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Supplemento Al Commentario Biblico Di (Ellen G. White) Volumi Da 1a7 Nuovo Testamento

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    Capitolo 17

    Illustrazione dell’intercessione di Gesù nel santuario celeste7ACB 149.2

    Questo capitolo contiene la preghiera d’intercessione offerta da Cristo al Padre prima della crocifissione. Questa preghiera è una grande lezione per quanto riguarda l’intercessione che il Salvatore avrebbe inserito nel programma concernente il velo, quando il Suo sacrificio in favore degli uomini, sarebbe stato completato. Il nostro mediatore, diede ai Suoi discepoli questa illustrazione del Suo ministero nel santuario celeste a favore di tutti coloro che vengono a Lui con umiltà, liberati dall’egoismo e credono nel Suo potere di salvezza. (MS 29, 1906)7ACB 149.3

    1-6 — La preghiera prima del Getsemani — (Giovanni 17:1-6)7ACB 149.4

    Questa è stata l’ultima preghiera di Cristo insieme ai Suoi discepoli. Essa è stata offerta prima di andare nel giardino del Getsemani, dove Egli doveva essere tradito e catturato. Quando Gesù raggiunse il Getsemani, cadde prostrato a terra in agonia. Che cosa provocò la Sua agonia? Il peso dei peccati del mondo intero sceso sulla Sua anima. Studiando questa preghiera, ricordiamoci che era proprio davanti all’esperienza del processo che le Sue parole erano state pronunciate. (MS 52, 1904)7ACB 149.5

    2,3 - Relazione tra Padre e Figlio7ACB 149.6

    Il diciassettesimo capitolo di Giovanni parla chiaramente di ciò che riguarda la personalità e la relazione tra Padre e Figlio. Padre l’ora è venuta — disse Gesù; Glorificami tu presso di te della gloria che avevo presso di te prima che il mondo fosse (Giovanni 17: 5) Ecco qui si trova la personalità e l’individualità. (MS,124,1903)7ACB 149.7

    3 — (Vedi commento di EGW al cap. 1:4; Romani 11:33)7ACB 149.8

    Conoscere Cristo significa praticare la Sua Parola — Giovanni 17:37ACB 150.1

    È questa è la vita eterna, che conoscano te, il solo vero Dio e colui che Tu hai mandato: Gesù Cristo. Queste parole significano molto. Solo attraverso la conoscenza di Cristo possiamo conoscere Dio. L’inviato di Dio invita tutti ad ascoltare le parole del Padre, perché in base ad esse saremo giudicati. Per conoscere il Salvatore è necessario studiare e praticare la Parola. Senza questo, tutto il resto è privo di valore. (ST, Jan. 27, 1898)7ACB 150.2

    4-10 - Glorificato in coloro che credono7ACB 150.3

    Nella preghiera d’intercessione di Gesù al Padre, Egli conferma, per quanto riguarda l’uomo caduto, di aver adempiuto le condizioni del piano stabilite in cielo. Gesù pregò: Io ti ho glorificato sulla terra, avendo compiuto l’opera che tu mi hai data da fare. (Ovvero, egli ha operato sulla terra rimanendo retto, diventando così per gli uomini l’esempio da seguire) Ed ora, o Padre glorificami tu presso te stesso della gloria che avevo presso di te avanti che il mondo fosse. In questa preghiera Egli va oltre a ciò che comprendeva la Sua opera che aveva compiuto e che grazie alla quale Egli ha guadagnato tutti quelli che hanno creduto nel Suo nome. Questa è stata la Sua più grande ricompensa al punto tale, che dimenticò l’angoscia che Gli era costata per redimere l’uomo caduto. Gesù si dichiara glorificato in quelli che credono in Lui. Nel Suo nome la chiesa porta la gloriosa perfezione nell’opera che Egli aveva iniziato; e quando la chiesa sarà finalmente riscattata nel paradiso di Dio, Egli guarderà oltre le sofferenze subite e la Sua anima sarà soddisfatta. Per tutta l’eternità il riscatto dell’umanità diventerà il motivo della Sua principale gloria. (3SP 260, 261).7ACB 150.4

    5 - Che il Velo sia rimosso — (Giovanni 17:1-5)7ACB 150.5

    Cristo non sta pregando perché sia manifestata la gloria della natura umana; perché la Sua natura umana non esisteva prima che Egli diventasse uomo. Egli sta pregando Suo Padre affinché la Sua gloria, precedentemente posseduta mentre era Uno con il Padre, Gli fosse restituita. La Sua preghiera è quella di un mediatore. Rimuovi il velo, - disse Gesù — e fa che la gloria che avevo prima che il mondo fosse, risplenda. (ST, May 10, 1899)7ACB 150.6

    5, 24 - (Ebrei l: 6; 1 Giovanni 2:17ACB 151.1

    Vedi commento di EGW al cap. Giovanni 20:16, 17; Ebrei 3:1-3)7ACB 151.2

    Cristo ristabilito nel cielo7ACB 151.3

    La preghiera di Cristo è stata esaudita. Egli è stato glorificato con la stessa gloria che aveva prima della fondazione del mondo; ma in mezzo a quella gloria, Cristo non perde di vista il Suo operato sulla terra. Egli chiede di avere una diretta udienza davanti al Jehovah per presentare la Sua petizione in favore dei Suoi eletti. Padre — dice Gesù — io voglio che dove sono io, siano anche quelli che tu mi ha dati. Allora il Padre dichiara: Che tutti gli angeli di Dio l’adorino. Gli abitanti del cielo si prostrano davanti a Lui intonando inni di trionfo e di gioia. Una celeste gloria circonda il Re dei cieli e tutte le intelligenze celesti Gli danno il benvenuto e lo adorarono. Non ci sono parole per descrivere questa scena quando il Figlio di Dio riprende pubblicamente il posto d’onore e di gloria, che Egli volontariamente aveva lasciato per diventare uomo. E oggi, Cristo è rimasto nostro fratello, ed è diventato il nostro avvocato presso i tribunali del cielo. (ST, May 10, 1899)7ACB 151.4

    6 - Un grande onore7ACB 151.5

    Quale glorioso encomio! Essi hanno osservato la Tua parola! 7ACB 151.6

    Quale onore sarebbe l’avere queste parole dette a noi. Ma troppo spesso l’io cerca di prendere il controllo. (MS 52, 1904).7ACB 151.7

    17 - Auto-soddisfazione non è santificazione7ACB 151.8

    Santificali nella Verità: la Tua Parola è Verità! Una piacevole, compiaciuta sensazione non è prova di santificazione. I figli degli uomini devono rimanere fedeli in tutti gli atti. Nulla può essere nascosto all’occhio della Maestà del cielo, che è eterno. Alcuni fanno vergognare Cristo tramando contro di Lui con le loro idee malvagie. Dio non approva tale comportamento, perché il Signor Gesù non fa parte del loro spirito e delle loro opere. Essi dimenticano le parole dell’apostolo: Siamo divenuti uno spettacolo al mondo, agli angeli e agli uomini. (1 Corinzi 4:9)7ACB 151.9

    (MS 159, 1903)7ACB 151.10

    L’esempio di Adamo è per tutti7ACB 152.1

    La legge di Dio è un grande stendardo che misurerà il carattere di ogni uomo nel giorno del giudizio. La preghiera di Cristo era: Santificali nella Verità, la Tua parola è Verità. (Giovanni 17:17) Pertanto, la santificazione per mezzo dello Spirito Santo avviene nel cuore e porta gli uomini a camminare nella via dei comandamenti divini. La vera prova che Dio usò nei confronti di Adamo nell’Eden, sarà data ad ogni membro della famiglia umana. L’ubbidienza a Dio era stata richiesta ad Adamo ed oggi noi ci troviamo nella stessa posizione; saremo sottoposti alla prova per vedere se ascolteremo la voce di Satana o se ubbidiremo a Dio osservando la Sua Parola. (RH, Jume 10, 1890)7ACB 152.2

    Il libro che concerne la santificazione — (1 Tessalonicesi 4:3; 2 Timoteo 3:16)7ACB 152.3

    La Bibbia è il criterio con il quale testare le pretese di tutti coloro che professano la santificazione. Gesù ha pregato, affinché i discepoli fossero santificati in Verità. Egli dice: La Tua Parola è Verità, mentre il salmista dichiara: La Tua legge è Verità. Tutti coloro che si lasciano guidare da Dio, manifestano una grande considerazione per le Scritture attraverso le quali si può udire la Sua voce.7ACB 152.4

    La Bibbia sarà per loro utile ad insegnare, a riprendere, a correggere, ad educare alla giustizia, affinché l’uomo di Dio sia compiuto, appieno fornito per ogni opera buona. Voi li riconoscerete dai loro frutti. Non abbiamo bisogno di altre prove per poter giudicare la santificazione degli uomini; se essi sono timorati di Dio ubbidendo alla Sua volontà, se ascoltano la Sua voce, se confidano nella Sua saggezza, allora la Sua Parola porterà loro giusti consigli; se essi non si vantano di bontà superiore, allora possiamo essere certi che stanno cercando di ottenere la perfezione del loro carattere; ma se essi, nel loro intimo, credono di non essere obbligati ad investigare le Scritture, non dobbiamo esitare a pronunciarci contro la loro santificazione spuria. Essi, invece di conformarsi alla volontà di Dio, confidano nella loro personale comprensione. (RH, Oct. 5, 1886)7ACB 152.5

    Rispettare i requisiti di Dio7ACB 153.1

    La Verità in quanto è in Gesù è obbedienza ad ogni precetto di Jehovah. È un lavoro del cuore. La santificazione secondo la Bibbia non è la santificazione spuria di oggi, perché non si basa sulle Scritture, ma sui sentimenti, anche se buoni e sugl’impulsi, piuttosto che sulla ricerca della Verità. La santificazione secondo la Bibbia vuol dire voler conoscere le esigenze di Dio ed ubbidire ad esse. La santità del cielo attende coloro che osservano i comandamenti di Dio, perciò vale la pena perseverare con instancabile sforzo. Satana è sempre intorno a voi per insinuare le favole che non ci permettono di coltivare la stessa Verità che è in Gesù. Il nemico, ad ogni vostro passo tenta di paralizzare ogni vostro sforzo. Tuttavia c’è una corona di vita da vincere, una vita che si deve misurare con la vita di Dio. (MS 58, 1897)7ACB 153.2

    La Verità, se è accettata, è in grado di espandersi e divenire permanente. Se l’accettiamo, essa diventerà sempre più luminosa affinché possiamo comprenderla meglio, ci eleverà verso lo standard di perfezione, ci darà fede e fiducia in Dio come nostra forza per l’opera che Egli ha iniziato prima di noi. (MS 153, 1898)7ACB 153.3

    La Parola di DIO è più affilata di qualunque spada — Ebrei 4:127ACB 153.4

    La verità è la verità. Non deve essere avvolta come un oggetto bello per essere ammirata. L’insegnante deve renderla limpida e decisa perché possa essere compresa, perché possa toccare la coscienza. La Parola è come una spada a doppio taglio, che taglia in entrambe le direzioni con una grande potenza.7ACB 153.5

    Ci sono molti casi in cui gli uomini che hanno difeso la cristianità contro gli scettici, hanno condotto la prima anima trovata, ai limiti dello scetticismo. Hanno preso la malaria e quindi sono morti spiritualmente. Avevano già forti argomenti riguardo la Verità e molte prove, ma non avevano una fede incrollabile in Cristo. Oh, ci sono migliaia di cristiani che non hanno mai studiato la Bibbia. Lo studio della Parola con preghiera è per il bene della vostra anima. Quando sentite la Parola vivente pronunciata da un predicatore, se egli ha un legame vivo con il Signore, allora questa Parola è in comunione con lo Spirito Santo.7ACB 153.6

    Il Vecchio e il Nuovo Testamento sono uniti tra loro dal fermaglio d’oro di Dio. Abbiamo bisogno di acquisire familiarità con le Scritture dell’Antico Testamento. L’immutabilità di Dio dovrebbe essere chiaramente vista, dovrebbe essere studiata la somiglianza dei rapporti con il Suo popolo della dispensazione passata e della presente. Per opera dello Spirito Santo, la Verità è scritta nella mente e stampata nel cuore delle persone timorate di Dio. Egli non solo benedice questo tipo di lavoro, ma anche le anime a cui Egli comunica la Verità, le quali un giorno dovranno rendere conto. Coloro che fanno del Signore il loro consigliere, mietono poi il raccolto più prezioso: il seme d’oro della Verità della Sua Parola, perché il celeste istruttore è al loro fianco. Colui che ottiene la qualifica per il sacro ministero, avrà diritto alla benedizione a lui promessa. (RH, April 20, 1897)7ACB 154.1

    20,21 -Unità nella diversità — (Matteo 25:14,15; Marco 13:34)7ACB 154.2

    Non prego solo per questi, ma anche per quelli che per la loro parola crederanno in me; perché tutti siano una sola cosa. Come tu, Padre, sei in me e io in te, siano anch’essi in noi una cosa sola, perché il mondo creda che tu mi hai mandato. (Giovanni 17:20,21)7ACB 154.3

    Di che tipo di unità si parla in questo brano? L’unità nella diversità. Le nostre menti non corrono attraverso lo stesso canale e non fanno lo stesso lavoro. Dio ha dato a ciascuno di noi il compito secondo le proprie capacità. Ci sono diversi tipi di lavoro da fare ed i lavoratori hanno bisogno di differenti capacità. Se abbiamo imparato l’umiltà e la benevolenza alla scuola di Cristo, possiamo tutti insieme camminare nello stretto sentiero tracciato per noi. (MS 52, 1904)7ACB 154.4

    20, 23 - Nessuna distruzione della personalità7ACB 154.5

    Cristo è Uno con il Padre, tuttavia Egli e Dio sono due personaggi distinti. Leggete la preghiera di Cristo nel 17° capitolo di Giovanni e troverete questo punto evidenziato molto chiaramente. Con quale ardore il Salvatore pregò affinché i Suoi discepoli potessero essere uno con Lui come Egli è Uno con il Padre. Ma l’unità che deve esistere tra Cristo e i Suoi seguaci non distrugge la personalità di entrambi. Si tratta di essere Uno con Lui come Egli è Uno con il Padre. RH, June 1, 19057ACB 154.6

    Giovanni 17:20-237ACB 155.1

    Non prego solo per questi, ma anche per quelli che per la loro parola crederanno in me; perché tutti siano una sola cosa. Come tu, Padre, sei in me e io in te, siano anch’essi in noi una cosa sola, perché il mondo creda che tu mi hai mandato. E la gloria che tu hai dato a me, io l’ho data a loro, perché siano come noi una cosa sola. Io in loro e tu in me, perché siano perfetti nell’unità e il mondo sappia che tu mi hai mandato e li hai amati come hai amato me.7ACB 155.2

    Che affermazione meravigliosa! L’unità che esiste tra Cristo e i Suoi discepoli non distrugge la personalità di entrambi. Nella mente, nel proposito, nel carattere, sono Uno, ma non nella persona. Con la partecipazione dello Spirito Santo, in conformità alla legge di Dio, l’uomo diventa partecipe della natura divina. Cristo porta i Suoi discepoli ad una viva unione con Lui e con il Padre. Attraverso l’azione dello Spirito Santo sulla mente umana, l’uomo diviene perfetto in Cristo. L’unità con Gesù stabilisce un vincolo di unità tra di loro. Questa unità è la prova più convincente al mondo della Sua maestà e della virtù di Cristo e del Suo potere di togliere il peccato. (MS 111, 1903)7ACB 155.3

    24 — Vedi commento di EGW al cap. 20:16, l77ACB 155.4

    Secondo la promessa del patto7ACB 155.5

    Oh, quanto il Divino Capo desiderava avere la sua Chiesa unita a Lui! I Suoi seguaci erano in comunione con Lui nella Sua sofferenza ed umiliazione, e la sua gioia più grande era che fossero partecipi della Sua gloria. Cristo afferma dicendo: Padre, io voglio che dove son io, siano con me anche quelli che tu mi hai dato. Cristo vuole avere i suoi discepoli con Lui secondo la promessa di alleanza e l’accordo fatto con il Padre. (RH, Oct. 17, 1893)7ACB 155.6

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