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Supplemento Al Commentario Biblico Di (Ellen G. White) Volumi Da 1a7 Nuovo Testamento

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    Capitolo 17:5

    Crescita nella fede7ACB 98.9

    Dobbiamo parlare con fede, dobbiamo vivere la fede, dobbiamo agire con fede; perché esercitando la viva fede si potrà diventare forti in Cristo Gesù. (MS 1, 1889)7ACB 98.10

    10 — Le buone opere non garantiscono la salvezza - (Efesini 1:6; 2:8-10; 2 Timoteo 1:9; Tito 2:14, 3:5; Giacomo 2:22)7ACB 99.1

    Il Signore può accettarci solo per mezzo del Suo diletto Figlio e le buone opere non sono altro che il risultato del Suo amore per noi peccatori. Le nostre opere non ci salvano, perché la salvezza per un credente è un dono di Dio, concesso solo per mezzo dell’amore di Cristo per l’umanità. L’anima tormentata può trovare la pace tramite la fede in Cristo e la Sua pace sarà data in proporzione alla propria fede e fiducia. Nessuno può presentare le opere personali come una rivendicazione per la salvezza dell’anima.7ACB 99.2

    Le buone opere, quindi non hanno alcun valore? Il peccatore che ogni giorno sbaglia impunemente, è egli considerato da Dio con lo stesso favore come colui che con fede in Cristo lavora nell’integrità? La risposta la troviamo nella Sacra Scrittura: Noi siamo opera sua, creati in Cristo Gesù per le opere buone, le quali Iddio ha innanzi preparate affinché le pratichiamo. Nella Sua disposizione divina, attraverso il Suo favore immeritato, il Signore ha ordinato che le buone opere dovrebbero essere ricompensate. Le nostre opere sono accettate solo per i meriti di Cristo; gli atti di misericordia, le opere di carità che facciamo, sono i frutti della fede, che diventano una benedizione per noi e saremo ricompensati secondo le nostre opere. È la fragranza dei meriti di Cristo che rende le nostre opere buone, gradite a Dio, ed è la grazia che ci permette di fare le opere per le quali Egli ci ricompensa. Le nostre opere in sé e per sé, non hanno alcun merito. Quando abbiamo fatto tutto il nostro possibile con le nostre sole forze, allora dobbiamo considerarci servi inutili. Non meritiamo la grazia di Dio, perché abbiamo fatto solo quello che era il nostro dovere e le nostre opere sono state fatte con la forza della nostra natura peccaminosa. Il Signore raccomanda di avvicinarsi a Lui perché Egli possa appressarsi a noi. Accostandoci a Lui riceveremo la grazia per compiere quelle opere che saranno premiate dalle Sue mani. (RH, Jan. 29, 1895)7ACB 99.3

    28-30 — Cullato nella sicurezza carnale7ACB 99.4

    Quando il sole sorse l’ultima volta sulle città, la gente cominciò un altro giorno di rivolta contro Dio. Mentre tutti era trepidanti a pianificare il proprio lavoro, i propri piaceri, il messaggero di Dio veniva deriso a causa dei Suoi temi e dei suoi avvertimenti. All’improvviso si sentiva un tuono nel cielo senza nubi, palle di fuoco scendevano sulla capitale condannata. Così sarà la venuta del Figlio di Dio. La gente continuerà a mangiare, bere, piantare, costruire, sposarsi, fino a quando l’ira di Dio non sarà manifestata. Il mondo si abbandonerà nella culla del piacere carnale. Le moltitudini faranno di tutto per dimenticare Dio, accettando con entusiasmo le favole, proseguendo indisturbate il percorso di auto indulgenza. (RH, Oct. 26, 1886)7ACB 99.5

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