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Conflitto E Coraggio

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    “Tutto Israele Era Con Lui”, 14 luglio

    Or avvenne che, quando ebbe consolidato il regno e si fu rafforzato, Roboamo abbandonò la legge dell’Eterno e tutto Israele con lui. 2 Cronache 12:1CeC 199.1

    Le stravaganze del regno di Salomone, durante la sua apostasia, avevano spinto il re a tassare pesantemente il popolo e a pretendere fedeltà assoluta... Se Roboamo e i suoi inesperti consiglieri avessero compreso la volontà di Dio nei confronti di Israele avrebbero preso in considerazione le rivendicazioni del popolo che auspicava una riforma nell’amministrazione del paese. Ma in occasione dell’incontro di Sichem non compresero le profonde motivazioni della necessità di questa riforma e in tal modo persero il loro ascendente su buona parte del popolo...CeC 199.2

    Pur avendo l’opportunità di riscattare ampiamente i suoi errori passati e di rinsaldare la fiducia nella sua capacità di governare con diligenza, il successore di Salomone, come ci riporta il triste racconto biblico, non riuscì a esercitare un benefico influsso sul popolo affinché restasse fedele all’Eterno. Nonostante fosse per natura caparbio, presuntuoso e volitivo, oltre che incline all’idolatria, avendo fiducia in Dio avrebbe potuto rafforzare il suo carattere e la sua fede e adempiere così le esigenze divine. Invece, col passare degli anni, si gloriava sempre più del suo potere come sovrano e delle fortezze da lui costruite. A poco a poco cedette alle sue tendenze ereditate e finì col cadere nell’idolatria...CeC 199.3

    Queste parole sono significative: “E tutto il popolo lo imitò”! Il popolo che Dio aveva scelto perché fosse un esempio per le nazioni vicine si stava allontanando da quella fonte che gli avrebbe assicurato la potenza. Cercava di imitare quelle nazioni che avrebbe dovuto influenzare: sia con Salomone sia con Roboamo il cattivo esempio sviò molti. Anche oggi, in misura maggiore o minore, si ripete la stessa esperienza: l’influsso esercitato da chi si comporta male non è limitato alla persona responsabile. Nessuno vive per se stesso, nessuno soffre da solo per le conseguenze del suo errore. Ogni vita è una luce che illumina e rallegra anche quella degli altri oppure esercita un influsso negativo e deprimente che può portare alla disperazione e alla morte. Possiamo guidare gli altri verso la felicità e la vita eterna oppure trascinarli verso la disperazione e la morte eterna. Se con le nostre azioni contribuiamo ad aggravare la propensione al male di quanti vivono intorno a noi, ne diventiamo responsabili insieme a loro. PK 88-94CeC 199.4

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