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Con Tutto Il Cuore

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    Separatevi Dal Mondo, 15 maggio

    Perciò uscite di mezzo a loro e separatevene, dice il Signore, e non toccate nulla d'immondo, ed io vi accoglierò. 2 Corinzi 6:17CTC 153.1

    Ecco una meravigliosa promessa per noi a condizione che obbediamo. Se noi ci separeremo dal mondo, se non toccheremo le sue impurità, Egli ci riceverà. Ecco la condizione di Dio per noi. Nonostante siamo separati dal mondo, abbiamo un grande lavoro da fare in esso. L'amicizia del mondo è l'inimicizia con Dio. È impossibile per noi essere amici del mondo e allo stesso tempo essere in comunione con Cristo. Ma cosa significa essere amici del mondo? È unirsi ad esso, godere di ciò che il mondo gode, di amare ciò che il mondo ama, di cercare piaceri, la gratificazione, di seguire le nostre inclinazioni. Seguendo le nostre inclinazioni naturali non possiamo amare Dio, perché serviamo noi stessi. Gesù ci esorta e dice: “Uscite di mezzo a loro e separatevene”. Ma separarsi da cosa? Dalle inclinazioni del mondo, dai loro gusti, dalle loro abitudini, le mode, l’orgoglio.... Se lo faremo, dimostreremo di non essere in armonia con il mondo, e le promesse di Dio saranno nostre. Egli non dice — forse vi accoglierò — ma dice “io vi accoglierò”. Abbiamo quindi la certezza di essere accettati da Dio. Una volta separati dal mondo rimaniamo uniti a Dio diventando i membri della famiglia reale, figli e figlie del Signore Onnipotente. Voi tutti siete figli dei Re celeste, adottati dalla Sua famiglia; uniti a Dio il cui braccio muove il mondo. CTC 153.2

    Quale grande privilegio essere così favoriti, così onorati da Dio, essere chiamati figli e figlie del Signore Onnipotente. È incomprensibile ma con tutte queste promesse e incoraggiamenti, ci sono molti che mettono in discussione questa verità ed esitano. Sono in una posizione indecisa. Sembrano pensare che se dovessero diventare cristiani, ci sarebbe una montagna di responsabilità da assumersi, i doveri religiosi e gli obblighi cristiani. Sì, c'è una montagna di responsabilità, una vita di vigilanza, di lotta con le proprie inclinazioni, con le proprie volontà, con i propri desideri, con i propri piaceri. Rendendosi conto di queste responsabilità, hanno paura di fare il primo passo e accettare di diventare figli di Dio, servitori dell’Altissimo. Signs, Jan. 31. 1878CTC 153.3

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