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Supplemento Al Commentario Biblico Di (Ellen G. White) Volumi Da 1a7 Nuovo Testamento

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    Capitolo 24:2,3

    Felice profondamente spregevole7ACB 198.3

    Tertullo con sfrontatezza non manca di pronunciare accuse contro Paolo a Felice che non era da meno, perché profondamente spregevole. La sua personalità era stata macchiata dalla sfrenata licenziosità nella sua alleanza con Drusilla, sua moglie. Servendosi delle arti ingannevoli di Simon Mago, un mago Cipriano, Felice convince la principessa Drusilla ad abbandonare il marito e diventare sua moglie. La principessa era bella e giovane ed inoltre era ebrea. Essa era devotamente attaccata al marito, che aveva fatto un grande sacrificio per ottenere la sua mano. Non ci voleva molto a convincerla a rinunciare ai suoi forti pregiudizi riguardo alla sua nazione per formare un’unione adulterina con un dissoluto e crudele anziano governatore. Infatti, Satana servendosi del prestigiatore riuscì nell’intento, e Felice sposò Drusilla. (LP 235236)7ACB 198.4

    22 — Felice non si sente ingannato da Paolo7ACB 198.5

    Felice risiedeva a Cesarea ormai da molto tempo, dove la religione cristiana era nota da molti anni. Or Felice, che ben conosceva quel che concerneva la Verità, non si sentiva affatto ingannato da nessuno di loro. (LP 239).7ACB 198.6

    27- Conflitto in Cesarea; Felice rimosso7ACB 199.1

    Verso la fine di quel periodo, scoppiò una terribile lotta in mezzo alla popolazione di Cesarea. Ci furono frequenti liti e secondo i rispettivi diritti e i privilegi della città tra ebrei e Greci, le sommosse erano state soffocate. Tutto lo splendore di Cesarea, i suoi templi, i suoi palazzi e il suo anfiteatro, era dovuto all’ambizione di Erode I°. Anche il porto, al quale Cesarea doveva tutta la sua prosperità e importanza, era stato costruito da lui con un’incalcolabile somma di denaro e lavoro. Gli abitanti ebrei erano numerosi e ricchi. Essi avevano sostenuto molto la città, perché il loro re aveva fatto molto per loro. I greci, con pari persistenze vollero mantenere anche loro i propri diritti.7ACB 199.2

    Verso la fine dei due anni, quei dissensi portarono ad un feroce combattimento nella piazza del mercato, con la sconfitta dei Greci. Felice, che si era schierato con i Gentili, era arrivato con le sue truppe e aveva ordinato agli ebrei di disperdersi, ma essi non ubbidirono al comando, anzi, assalirono ulteriormente i Greci. A quel punto, Felice ordinò ai suoi soldati di attaccare gli ebrei. Contenti di tale opportunità, e pieni di odio per gli ebrei, eseguirono l’ordine nel modo più spietato uccidendo molti di loro. Come se non bastasse tutto ciò, Felice, la cui ostilità nei confronti degli ebrei aumentava ogni anno, permise ai suoi soldati di saccheggiare le case dei ricchi.7ACB 199.3

    Quegli atti audaci d’ingiustizia e di crudeltà non potevano passare inosservati. Gli ebrei presentarono una denuncia formale contro Felice, che venne convocato a Roma per rispondere alle accuse a lui rivolte. Egli sapeva bene che l’oppressione e l’estorsione esercitata sugli ebrei, dava loro il diritto di fare quella denuncia, tuttavia sperava in una conciliazione. Quindi, pur avendo un grande rispetto per Paolo, decise di soddisfare la loro malizia, lasciando Paolo in prigione. Tutti i suoi sforzi per liberare l’apostolo furono vani. Poi, egli stesso fu degradato dal suo incarico e depredato delle sue inique ricchezze. Drusilla, la sua compagna di malefatte, morì sotto l’eruzione del Vesuvio. I suoi giorni finirono in disgrazia e nelle tenebre. (LP 245, 216)7ACB 199.4

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