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Supplemento Al Commentario Biblico Di (Ellen G. White) Volumi Da 1a7 Nuovo Testamento

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    Capitolo 5:1

    Vedi commento di EGW al cap. Romani 8:15-217ACB 297.5

    1,2 — La controversia riguardo alla circoncisione — (1 Corinzi 1:10-13)7ACB 297.6

    Le sette si stavano diffondendo a causa dell’influenza dei maestri giudei. Essi sollecitavano i cristiani convertiti all’osservanza della legge cerimoniale in materia di circoncisione. Inoltre, sostenevano che il popolo antico d’Israele era come dire i figli esaltati e privilegiati di Abramo ed avevano diritto di ottenere tutte le promesse a lui fatte. Essi sinceramente credevano che se avessero potuto impadronirsi delle terre di mezzo fra ebrei e Cristiani, sarebbero riusciti a rimuovere l’odio che li legava al cristianesimo e gli ebrei si sarebbero riuniti. Rivendicavano la loro posizione, in opposizione a quella di Paolo, mostrando che il passato dell’apostolo avrebbe impedito ai Giudei di accettare la fede, o ricevere nella chiesa i pagani senza la circoncisione, mentre vi era già in corso l’adesione dei Gentili.7ACB 297.7

    Quindi in questo modo giustificarono la loro opposizione al risultato delle presentazioni tranquille fatte dai servitori riconosciuti da Dio. Essi si rifiutarono di ammettere che l’opera di Cristo abbracciava il mondo intero. Essi affermavano che Cristo era il Salvatore solo degli Ebrei, mentre i pagani dovevano continuare la circoncisione finché non fossero ammessi alla chiesa di Cristo.7ACB 298.1

    Dopo la decisione del consiglio di Gerusalemme riguardo alla suddetta questione, molti rimasero dello stesso parere, tuttavia non continuarono nelle loro opposizioni. In quell’occasione il consiglio aveva deciso che i convertiti nella chiesa ebraica avrebbero potuto continuare ad osservare le ordinanze della legge mosaica, mentre le stesse ordinanze non sarebbero state obbligatorie per i convertiti tra i Gentili. A quel punto, la classe avversaria approfittando della situazione e sollecitando una distinzione tra gli osservatori della legge cerimoniale e quelli che non la osservano, ritenevano che i nuovi convertiti fossero più lontani da Dio. L’indignazione di Paolo fu grande. La sua voce si fece sentire con tono di rimprovero: Ecco, io Paolo, vi dichiaro che, se vi fate circoncidere, Cristo non vi gioverà nulla. (Galati 5:2)7ACB 298.2

    Una parte di Giudei sosteneva che il cristianesimo fosse privo di valore senza circoncisione, per questa ragione, essi si erano schierati contro l’apostolo; così Paolo li incontrava in ogni chiesa da lui fondata o visitata: a Gerusalemme, ad Antiochia, a Corinto, ad Efeso e a Roma. Il Signore lo esortava alla grande opera, ossia predicare Cristo piuttosto che la circoncisione o la non circoncisione prive di alcun valore.7ACB 298.3

    Il giudaismo considerava Paolo apostata, propenso ad abbattere il muro divisorio che Dio aveva stabilito tra gli Israeliti ed il resto del mondo. Essi visitavano ogni chiesa che Paolo aveva fondato, cercando di portare in esse divisioni. Con la scusa che il fine giustifica i mezzi, diffusero false accuse contro l’apostolo, facendo di tutto per screditarlo davanti a tutti i credenti. E mentre Paolo visitava le chiese, era continuamente spiato dagli oppositori senza scrupoli, i quali lo guardavano con diffidenza e addirittura disprezzavano le sue fatiche. Quella divisione per quanto riguarda la legge cerimoniale, ed i meriti concernenti i diversi ministri che insegnavano la dottrina di Cristo, causò a Paolo molta ansia durante la sua missione.7ACB 298.4

    Ora, fratelli, vi esorto, nel nome del Signore nostro Gesù Cristo, ad aver tutti un medesimo parlare e a non aver divisioni tra di voi, ma a stare perfettamente uniti nel medesimo modo di pensare e di sentire. Infatti, fratelli miei, mi è stato riferito da quelli di casa Cloe che tra di voi ci sono contese. Voglio dire che ciascuno di voi dichiara: «Io sono di Paolo”; «io, di Apollo»; «io, di Cefa”; «io, di Cristo». Cristo è forse diviso? Paolo è stato forse crocefisso per voi? O siete voi stati battezzati nel nome di Paolo? (1 Corinzi 1:10-13) (LP 121,122)7ACB 299.1

    6 — La religione biblica richiede un costante lavoro — (Filippesi 2:12; 1 Timoteo 6:12; Tito 2:14; Giacomo 2:14-20; 1 Pietro 1:22; Apocalisse 2:2)7ACB 299.2

    Vedi commento di EGW al cap. Tito 1:9-117ACB 299.3

    La fede genuina agisce per amore. Quando si guarda al Calvario non lo si fa per calmare l’anima adempiendo il dovere, ma per creare la fede in Gesù la quale sola può purificare l’anima dalla sozzura dell’egoismo. Quando ci aggrappiamo a Cristo per mezzo della fede, il nostro lavoro è appena iniziato. Tutti gli uomini hanno delle abitudini peccaminose che devono essere superate con lotta vigorosa. Ogni anima deve combattere la battaglia della fede. Se uno è seguace di Cristo, non può avere un cuore inflessibile, non può essere privo di simpatia, non può essere grossolano nel suo parlare. Egli non può essere pieno di pomposità né di autostima. Non può essere prepotente né usare le parole dure di censura o di condanna.7ACB 299.4

    L’amore scaturisce dalla fede. La religione biblica vuol dire: lavoro costante. Lasciate che la vostra luce possa essere riflessa negli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al vostro Padre che è nei cieli. Preparate la vostra salvezza con timore e tremore, perché Dio opera in voi il Suo volere. Dobbiamo essere zelanti nelle buone opere, perché il Testimone verace dice: Io conosco le tue opere. Se è vero che le nostre attività non si occupano di per sé a garantire la salvezza, è anche vero che la fede unisce a Cristo e invoglia l’anima all’opera. (MS 16, 1890)7ACB 299.5

    l7 — Conflitti nella vita cristiana — (Efesini 6:12)7ACB 299.6

    Nella vita del cristiano non sempre tutto va liscio.7ACB 299.7

    Egli incontra vari conflitti o a causa delle tentazioni o per altre ragioni…Perché la carne ha desideri contrari allo Spirito e lo Spirito ha desideri contrari alla carne; sono cose opposte tra di loro; in modo che non potete fare quello che vorreste. Più ci avviciniamo alla fine della storia di questa terra, più è facile rimanere intrappolati dal nemico, perché i suoi attacchi sono sempre più agguerriti e più frequenti. Chi resiste alla luce e alla Verità, diventa più duro e poco sensibile nei confronti di coloro che amano Dio e osservano i Suoi comandamenti. (MS 33, 1911)7ACB 300.1

    22,23 — La presenza dello Spirito — (Efesini 5:9)7ACB 300.2

    Attraverso lo Spirito Santo, Cristo può vivere in noi a condizione che lo accettiamo. Lo Spirito è sempre vicino ovunque ci troviamo e Cristo ci parla per Suo mezzo. Chi accetta la presenza dello Spirito rivela i Suoi frutti attraverso la propria vita cioè: amore, gioia, pace, longanimità, benignità, bontà e fede. (MS 41, 1897)7ACB 300.3

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