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Supplemento Al Commentario Biblico Di (Ellen G. White) Volumi Da 1a7 Nuovo Testamento

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    Capitolo 16: 1,2

    La risurrezione di Cristo non ha santificato il primo giorno - (Matteo 28:1; Luca 24:1; Romani 6:3-5; l Corinzi 11,26)7ACB 80.13

    Cristo si riposò nella tomba nel giorno di sabato e quando gli esseri celesti e terreni si svegliarono al mattino del primo giorno della settimana, Egli uscì dalla tomba per continuare la Sua opera di insegnamento ai Suoi discepoli. Ma quell’avvenimento non santificò il primo giorno della settimana. Gesù, prima della Sua morte aveva stabilito il memoriale della lacerazione del Suo corpo e lo spargimento del Suo sangue per i peccati del mondo e durante l’ultima cena Egli disse: Poiché ogni volta che voi mangiate questo pane e bevete di questo calice, voi annunziate la morte del Signore, finché Egli venga. Il credente pentito, che fa il primo passo verso la conversione, durante il suo battesimo ricorda la morte, la sepoltura e la risurrezione di Cristo. Il catecumeno scende in acqua battesimale per ricordare la morte e la sepoltura di Cristo, poi uscendo dall’acqua, ricorda la Sua resurrezione. La vecchia vita è stata sepolta, e in avanti egli vivrà una nuova vita in Cristo Gesù. (3SP 204)7ACB 80.14

    6 — La Divinità non può morire - (Giovanni 1:1-3, 14;. Filippesi 2,5-8; Colossesi 2:9; Ebrei 1:6, 8; 2:14-17, 4:15)7ACB 81.1

    Fu la natura umana del Figlio di Maria a trasformare la natura divina del Figlio di Dio? No! Le due nature furono misteriosamente unite in una sola persona, l’uomo Gesù Cristo. in Lui abitava tutta la pienezza della Deità. Con la crocifissione di Gesù, morì la Sua natura umana. La divinità non poteva morire, perché ciò è impossibile. Cristo, l’Unico senza peccato, ha risparmiato ogni figlio e figlia di Adamo a condizione che accetti la salvezza a loro offerta, consentendo di diventare figli di Dio. il Salvatore ha comprato il peccatore per mezzo del Suo sangue. Questo è un grande mistero, un mistero che non sarà mai pienamente e completamente compreso in tutta la sua grandezza, fino a quando la redenzione non avrà luogo. Allora, la potenza, la grandezza e l’efficacia del dono di Dio per l’uomo sarà compreso. Ma il nemico è determinato a mistificare questo dono perché diventi insignificante. (Letter 280, 1904)7ACB 81.2

    (Matteo 28:5, 6; Luca 24:5, 6; Giovanni 2: 19, 10:17, 18; Atti 13:32, 0,33)7ACB 81.3

    Alle parole dell’angelo Tuo Padre ti chiama, Colui che aveva detto: Io offro la mia vita per poi riprenderla di nuovo, Io posso disfare il tempio di Dio e riedificarlo in tre giorni; uscì dalla tomba alla vita che era in Lui. La divinità di Gesù non era morta quindi poteva proclamare: Io sono la resurrezione e la vita.7ACB 81.4

    Nella Sua divinità aveva il potere di rompere i legami della morte. Egli dichiarava che in Lui c’era la vita e che poteva risvegliare alla vita chiunque avrebbe scelto di vivere.7ACB 81.5

    Io sono la risurrezione e la vita. Tale linguaggio poteva essere utilizzato solo dalla Divinità. Tutti gli esseri creati, vivono secondo la volontà e la potenza di Dio. Essi dipendono dalla vita del Figlio di Dio. Per quanto essi possano essere capaci, o avere talento, o avere grandi capacità, vengono sostituite con la vita della Sorgente della vita. Dio solo che possiede l’immortalità, poteva dire: Ho il potere di dare la mia vita e ho il potere di riprenderla di nuovo. Tutti gli esseri umani nel nostro mondo vivono per mezzo di Cristo, la Sorgente della vita. (MS 131, 1897)7ACB 81.6

    Io sono la risurrezione e la vita.7ACB 82.1

    Colui che ha detto: Ho il potere di dare la mia vita e ho il potere di riprenderla di nuovo uscì dal sepolcro alla vita, perché Lui stesso è Vita. Mentre l’umanità muore, la divinità non può morire. Nella Sua divinità, Cristo poté rompere i legami della morte. Egli dichiarava di essere Lui stesso la Vita e di poterla ridare a chiunque desidera vivere. Tutti gli esseri viventi vivono secondo la volontà e la potenza di Dio. Cristo è immortale. La vita che aveva previsto per l’umanità, l’ha ripresa per darla all’umanità. Io sono venuto, affinché abbiate la vita in abbondanza. (YI, Aug. 4, 1898)7ACB 82.2

    Solo il Padre poteva liberare Cristo7ACB 82.3

    Colui che è morto per i peccati del mondo, rimase nella gelida tomba per un certo tempo e in quella occasione Egli fu prigioniero della giustizia divina. Egli era responsabile davanti al Giudice dell’universo. Come portatore di tutti i peccati del mondo, poteva essere liberato solo dal Padre. Una guardia di potenti angeli che vegliava al sepolcro, con una mano rimosse il corpo e la luce della loro gloria fece rivivere colui che si era avventurato senza potere sulla terra. C’era solo un ingresso alla tomba e nessuna forza umana avrebbe potuto togliere la pesante pietra che proteggeva l’entrata.7ACB 82.4

    Nel sepolcro Gesù rimase durante il sabato, ma secondo la profezia Egli risorse il terzo giorno. Cristo stesso aveva rassicurato i discepoli dicendo: Distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere. Gesù non commise mai peccato, né fu trovato inganno nella Sua bocca. Il Suo corpo risorse senza macchia di corruzione. (MS 94, 1897)7ACB 82.5

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