corretto comportamento trovarono il favore e l’amore presso il principe. (YI Nov.12,1907).CBVT7A 423.4

    15 — Daniele subisce le tentazioni CBVT7A 424.1

    In questo caso, Daniele non ha agito per imprudenza. Egli era stato convocato davanti al re, davanti al quale dovrebbe dovuto spiegare i principi della loro alimentazione. Allora Daniele disse a Melzar, il maggiordomo che si prese cura di quattro amici: Ti prego, fa con i tuoi servì una prova di dieci giorni, e ci siano dati dei legumi per mangiare e l’acqua per bere. Daniele 1:12 Daniele sapeva che dieci giorni sarebbero stati sufficienti per dimostrare il beneficio che avrebbero ottenuto sulla loro salute. Dopo aver fatto questo, Daniele e i suoi compagni hanno fatto ancora un’altra cosa. Non hanno scelto come compagni tra coloro che erano agenti del principe delle tenebre, e non partecipavano alle loro azioni malvagie. Hanno considerato Melzar, il maggiordomo, loro amico. Si consigliavano presso di lui e allo stesso tempo testimoniavano la loro saggezza e il loro portamento. (YI, Sept. 6, 1900)CBVT7A 424.2

    17 — Le benedizioni di Dio non possono sostituire gli sforzi CBVT7A 424.3

    Dopo che i quattro giovani hanno ricevuto l’istruzione presso la corte babilonese, sapevano che le benedizioni del Signore non possono sminuire i loro sforzi per lo studio, perché la loro conoscenza era sostenuta dalla grazia di Dio, perché il loro destino dipendeva dalla loro volontà di agire. Essi usavano tutta la loro abilità nel lavoro; coglievano occasione per sfruttare al meglio le opportunità per lo studio. E mentre questi giovani stavano lavorando per la loro propria salvezza, Dio ha operato in loro la volontà di agire secondo il Suo beneplacito. Qui sono state svelate le condizioni di un totale successo. Per ricevere la grazia di Dio, dobbiamo fare la nostra parte. Il Signore non si propone di effettuare la nostra parte. La Sua grazia deve suscitare in noi la volontà di agire, ma non come un sostituto dei nostri sforzi. Le nostre anime devono essere disposte alla collaborazione con il Signore. CBVT7A 424.4

    Lo Spirito Santo opera in noi affinché noi possiamo lavorare per la nostra salvezza. Questa è una lezione pratica che lo Spirito Santo cerca di insegnarci. (YI, Ag. 20,1903)CBVT7A 425.1

    17, 20 — Onore senza esaltazione CBVT7A 425.2

    Daniele e i suoi tre compagni avevano un speciale lavoro da fare. Anche se questo lavoro era un compito onorato, essi non si montavano la testa. Oltre lo studio della religione, studiavano pure le scienze. Il loro studio era guidato dallo Spirito di Dio. Attraverso questi studi, i quattro giovani hanno dato a Dio tutta la gloria a Lui dovuta. La loro formazione non era casuale, perché Dio ha dato loro abilità, la comprensione e poteri necessari perché fossero usati con fedeltà. CBVT7A 425.3

    La vera scienza e la religione biblica sono in perfetta armonia. Lasciate che gli studenti delle nostre scuole imparino il più possibile. Fatte attenzione nel dare giusti consigli riguardo alla frequentazione di altri istituti, dove si insegnano le materie nel modo errato. Ma in linea di principio fatte in modo che i giovani possano frequentare gli istituti avventisti. Non date ai giovani impressione che frequentando le scuole miste, ossia dove si trovano gli allievi che non vogliono imparare la sapienza di Dio, che in queste scuole vi siano maggiori vantaggi. I grandi uomini di Babilonia erano disposti di beneficiare dalle istruzioni che Dio ha dato per mezzo di Daniele, al fine di aiutare il re che aveva difficoltà di interpretare i suoi sogni. Purtroppo i babilonesi erano ansiosi di mischiare la loro religione pagana con quella degli Ebrei. Se Daniele e i suoi compagni avessero consentito a un tale compromesso, agli occhi dei babilonesi sarebbero diventati come statisti, idonei a cui affidare gli affari del regno. Ma i quattro giovani non sognavano nemmeno a stipulare un tale accordo, perché volevano rimanere fedeli a Dio, e Dio li avrebbe accolti e onorati. La lezione di questo capitolo ci insegna: Cercate prima il regno di Dio e la Sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno sopraggiunte. (Matteo 6:33) (Letter 57,1896)CBVT7A 425.4

    20 - Spiritualità e intelletto vanno a pari passo CBVT7A 426.1

    Come nel caso di Daniele, in proporzione allo sviluppo del carattere spirituale, aumentano pure le capacità intellettuali. (RH, March 22 1898)CBVT7A 426.2

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