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Supplemento Al Commentario Biblico Di (Ellen G. White) Volumi Da 1a7 Nuovo Testamento

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    Capitolo 7:7

    7- Vedi commento di EGW al cap. 2 Corinzi. 3:7-187ACB 221.3

    7-9 (- Filemone 3:5, 6; Giacomo 1:23-25)7ACB 221.4

    Paolo subì un meraviglioso cambiamento7ACB 221.5

    Paolo dice che quanto alla legge, per quanto riguarda gli atti esteriori, - egli era irreprensibile; ma quando il suo carattere spirituale si era rispecchiato nella legge, egli si vedeva peccatore. Giudicato secondo gli standard umani, si era astenuto dal peccare, ma quando guardò nel profondo della legge di Dio, vide sé stesso come lo vede Dio; così s’inginocchiò in umiliazione e confessò la sua colpa. Egli non si allontanò più dallo specchio per non dimenticare che tipo d’uomo fosse, ma esercitò un sincero pentimento verso Dio e la fede verso il nostro Signor Gesù Cristo. Egli era stato lavato e purificato. Egli dice: Io non avrei conosciuto la concupiscenza, se la legge non avesse detto: NON CONCUPIRE, ma il peccato, colta l’occasione, per mezzo del comandamento, produsse in me ogni concupiscenza; perché senza la legge il peccato è morto; e ci fu un tempo, nel quale, senza legge vivevo, ma, venuto il comandamento, il peccato prese vita ed io morii.7ACB 221.6

    Il peccato era apparso nella sua vera bruttezza e la sua autostima era svanita. Paolo divenne umile, non si attribuiva più meriti o bontà. Aveva smesso di pensare di sé con vanagloria e attribuì tutta la gloria a Dio. La sua grandezza e le sue ambizioni erano sparite. Aveva cessato di vendicarsi ed aveva imparato ad accettare i rimproveri. Non cercò più alleanze e onori terreni. Non abbassò più gli altri per elevare sé stesso. Diventò gentile, condiscendente, mite ed umile di cuore, perché aveva imparato la lezione alla scuola di Cristo. Da quel momento in poi parlava di Cristo con infinito amore e crebbe sempre di più alla Sua somiglianza. Usò tutte le sue energie per conquistare le anime a Cristo.7ACB 221.7

    Quando giunsero su di lui gravi prove a causa della sua missione, si inchinò in preghiera ed il suo amore per loro aumentò. la sua vita era nascosta con Cristo in Dio, perché egli imparò ad amare Gesù con tutto l’ardore della sua natura. Ogni chiesa, ogni membro guadagnato, gli erano cari, perché egli considerava ogni anima come se avesse guadagnato il sangue di Cristo. (RH, July 22, 1890)7ACB 222.1

    9 - Legge di Dio non muore mai7ACB 222.2

    L’apostolo Paolo nel riferire la sua esperienza, presentò una verità importante relativa alla sua conversione. Egli disse: Ci fu un tempo, nel quale senza legge vivevo; ma, venuto il comandamento, il peccato prese vita, ed io morii. Quando la legge di Dio intervenne nella sua coscienza, egli si scoprì peccatore, condannato dalla legge divina. E il comandamento che avrebbe dovuto darmi la vita, mi comandò a morte. (1SP 2E7).7ACB 222.3

    12 — La legge diventa la sua dignità — (cap. 3:25; Efesini 1:7)7ACB 222.4

    Attraverso il piano di salvezza, la legge diventa dignità nel condannare il peccatore, e il peccatore può essere salvato attraverso la propiziazione di Cristo per i nostri peccati, poiché in Lui noi abbiamo la redenzione mediante il Suo sangue, la remissione dei peccati, secondo le ricchezze della Sua grazia. La legge non viene modificata in ogni particolare per incontrare l’uomo nella sua miserabile condizione. Essa rimarrà sempre santa, giusta e buona. (RH, May 23, 1899)7ACB 222.5

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