Il Signore aveva fame. Egli rappresenta un popolo affamato di frutta che avrebbe dovuto ricevere, ma non ha ricevuto, perché il fico era sano e fiorente solo in apparenza. Le necessità spirituali non soddisferanno le persone alle quali Cristo aveva promesso la vita per salvarli attraverso la Sua grazia e la Sua giustizia. Quando il Signore è con le persone che hanno ricevuto la Luce, e quando questa Luce è condivisa con gli altri, essi sono dei rami fruttiferi. Queste persone, che sono diventate produttori di frutta, ricevono grande benedizione da Dio. Grazie all’influsso dello Spirito Santo, questi operai di Dio diventano degli uomini valorosi. Di fronte al mondo essi rappresentano la grande bontà di Dio, e non solo a livello spirituale, ma in tutti i sensi. Essi diventano la maggioranza, perché la Verità di Dio è con loro. (MS 65, 1912)7ACB 46.6

28-31 - Nessuna lode7ACB 46.7

Cristo non ha condannato il primo figlio per aver rifiutato la richiesta del padre. Allo stesso tempo non l’ha nemmeno gratificato. Coloro che dicono Non voglio, non meritano fiducia nella loro posizione. Questo tipo di franchezza non è da lodare come virtù. Il carattere di una persona che santifica la Verità, rende testimonianza di Cristo con coraggio; ma se essa è utilizzata dal peccatore, diviene un insulto e una provocazione. Anche se tale persona non è ipocrita, non di meno è un peccatore. Quando l’appello dello Spirito di Dio tocca il cuore, la nostra sicurezza sta nella risposta immediata che diamo. (MS 127, 1899)7ACB 46.8

È necessaria più che una promessa7ACB 47.1

La storia di Israele come è stata presentata in questa parabola, dovrebbe essere studiata da tutti per approfondire e mettere in pratica gli insegnamenti di Cristo. Il vigneto rappresenta la chiesa.7ACB 47.2

I due figli rappresentano due classi di uomini e donne in tutto il mondo. Il Signore chiama ogni membro della Sua chiesa a lavorare nella Sua vigna. Dobbiamo comprendere bene il nostro rapporto con Cristo. Egli deve dimorare nei nostri cuori, affinché possiamo mantenere principi puri e rettitudine morale. Il nostro lavoro non è solo promettere, ma agire. L’onestà e l’integrità ci deve unire a Dio per diffondere la Sua Parola alla lettera. Dobbiamo diffondere il messaggio di Dio a tutti, affinché nessuno debba seguire l’esempio degli ebrei esaltati. Per quanto riguarda il funzionamento dell’opera, il Signore non vuole eliminare dal nostro percorso tutto ciò che crea domande o dubbi. Egli dà sufficienti motivi perché la nostra fede diventi pura e sincera. Ma più evidenza di questo non cambierà mai la determinazione interiore di resistere alla luce. (MS 127, 1899)7ACB 47.3

Capitolo 20:28; 30-34

Capitolo 22:2-4