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Con Tutto Il Cuore

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    Le Tenebre Sopra Il Paese, 27 luglio

    Allora l'Eterno disse a Mosè: «Stendi la tua mano verso il cielo, perché vi siano tenebre nel paese d'Egitto, delle tenebre che si possano palpare. Esodo 10:21CTC 228.1

    Il popolo egiziano si trovava in una situazione disperata. Le calamità che lo avevano colpito avevano provocato danni irreparabili, che facevano temere per il futuro del paese... fino a quel momento il popolo aveva adorato il Faraone come rappresentante del loro dio: i recenti avvenimenti avevano dimostrato che il sovrano d’Egitto si era opposto a un Essere che dominava le forze della natura. CTC 228.2

    All’improvviso, il paese fu avvolto da un’oscurità così fitta che quasi si poteva palpare. Non solo il popolo veniva privato della luce, ma con l’oscurità l’aria era diventata così opprimente da togliere il respiro…. Ma tutti i figli d’Israele avevano luce nelle loro abitazioni…. Gli schiavi ebrei, favoriti in maniera così miracolosa, cominciarono a sentire vicina la loro liberazione: i padroni non li opprimevano più come prima. Gli egiziani pur senza manifestarlo, temevano infatti la ribellione degli israeliti, perché si sarebbero potuti vendicare delle ingiustizie subite. Tutti si chiedevano cosa sarebbe successo il giorno dopo. Questa terribile oscurità durò tre giorni, e durante questo tempo il frastuono quotidiano non poté continuare. Questo era il piano di Dio. Donava loro il tempo di riflettere e di pentirsi, prima di inviare loro l'ultima e più terribile delle piaghe: la morte dei primogeniti.CTC 228.3

    Infine la paura indusse il Faraone a fare una nuova concessione. Alla fine del terzo giorno di oscurità egli convocò Mosè e diede a tutto il popolo il permesso di partire, a patto che il bestiame non venisse condotto nel deserto. “Anche il nostro bestiame verrà con noi…” replicò Mosè con decisione…. “Poiché noi non sapremo con che dovremo servire l’Eterno finché saremo giunti là”. (V. 26) Il faraone, furioso, perse il controllo e gridò: “Vattene via da me! Guardati bene dal comparire più alla mia presenza. Poiché il giorno che comparirai, tu morirai”. (v.28)CTC 228.4

    La risposta di Mosè fu: “Hai detto bene; io non comparirò più alla tua presenza”. (v. 29) Signs, Mar. 18, 1880 CTC 228.5

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