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Supplemento Al Commentario Biblico Di (Ellen G. White) Volumi Da 1a7 Nuovo Testamento

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    Capitolo 12:1

    Paolo istruito dallo Spirito Santo — (Filippesi 3:8)7ACB 288.7

    L’apostolo Paolo aveva ricevuto molte rivelazioni da parte del Signore, aveva incontrato molte difficoltà provenienti da diverse fonti, tuttavia, in mezzo ai molti conflitti e scoraggiamenti non perse la fiducia né in Dio né in sé stesso. Sotto la speciale guida dello Spirito Santo, il suo giudizio era stato purificato, raffinato, elevato, santificato. Le predisposizioni negative degli esseri umani e del nemico nei suoi confronti erano un mezzo di disciplina e d’educazione; l’apostolo dichiarava di aver guadagnato l’eccellente conoscenza perché aveva scelto di sottomettersi alla volontà di Cristo.7ACB 288.8

    Anzi, a dire il vero, dichiarava Paolo, ritengo che ogni cosa sia un danno di fronte all’eccellenza della conoscenza di Cristo Gesù, mio Signore, per il quale ho rinunciato a tutto; io considero queste cose come tanta spazzatura al fine di guadagnare Cristo.7ACB 288.9

    Con quale importanza questo vangelo arricchisce la sua anima e consente di produrre un frutto tanto prezioso! (Letter 127, 1903)7ACB 289.1

    1 - 4 — Il potere delle prediche di Paolo7ACB 289.2

    Per mezzo di Paolo il Signore ha dato molte lezioni per la nostra istruzione. Nelle sue visioni Paolo vide molte cose non lecite da pronunciare per un uomo; mentre altre cose che vide nelle coorti celesti sono state intessute nei suoi insegnamenti. Le sue labbra pronunciavano la Verità come spada a doppio taglio. Lo Spirito Santo influiva sulla sua mente in modo forte e vivo e le sue parole erano presentate così che nessun altro avrebbe saputo imitarlo. Paolo parlò testimoniando la potenza dello Spirito di Dio. (Letter, 105, 1901)7ACB 289.3

    Paolo, un apostolo umile — (1 Corinzi 9:27)7ACB 289.4

    L’apostolo Paolo fu grandemente onorato da Dio ricevendo visioni le cui scene altrimenti non avrebbero potuto mai essere rivelate agli esseri mortali. Nonostante questa particolarità, egli non peccò di vanagloria né di autostima. Egli, avendo capito l’importanza di una costante vigilanza ed abnegazione dichiara: Io tratto duramente il mio corpo e lo riduco in schiavitù, che talora, dopo aver predicato agli altri, io stesso non sia riprovato. (RH, May 3, 1881)7ACB 289.5

    Filippesi 3:12; 1 Timoteo 1:157ACB 289.6

    Riguardo al suo progresso nella vita cristiana, Paolo si considerava umile. Egli diceva: Non che io abbia già ottenuto tutto questo o sia già arrivato alla perfezione; ma proseguo il cammino per cercare di afferrare ciò per cui sono anche stato afferrato da Cristo Gesù. Inoltre egli parlava di sé stesso come un essere peccatore; tuttavia egli fu onorato dal Signore. Egli venne rapito in visione per ricevere le rivelazioni della gloria divina, che non potevano essere date a nessun altro essere vivente. (ST, Jan. 11, 1883)7ACB 289.7

    Dei misteri nascosti sono stati rivelati — (Romani 16:25; Efesini 3:8,9; Colossesi 1:26)7ACB 289.8

    I misteri che sono stati celati da secoli sono stati rivelati a Paolo nonostante il suo onere fosse già di per sé gravoso. Il Signore raccomanda a Paolo di predicare in mezzo ai pagani le imperscrutabili ricchezze di Cristo. La luce doveva essere portata ai Gentil, ed era proprio uno dei misteri che prima era nascosto agli uomini. (ST, Jan 30, 1912)7ACB 290.1

    4 — Indescrivibile Gloria del cielo — (cap. 4:17,18)7ACB 290.2

    Mentre Paolo fu rapito in paradiso, e udì parole ineffabili che non è lecito all’uomo di pronunciare, e nemmeno descrivere. Le cose che occhio non vide, e che orecchio non udì, e che mai salirono nel cuore dell’uomo, sono quelle che Dio ha preparate per coloro che lo amano. (1 Corinzi 2:9) Per quanto possiamo sforzare la nostra immaginazione per comprendere l’eterna gloria, i nostri deboli e finiti sensi non potranno mai afferrare le cose infinite. Ci vuole tutta l’eternità per far emergere i preziosi tesori della Parola di Dio. (MS 13, 1888)7ACB 290.3

    7-9 L’afflizione di Paolo continua7ACB 290.4

    Vedi commento di EGW al cap. Atti 9:8,97ACB 290.5

    A parte il problema della salute fisica, la vista di Paolo stava peggiorando. Egli credeva che con la preghiera questo suo problema avrebbe potuto essere rimosso; ma il Signore aveva per lui un altro piano. Egli disse: Ti basta la mia grazia; la mia potenza, infatti, si manifesta pienamente nella debolezza; essa ti permetterà di sopportare l’infermità. (Letter 207, 1899)7ACB 290.6

    La sofferenza fisica intralcia Paolo nel suo lavoro7ACB 290.7

    A causa delle apprensioni riguardo alla chiesa di Corinto, Paolo si sente molto triste. Mentre a Filippi ha iniziato la sua seconda visita, la sua tristezza diventò un grande peso per lui. Tuttavia, la sua depressione deve essere attribuita in larga misura alle infermità del corpo che l’avevano reso molto inquieto durante la sua missione; ma quando si lavora per la salvezza delle anime, bisogna saper superare ogni debolezza fisica.7ACB 290.8

    Egli sentiva che la malattia di cui soffriva, era un terribile ostacolo per l’opera che stava svolgendo, e per questa ragione, aveva pregato più volte il Signore di alleviarla; ma il Signore non ritenne utile rispondere alle sue preghiere, assicurandolo che la Sua grazia sarebbe stata sufficiente. (LP 175, 176)7ACB 291.1

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