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Supplemento Al Commentario Biblico Di (Ellen G. White) Volumi Da 1a7 (Vecchio Testamento)

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    Capitolo 21:1

    La cura degli interessi dei serviCBVT7A 74.1

    Il Signore desidera preservare gli interessi dei Suoi operai. Egli comandò agli Israeliti di essere misericordiosi e ricordare che essi stessi erano stati servi. Essi dovevano essere consapevoli dei diritti dei loro servi, e in nessun caso dovevano abusare di loro. Nel trattare con loro, non dovevano essere esigenti come lo erano stati i sorveglianti egiziani con loro. Avrebbero dovuto esercitare tenerezza e compassione verso i loro servi. Il Signore desiderava che si mettessero al posto dei servi e li trattassero come avrebbero desiderato che altri trattassero loro nelle stesse circostanze. A causa della povertà, alcuni erano venduti come schiavi dai loro genitori. Altri che erano stati condannati dai giudici per reati commessi, furono venduti come schiavi. Il Signore specificò che queste persone non dovevano essere tenute schiave per più di sette anni. Alla fine di questo periodo, ogni servo doveva essere liberato, a meno che se lui stesso lo desiderava, poteva rimanere col suo padrone. Come vediamo il Signore custodiva gli interessi degli umili e degli oppressi.CBVT7A 74.2

    Dio predispose uno spirito nobile, uno spirito di generosità, e incoraggiò tutti a coltivare l’amore per la libertà, perché Egli stesso li aveva creati liberi. Chiunque rifiutava la libertà quando aveva il privilegio di riaverla, era marchiato. Questo segno non era un simbolo d’onore per lui, anzi era un marchio d’infamia. Così, il Signore incoraggiava a manifestare uno spirito elevato e nobile, piuttosto che uno spirito di servitù e schiavitù. Il Signore desidera che i cristiani rispettino la libertà che Lui gli ha dato in modo così meraviglioso. A Cristo è attribuita la proprietà di ciascun uomo. L’uomo non deve diventare la proprietà di un altro uomo. È il Signore che ha acquistato l’umanità. La mente di un uomo o il suo potere, non deve governare e controllare quella di un altro essere umano, perché ciascuno possiede la propria coscienza. Al cospetto di Dio, la ricchezza e la posizione non esaltano la persona al di sopra di un’altra persona. Tutti sono liberi di scegliere di servire Dio, di amare il Signore, o di osservare tutti i Suoi comandamenti. (MS 126, 1901)CBVT7A 74.3

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