Mentre coloro che sono rimasti fedeli a Dio in mezzo a Babilonia, mentre stavano cercando il Signore attraverso lo studio delle profezie che preannunciavano la loro liberazione, Dio preparava i cuori dei re per mostrare il favore dimostrato nei confronti del popolo penitente. (RH, March 21, 1907)CBVT7A 436.2

3 - 19 Profezia e preghiera CBVT7A 436.3

L’esempio delle preghiere di Daniele, la sua confessione, sono per noi una lezione d’incoraggiamento. Per quasi settant’anni, Israele ha vissuto in cattività. La terra che il Signore ha scelto per loro, è stata data nelle meni dei pagani. L’amata città, destinata di ricevere la luce del cielo, una volta la gioia di tutta la terra, era ormai disprezzata e degradata. Il tempio che conteneva l’arca del patto di Dio con Cherubini della gloria, era in rovina. Il posto dove il tempio aveva luogo, era calpestato dai profani. Gli uomini fedeli che conoscevano la sua gloria di un tempo, erano pieni di angoscia riguardo alla desolazione di questo Santo edificio, che una volta aveva distinto Israele come popolo eletto di Dio. Questi uomini sono stati testimoni dell’ira di Dio a causa del peccato del Suo popolo. Erano stati testimoni della realizzazione della Sua Parola e delle Sue promesse qualora Israele ritornasse a Dio e camminasse umilmente davanti a Lui. I pellegrini ormai invecchiati, con capelli grigi, si recavano a Gerusalemme per pregare tra le sue rovine. Essi baciavano e bagnavano con le lacrime le sue pietre invocando pietà e giustizia del Signore. Daniele sapeva che il termine della prigionia d’Israele stava per scadere, ma ne lui ne gli altri potevano agire in alcun modo; dovevano solo aspettare esaudimento della promessa del Signore. Con il digiuno e con il pentimento, il popolo attendeva il perdono dei peccati. (RH, Feb. 9, 1897)CBVT7A 436.4

24 - Giustizia eterna garantita CBVT7A 437.1

Il Signore scelse i suoi agenti per far conoscere i Suoi piani, perché la grande opera della redenzione possa andare avanti. Questi uomini devono imparare la riconciliazione, la giustizia eterna, la quale Gesù ha dimostrato attraverso il Suo Sacrificio. La croce del Calvario è il punto culminante. Questa verità dimostra che il sacrificio di Cristo era efficace. Tutto questo Gabriele ha rivelato a Daniele in risposta alle sue ferventi preghiere. Della stessa cosa, sia Mosè ed Elia parlarono con Cristo alla Sua trasfigurazione. Attraverso l’umiliazione della croce fu portata la liberazione eterna a tutti quelli che camminano con Lui, dando così la prova che si sono separati dal mondo. (Letter 201, 1899)CBVT7A 437.2

Capitolo 7:2-7

Capitolo 10: 3