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Supplemento Al Commentario Biblico Di (Ellen G. White) Volumi Da 1a7 Nuovo Testamento

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    Capitolo 17:28

    22-29 - Vedi commenti di EGW al cap. Romani 1:20-257ACB 189.5

    22-34 - Vedi commento di EGW al cap. 1 Corinzi 2: 1-57ACB 189.6

    Giovanni 5:17; Colossesi 1:17; Ebrei 1:37ACB 189.7

    Vedi commenti di EGW al cap. Genesi 2:77ACB 189.8

    Dio è costantemente al lavoro7ACB 189.9

    Dio è perennemente al lavoro nella natura. Essa è al Suo servizio seguendo la Sua volontà, testimoniando così la presenza di un Essere intelligente. La natura non agisce dietro un potere qualsiasi. Anno dopo anno, la terra produce i suoi frutti e il mondo continua la sua marcia intorno al sole. La mano dell’Infinito, è perennemente al lavoro per guidare il nostro pianeta. È la potenza di Dio che mantiene questa rotazione. Il Dio del cielo è costantemente al lavoro. Egli con la Sua potenza permette la crescita e la fioritura della vegetazione. Ciò non accade per un semplice meccanismo che una volta messo in moto, continua il suo lavoro. In Dio viviamo, ci muoviamo e siamo… Ogni respiro, ogni battito del cuore, è continua prova della potenza di un Dio sempre presente. Il sorgere del sole è Sua opera. Egli apre le cateratte del cielo per dare la pioggia. Egli fa crescere l’erba sui monti. Egli manda la neve come lana,sparge la brina come cenere. Con la Sua Parola egli scioglie il ghiaccio, fa soffiare il Suo vento e le acque corrono. (Salmo 147: 16,18) Anche se La Sua creazione è stata completata, Egli è costantemente occupato nel proteggerla, come l’uomo protegge le cose che Egli ha fatte. Ai discepoli Gesù disse: Il Padre mio opera fino ad ora, e anch’io opero. (Giovanni 5:17) (MS 4, 1882)7ACB 189.10

    34 — La semplicità del Vangelo contro l’apprendimento del mondo — (1 Corinzi 2:1-4)7ACB 190.1

    Al termine del suo lavoro, Paolo voleva vedere i risultati. Dalla grande moltitudine che ascoltava le sue parole, solo tre persone si erano convertite alla fede. Da quel momento egli decise di semplificare i suoi sermoni, perché era convinto che un linguaggio troppo difficile non poteva toccare i cuori degli uomini. Il Vangelo è potenza di Dio per salvare le persone. (UR, Aug. 3, 1911)7ACB 190.2

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