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Supplemento Al Commentario Biblico Di (Ellen G. White) Volumi Da 1a7 (Vecchio Testamento)

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    Capitolo 20:1-17

    Il Padre al fianco del Figlio promulga la leggeCBVT7A 66.3

    Quando la legge fu pronunciata, il Signore, il Creatore del cielo e della terra, era presente accanto a Suo Figlio, circondato dal fuoco e dal fumo del monte. Non fu lì che la legge fu data la prima volta, ma di nuovo fu proclamata ai figli d’Israele, perché le loro idee erano diventate confuse nella loro relazione con gli egiziani idolatri, poterono ricordare il suo scopo e capire ciò che costituisce il vero culto a Jehovah. (ST Oct. 15, 1896)CBVT7A 66.4

    Adamo ed Eva conoscevano la LeggeCBVT7A 66.5

    Alla loro creazione, Adamo ed Eva conoscevano la legge di Dio, era impressa nei loro cuori, e loro capivano ciò che il Signore esigeva da loro. (MS 99, 1902)CBVT7A 66.6

    La legge del Signore esisteva prima che l’uomo fosse creato. Essa era adattata alla condizione degli esseri santi, e anche gli angeli erano governati da essa. Dopo la caduta, i princìpi di giustizia restarono immutati. La legge è rimasta invariata. Nulla fu tolto alla legge, e nessuno dei suoi santi precetti poteva essere cambiato. E così come è esistita dal principio, continuerà ad esistere attraverso i secoli incessanti dell’eternità. La legge dell’Eterno è perfetta, dice il Salmista, essa ristora l’anima; la testimonianza dell’Eterno è verace, rende savio il semplice. (Salmo 19: 7) (ST April 15, 1886).CBVT7A 67.1

    La legge adeguata per una categoria santa di esseriCBVT7A 67.2

    Il Sabato del quarto comandamento fu istituito in Eden. Dopo che Dio creò il mondo e l’uomo sulla terra, Egli creò il Sabato per l’uomo. Dopo il peccato e la caduta di Adamo, nulla è stato cambiato nella legge di Dio. I princìpi dei dieci comandamenti esistevano già prima della sua caduta, ed erano stati adattati per una condizione di una categoria santa di esseri. Dopo la caduta dell’uomo, i princìpi di questi precetti non furono cambiati, ma furono dati altri precetti supplementari adeguati all’uomo nel suo stato caduto. (3SG 295).CBVT7A 67.3

    Redatti per adeguarsi alla condizione di intelligenze caduteCBVT7A 67.4

    La legge di Jehovah risale alla creazione. Essa è racchiusa in due grandi principi: Ama il Signore Iddio tuo con tutto il tuo cuore e con tutta l’anima tua e con tutta la mente tua. Questo è il grande e il primo comandamento. Il secondo, simile ad esso è: Ama il tuo prossimo come te stesso. Da questi due comandamenti dipendono tutta la legge e i profeti. (Matteo 22:37-40)CBVT7A 67.5

    Questi due grandi princìpi abbracciano i primi quattro comandamenti e mostrano il dovere dell’uomo verso Dio, e gli ultimi sei, mostrano il dovere dell’uomo verso il suo prossimo. I princìpi furono presentati all’uomo molto più esplicitamente dopo la sua caduta, e redatti per adeguarsi alla condizione delle intelligenze cadute. Questo fu reso necessario a causa delle menti accecate dalla trasgressione. (ST April 15, 1875)CBVT7A 67.6

    La legge di Dio esisteva prima della creazione dell’uomo, altrimenti Adamo non avrebbe potuto peccare. Dopo la sua trasgressione, i princìpi della legge non furono cambiati ma esattamente regolati ed espressi per adattarli all’uomo nella sua condizione caduta. Cristo insieme al Padre istituì il sistema cerimoniale dei sacrifici; affinché la morte, invece di cadere immediatamente sul trasgressore, fosse traferita su una vittima, la quale prefigurava il grande e perfetto sacrificio del Figlio di Dio. (Ibid. March 14, 1878)CBVT7A 68.1

    I Precetti dati per salvaguardare il decalogoCBVT7A 68.2

    Come conseguenza delle continue trasgressioni, la legge morale fu ripetuta al Sinai con grande chiarezza. Cristo diede a Mosè i precetti religiosi che dovevano governare la vita quotidiana. Questi statuti furono dati esplicitamente per salvaguardare i dieci comandamenti. Non erano simboli indefiniti che sarebbero terminati con la morte di Cristo. Dovevano essere validi per gli esseri umani di tutte le età finché durava il tempo. Questi comandamenti ricevevano la loro forza dal potere della legge morale, e spiegavano chiaramente e definitamente la legge. (Ibid. April 15, 1875)CBVT7A 68.3

    Ogni spiegazione rispecchia il carattere di DioCBVT7A 68.4

    Se tratterrai il piede dal violare il sabato, dallo sbrigare affari nel giorno a me sacro, se chiamerai il sabato delizia e venerando il giorno sacro al Signore, se lo onorerai evitando di metterti in cammino, di sbrigare affari e di contrattare, allora troverai la delizia nel Signore. Io ti farò calcare le alture della terra, ti farò gustare l'eredità di Giacobbe tuo padre, poiché la bocca del Signore ha parlato. (Isaia 58:13,14)CBVT7A 68.5

    L’Iddio del cielo ha posto delle benedizioni su quelli che osservano i comandamenti. Ci distingueremo come il popolo speciale di Dio, o calpesteremo la legge di Dio e diremo che non è più valida? Sarebbe come dire che Dio avrebbe annullato Sé stesso. Nella legge ogni indicazione rispecchia il carattere del Dio infinito. (MS 12, 1894)CBVT7A 68.6

    La Legge denuncia il più piccolo peccatoCBVT7A 69.1

    La legge del Signore è stata data come regola di condotta delle nazioni, delle famiglie e degli individui. Non c’è la minima trasgressione che possa sfuggire all’accusa della legge. (MS 58, 1897)CBVT7A 69.2

    La santità fatta conoscereCBVT7A 69.3

    Il nostro dovere è obbedire a questa legge, essa è la nota dominante dell’ultimo messaggio di misericordia al mondo. La legge di Dio non è qualcosa di nuovo. Non è la santità creata, ma la santità fatta conoscere. E’ un codice di princìpi che esprimono misericordia, bontà e amore. Presenta il carattere di Dio davanti all’umanità caduta e dichiara esplicitamente il dovere dell’uomo. (MS 88, 1897)CBVT7A 69.4

    I Dieci comandamenti — le dieci promesseCBVT7A 69.5

    I dieci comandamenti con i suoi ordini e proibizioni — NON FARE o RICORDATI, sono dieci promesse che ci proteggono, purché ubbidiamo alla legge che regola l’universo. “Se voi mi amate — dice il Signore — osserverete i miei comandamenti”. (Giovanni 14:15) Qui vi è il midollo e la sostanza della legge di Dio. Qui sono delineati i termini della salvezza per ogni figlio e figlia di Adamo. (MS 41, 1896)CBVT7A 69.6

    I dieci santi precetti pronunciati da Cristo sul monte Sinai erano la rivelazione del carattere di Dio. Il Signore ha fatto conoscere al mondo il fatto che Lui aveva potestà su tutta l’eredità umana. Questi dieci precetti testimoniano il grande amore di Dio, sono la voce del Dio del cielo che parla all’anima con questa promessa: “Fa questo e non sarai sottoposto al dominio e al controllo di Satana”. Non c’è nulla di negativo in questa legge, anche se sembrerebbe così. FAI e VIVRAI. (Letter 89, 1898)CBVT7A 69.7

    Un muro di protezioneCBVT7A 69.8

    Vi esorto dunque, fratelli, per la misericordia di Dio, ad offrire i vostri corpi come sacrificio vivente, santo e gradito a Dio; è questo il vostro culto spirituale. CBVT7A 69.9

    Non conformatevi alla mentalità di questo secolo, ma trasformatevi rinnovando la vostra mente, per poter discernere la volontà di Dio, ciò che è buono, a lui gradito e perfetto. (Romani 12:1,2)CBVT7A 70.1

    Con questo ci ha donato i beni grandissimi e preziosi che erano stati promessi, perché diventaste per loro mezzo partecipi della natura divina, essendo sfuggiti alla corruzione che è nel mondo a causa della concupiscenza. (2 Pietro 1:4)CBVT7A 70.2

    Nei dieci comandamenti il Signore ha stabilito le leggi del Suo regno. Qualsiasi violazione delle leggi della natura sono una violazione della legge di Dio. Il Signore ha dato i Suoi santi comandamenti affinché fossero un muro di protezione intorno alle Sue creature, e coloro che desiderano preservarsi dalla contaminazione, dagli appetiti e dalle passioni, possono essere partecipi della natura divina. Le loro percezioni saranno chiare. Sapranno come preservare sane le loro facoltà, in modo da essere presentati a Dio come Suoi collaboratori. Il Signore può usarli perché essi comprendono le parole del grande apostolo: Io vi esorto dunque, fratelli, per la misericordia di Dio, ad offrire i vostri corpi come sacrificio vivente, santo e gradito a Dio; è questo il vostro culto spirituale. (Romani 12:1) (MS 153, 1899)CBVT7A 70.3

    3-17 — La Salute in obbedienza alla legge di DioCBVT7A 70.4

    Figlio mio, fa’ attenzione alle mie parole, porgi l'orecchio ai miei detti; non perderli mai di vista, custodiscili nel tuo cuore, perché essi sono vita per chi li trova e salute per tutto il suo corpo. (Proverbi 4:20-22)CBVT7A 70.5

    L’amore di Gesù nell’anima bandirà l’odio, l’egoismo e l’invidia, perché la legge del Signore è perfetta e converte l’anima. Nell’obbedienza alla Legge di Dio vi è salute. Gli affetti della persona obbediente cercano Dio. Contemplando il Signor Gesù, possiamo incoraggiarci e sostenerci gli uni gli altri. Se l’amore di Cristo è stato seminato nelle nostre anime, non ci sarà in esse alcun dissenso né discordia tra noi. (MS 152, 1901)CBVT7A 70.6

    Nessun altro professava di osservare i comandamentiCBVT7A 71.1

    L’antica chiesa giudaica costituiva il popolo di Dio grandemente favorito, condotto fuori dall’Egitto e riconosciuto come il tesoro particolare divino. Le grandi e preziose promesse date a loro come popolo furono la speranza della chiesa ebraica. Essi si fidavano e credevano che la loro salvezza era assicurata. Nessun altro popolo professava d’essere governato dai comandamenti di Dio. (Redemption: or the First Advent of Christ), p. 35CBVT7A 71.2

    3 — Dipendere da sè stessi è idolatriaCBVT7A 71.3

    Gli idolatri sono condannati dalla Parola di Dio. La loro follia consiste nel confidare in sé stessi per ottenere la salvezza, e nel prostrarsi davanti alle opere delle loro mani. Dio classifica come idolatria coloro che confidano nella propria saggezza, nelle proprie macchinazioni, che dipendono dal successo delle loro ricchezze o potere, che si sforzano di incrementare le loro alleanze con uomini che il mondo chiama grandi, ma che non sono capaci di discernere le esigenze ineludibili della legge. (RH March 15, 1906).CBVT7A 71.4

    I falsi concetti riguardo a Dio sono idolatriaCBVT7A 71.5

    Siamo adoratori di Jehovah, o di Baal? Siamo adoratori dell’Iddio vivente o degli idoli? Forse non ci sono santuari esterni visibili, forse non ci sono immagini dove l’occhio si può posare; tuttavia può succedere che stiamo praticando l’idolatria. È tanto facile farsi degli idoli con delle idee fomentate o degli oggetti, è come dare forma a degli oggetti di legno o di pietra. Migliaia hanno una falsa concezione di Dio e dei Suoi attributi. Sicuramente stanno servendo un falso dio, come fecero i servitori di Baal. (Ibid., Dec. 3, 1908CBVT7A 71.6

    Satana stabilì il suo trono tra cielo e la terraCBVT7A 71.7

    Satana ha ottenuto la caduta dell’uomo, e da allora egli cerca di cancellare l’immagine di Dio dalla sua mente, e imprimere nei cuori umani la Sua immagine. CBVT7A 71.8

    Avendo la supremazia sul peccato, egli rivendica anche la supremazia per sé stesso nell’esercitare sui suoi sudditi il potere della regalità. Satana non può espellere Dio dal suo trono, ma servendosi dell’idolatria, egli ha stabilito il proprio trono tra la terra e il cielo, tra Dio e l’adoratore umano. (Ibid. Oct. 22. 1895).CBVT7A 72.1

    4 — 6 — Il secondo comandamento: le immaginiCBVT7A 72.2

    Ci sono delle persone che condannano le immagini, argomentando che sono proibite dal secondo comandamento, e per questa ragione dovrebbero essere distrutte. Il secondo comandamento proibisce il culto delle immagini. Il Signore stesso si è servito d’immagini e simboli per spiegare meglio ai suoi profeti le lezioni da dare al popolo, e da poter essere meglio comprese, anziché presentarle in qualsiasi altro modo. Ricorse alla comprensione mediante il senso della vista. La storia profetica fu presentata a Daniele e a Giovanni in simboli, e queste, dovevano essere chiaramente rappresentate su tavole, affinché chiunque le leggeva fosse in grado di capirle meglio. (HS 212).CBVT7A 72.3

    8-11 — Il Sabato: una prova di lealtàCBVT7A 72.4

    Il Signore Dio fece germogliare dal suolo ogni sorta di alberi graditi alla vista e buoni da mangiare, tra cui l'albero della vita in mezzo al giardino e l'albero della conoscenza del bene e del male. (Genesi 2:9)CBVT7A 72.5

    Il Signore Dio diede questo comando all'uomo: Tu potrai mangiare di tutti gli alberi del giardino, ma dell'albero della conoscenza del bene e del male non devi mangiare, perché, quando tu ne mangiassi, certamente moriresti. (Genesi 2:16,17)CBVT7A 72.6

    Distinguete che il Signore vi ha dato il sabato! Per questo egli vi dà al sesto giorno il pane per due giorni. Restate ciascuno al proprio posto! Nel settimo giorno nessuno esca dal luogo dove si trova. (Esodo 16:29)CBVT7A 72.7

    Ogni uomo è stato messo alla prova come Adamo ed Eva nell’Eden. Come l’albero del bene e del male è stato messo in mezzo al giardino dell’Eden, così il comandamento del sabato è stato messo in mezzo al decalogo.CBVT7A 72.8

    Riguardo al frutto dell’albero della conoscenza, fu posta una proibizione. Voi non ne mangiate e non lo toccate, che ne abbiate a morire. (Genesi 3:3) Riguardo al sabato il Signore disse: Osserverete dunque il sabato, perché è per voi un giorno santo, e non lo profanerete. (Esodo 31:14)CBVT7A 73.1

    Come l’albero della conoscenza fu la prova dell’obbedienza di Adamo, così il quarto comandamento è la prova che Dio ha dato per dimostrare la fedeltà del Suo popolo. L’esperienza di Adamo dev’essere un’ammonizione per noi, finché durerà il tempo. Ci avverte di non credere a nessuna affermazione di uomini o angeli che comprometta o sminuisca uno iota o un apice della Sacra Scrittura. (RH Aug. 30, 1898).CBVT7A 73.2

    14 — Il culto falso è un adulterio spiritualeCBVT7A 73.3

    Ogni culto falso è un adulterio spirituale. Il secondo precetto che vieta la falsa adorazione, non è altro che il comandamento di adorare Dio e servire solo lui. Il Signore è un Dio geloso e nessuno lo tratterà con leggerezza impunemente. Lui ha parlato riguardo al modo in cui dobbiamo adorarlo. Egli detesta l’idolatria, perché la sua influenza porta alla corruzione, svilisce la mente e conduce alla sensualità e a ogni tipo di peccato. (MS 126, 1901)CBVT7A 73.4

    16 — Parlare con leggerezza può essere una falsa testimonianzaCBVT7A 73.5

    Non vi fate illusioni; non ci si può prendere gioco di Dio. Ciascuno raccoglierà quello che avrà seminato. (Galati 6:7)CBVT7A 73.6

    La calunnia è diffusa più di quanto si possa supporre. Il comandamento “Non dire falsa testimonianza”, significa molto di più di quanto pensiamo. La falsa testimonianza si diffonde sempre di più con leggerezza anche in mezzo agli operai di Dio. I semi dell’invidia, dei pensieri maligni, delle maldicenze, germinano e producono un raccolto nel loro genere, e saranno raccolti da colui che li avrà seminati. “Tutto ciò che un uomo semina, egli pure mieterà”. (Letter 9, 1892)CBVT7A 73.7

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