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Supplemento Al Commentario Biblico Di (Ellen G. White) Volumi Da 1a7 Nuovo Testamento

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    Capitolo 13: 15

    Vedi commento di EGW al cap. Luca 7:29, 307ACB 39.5

    24-30 — La zizzania attira attenzione7ACB 39.6

    La crescita della zizzania in mezzo al grano richiama molta attenzione. Il grano dovrebbe essere sottoposto a severe critiche. In effetti, l’intero campo potrebbe essere considerato come inutile da qualche osservatore superficiale, o da uno che si è compiaciuto a scoprire il male. Il seminatore può essere da lui condannato, come uno che aveva mescolato il seme buono con quello cattivo per i suoi scopi malvagi. Solo così gli erranti e ipocriti che professano di seguire Gesù, biasimano la causa del cristianesimo e inducono il mondo a dubitare riguardo alle verità di Cristo. Poiché la presenza della zizzania in mezzo al grano contrasta in larga misura il lavoro del seminatore, così il peccato in mezzo al popolo porta frustrazione, e il piano di Gesù per salvare l’uomo dal potere di Satana, in una certa misura, è compromesso, perché il cuore umano è stato reso sterile. (2SP 248, 249)7ACB 39.7

    52 - Antico e Nuovo Testamento sono inseparabili - (Matt. 13:52)7ACB 40.1

    In questa parabola, Gesù presentò davanti ai Suoi discepoli la responsabilità di coloro il cui compito è di dare al mondo la luce ricevuta da Cristo. L’Antico Testamento rappresentava tutta la Scrittura che allora esisteva; ma essa non era stata scritta solo per il popolo antico, ma per tutti i popoli di tutte le epoche. Gesù aveva insegnato la Sua dottrina diligentemente usando anche l’Antico Testamento per diffondere la luce che stabilisce la Sua identità come il Messia predetto nella profezia, e per rivelare la natura della Sua missione nel mondo. L’Antico e il Nuovo Testamento sono inseparabili, perché in entrambi vi sono insegnamenti di Cristo. La dottrina degli Ebrei, che accettavano solo l’Antico Testamento non conduce alla salvezza, perché essi hanno rifiutato il Salvatore la cui vita e il cui ministero è stato il compimento della legge e delle profezie. La dottrina di coloro che rinnegano l’Antico Testamento non conduce alla salvezza, perché essi respingono la diretta testimonianza di Cristo. Gli scettici respingono sia il Vecchio sia il Nuovo Testamento.7ACB 40.2

    Gli Ebrei hanno poca influenza sul mondo cristiano nel mostrare l’importanza dei comandamenti, tra cui la legge vincolante del sabato, perché portando alla luce i tesori antichi della Verità, respingono i nuovi tesori degli insegnamenti di Gesù. D’altra parte, la ragione per la quale i cristiani non riescono ad influenzare gli ebrei ad accettare gli insegnamenti di Cristo come linguaggio della sapienza divina, perché, nel portare alla luce i tesori della Sua Parola, trattano con disprezzo le ricchezze del Vecchio Testamento, che sono gli insegnamenti precedenti del Figlio di Dio, divulgati da Mosè. Essi respingono la legge proclamata al Sinai e il sabato del quarto comandamento, istituito nel giardino d’Eden. Ma il ministro del Vangelo, colui che segue gli insegnamenti di Cristo, acquisisce una conoscenza approfondita sia del Vecchio sia del Nuovo Testamento, al fine di presentare al popolo la vera luce inscindibile ed intera, perché una Verità non può escludere l’altra. Il ministro porta avanti lo stesso tesoro che Gesù aveva portato ai Suoi discepoli. (2SP 254, 255)7ACB 40.3

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